HO FATTO....... UN SOGNO.......

La nostra vera grandezza apparirà più convincente quando potremo creare grandi cose da cose modeste, e da quelle penose le utili, e dalle avverse le più feconde, e qualunque sia il luogo nel quale il male si annida, trarre con la fatica e la costanza perfino dal dolore la felicità.--Il Paradiso Perduto di Milton

Il lavoro primo di un leader è un lavoro di ispirazione... ispirare gli altri ad avvicinarsi al “sogno”. Come l’ape che raccoglie il polline e lo deposita su altri fiori per fecondarli, per un leader incontrare gli altri significa depositarvi il polline del “sogno”, distribuire la sostanza preziosa.. per diffondere la ricchezza... per perpetuare la materia sognante. Ma per dare bisogna avere e per far questo dobbiamo dedicare a noi stessi almeno tanto tempo quanto ne dedichiamo agli altri, al mondo esterno. Un uomo deve bilanciare tempo interno e tempo esterno: spendere tanto tempo con se stesso almeno quanto ne spende con gli altri… Dovremmo saper sottrarre tempo al tempo e dedicarlo ad osservarci… a studiarci… a conoscerci...

Sogno: attività onirica, mistica o fantastica?
Nel pensiero comune il sogno è percepito come un’attività onirica o mistica, portatrice di messaggi della divinità o premonizioni; ma soprattutto come una fantasia ad occhi aperti, una speranza illusoria sinonimo di una cosa effimera e vana, di un desiderio irraggiungibile, trascendente la realtà.. E i sognatori? Gente priva di senso pratico, perdigiorno con la testa tra le nuvole che farebbero bene a stare con i piedi per terra, a contatto la dura realtà.
Com’è rilevabile nella storia del pensiero scientifico, l’invisibile e tutto quello che non è percepibile dai nostri sensi, dall’atomo agli ultrasuoni ai raggi infrarossi, non occupa una porzione stabile del mondo dei fenomeni e delle categorie del reale. In ogni epoca il cambiamento del clima intellettuale, come l’uso di strumenti più sofisticati, ne modificano continuamente i confini facendo rientrare porzioni sempre più vaste dell’invisibile di ieri nella nostra realtà e tra i legittimi soggetti della ricerca scientifica di oggi.

Sognare è un’attività sovversiva.
L’Istituto di Sociologia della European School of Economics da anni studia il sogno come elemento fondamentale della leadership politica e d’impresa; e l’Arte del sognare come la capacità di credere e di creare, come il dono di alcuni uomini di riuscire ad immaginare di cambiare la realtà e riuscirci. Il sogno si rivela quindi come il nostro senso più sovversivo capace di creare nella nostra mente una realtà diversa da quella esistente. Il sogno-ideale è più concreto della realtà che vediamo e tocchiamo. Seguendolo, la vita di individui, di organizzazioni, di paesi e di intere civiltà si trasforma e l’uomo, da semplice spettatore del Tutto, diventa artefice del proprio destino.

Il sogno è la cosa più concreta che ci sia.
Nel 1869 Ferdinando de Lesseps apre il canale di Suez realizzando uno dei sogni più audaci mai sognato dall’antichità: congiungere il Mediterraneo all’Oceano indiano ed ai paesi asiatici senza dover fare il periplo dell’Africa e dover doppiare il terribile Capo Horn. Nel 1989 la costruzione al centro di Parigi di una torre di ferro alta trecento metri e pesante ottomila tonnellate dà concretezza al sogno dell’Ingegner Gustave Eiffel. Nel 1903 un volo di 266 metri realizza il sogno più antico dell’uomo. Eppure quel biplano dei fratelli Right non si sarebbe mai levato se l’uomo non avesse sognato il volo. I primi metri della storia dell’aviazione e il rombo dei motori di un Concorde saranno sempre preceduti dal canto di Icaro e dall’assurda, risibile fragilità, della macchina di Leonardo.