Salviamo la Calabria - Terra di bellezze e rovine

Salve a tutti ,
questa sera su Rai 3

21:10 - RUBRICA
Blu Notte - Misteri italiani
(Navi a perdere / Il mare dei veleni Navi a perdere / Il mare dei veleni)

Voglio dirvi che i ndranghetisti non valgono una cucuzza-- almeno con quella ci posso fare un minestrone-- voglio anche provare la firma se vi piace--

mannaggia- admin non mi viene fuori la firma con la ghigliottina--forse ho fatto un errore--

proprio oggi che avevo deciso di metterla

un si po intervenira, un ce sunu sordu ,.........e aspettamu sempra tantu ci simu abituati

dovremmo cominciare a mozzare la cucuzza a qualche grande cucuzzone dello stato per prima--avete visto come alcuni servitori dello stato lo servivano davvero? Hanno servito una montagna di tritolo a Falcone-- u piscia puzza da capu? ZAC e nun puzza cchiu'-- altro che indulti!

Buon giorno a tutti,
questo è un articolo letto su TGCOM
22/10/2009
Nave veleni, sopralluoghi al via
Commissione ecomafie in Calabria

Una delegazione della Commissione parlamentare sulle ecomafie ha iniziato un sopralluogo sulle zone interessate da presunti interramenti di rifiuti radioattivi. Il sopralluogo è iniziato con la visita sulla spiagga di Amantea dove nel 1990 si incagliò la motonave Jolly Rosso. La Commissione ha sorvolato poi la zona del torrente Oliva e la cava sequestrata dove si sospetta siano stati interrati fusti con scorie radioattive.

La delegazione, guidata dal presidente Gaetano Pecorella, è composta dai deputati Alessandro Bratti (Pd) e Giovanni Fava (Lega) e dai senatori Gennaro Coronella (Pdl), Candido De Angelis (Pdl), Giampiero De Toni (Idv), Daniela Mazzuconi (Pd) e Magda Negri (Pd). A bordo di due elicotteri dell'Esercito, i componenti della Commissione hanno sorvolato il torrente Oliva e una cava dismessa situata nel territorio del Comune di Aiello in località Petrone-Valle del Signore. In entrambe le zone gli accertamenti compiuti dagli esperti hanno evidenziato un tasso di radioattività superiore alla norma. Le analisi hanno spinto il Procuratore di Paola, Bruno Giordano, a disporre ilsequestro della cava. La Commissione ha anche sorvolato il tratto di mare dove è stato individuato il relitto della nave che si sospetta trasportasse rifiuti radioattivi e la nave Mare Oceano che si trova adesso a poche miglia dalla costa dopo essere stata costretta ad allontanarsi dalla zona delle operazioni a causa del maltempo.

La Commissione parlamentare sulle ecomafie disporrà il sequestro di almeno uno dei fusti individuati sul fondo marino a largo di Cetraro, accanto al relitto di una nave che non è stata ancora identificata. Ad annunciarlo è stato il presidente della Commissione bicamerale, Gaetano Pecorella.

In alcune zone del comune di Aiello Calabro (Cosenza) è stato rilevato un ''inquinamento grave'' con valori radioattivi ''da tre a sei volte superiori alla norma''. Lo ha detto il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia nel corso dell'informativa del governo alla Camera sulla cosiddetta nave dei veleni.

Nei nostri mari sono state affondate delle navi allo scopo di smaltire illegalmente materiale radioattivo e tossico, proveniente dagli scarti nucleari e industriali dei paesi piu' avanzati, dando pero' poi in mano lo smaltimento dei rifiuti a dei criminali mafiosi che ovviamente hanno scelto questo modo piu'economico e vantaggioso per i loro profitti criminosi.Nella nostra terra, gia' vessata dalla disoccupazione, dalla poverta' e da una emigrazione forzata, e' caduta anche l'ultima illusione della vita sana, del mare bello e della possibilita' economica lagata al turismo, perche' in questa nostra terra nei suoi mari, nelle sue scuole, negli ospedali e nei posti di lavoro,ci si ammala di tumore. Oggitutti noi conosciamo e pronunciamo bene i nomi di quei metalli pesanti che stanno cominciando a entrare nel vocabolario dei calabresi. Da tanto tempo penso che a SELLIA necessita' una associazione culturale, o perche' no!, la proloco,che sappia leggere il passato e il presente per collocarlo al futuro. Gli avvenimentisopra elencati mi hanno convinto a verificare se a SELLIA vi e' qualcun altro che voglia spendere un po' del suo tempo affinche' il ricordo della nostra storia, con i suoi lati negativi e positivi, possa aiutare a creare interesse e l'interesse far amare la storia perche' la renda piu' vicina al quotidiano e al presente di tutti. E' indispensabile riappropriarsi della propria identita' e della propria appartenenza perche' un paese senza la conoscenza e la consapevolezza della propria storia e' destinato a spegnersi. Sapere da dove veniamo aiuta a farci capire dove vale la pena di andare. Tutelare e valorizzare come risorse i beni culturali, significa innanzitutto conoscerli, apprezzarli ed amarli. Una generazione che ignora la propria storia e che non ama le propria radici, e' una generazione senza memoria e pertanto senza futuro. Personalmente da anni con le mie poche capacità economiche, acquisto libri che raccontano la calabria, ma sarei molto più contento se qualche organismo culturale o la proloco se esistesse, o il comune stesso, si prendesse l'incarico di far nascere una biblioteca tematica. Una biblioteca che raccolga libri che raccontano la storia politica, culturale, artistica,sportiva ecc. ecc.
Lo sò forse stò sognando, ma prima o poi anche i sogni possono avverarsi se solo lo vogliamo.
BUONA NOTTE

Caro Gigi,

i barbari erano alle porte anni fa, ora sono quelli che decidono della nostra sorte. L'imbarbarimento culturale ci ha portati alle sventure dei nostri giorni ed e' vero che l'ignoranza e' la peggior malattia. Il nostro destino e' nelle mani dei barbari, in combutta con i ndranghetisti, sono un cancro in metastasi, la Calabria e' una regione allo sfascio, in agonia.
Chi ha avvelenato i nostri mari e' un organismo vivente ma non ha ne' coscienza ne' morale, sono gli zombies del 21mo secolo che, come alieni, sono scesi fra noi a rubarci le uniche cose belle rimaste.
Cosa ne sa un politicuccio locale della storia della Calabria e cosa gliene puo' fregare? A quale picco di moralita' aspira di ergersi un "capo zona"? E lo stato in Calabria da quando ha tutelato il cittadino onesto che considera suo nemico?
A cosa possiamo aspirare in questo stato di coma profondo? Una brezza di aria pulita, guardarsi un'orizzonte marino, respirare nella sera il profumo di gelsomino, ultimi attimi di poesia prima che tutto ci crolli addosso.
800 Km di coste: montagne che si tuffano nel mare, scogli ed insenature, larghe spiagge con sabbia fine e pinete, macchia mediterranea e sole dieci mesi l'anno, devo continuare? In ogni altro paese che non sia l'Italia, questo paradiso continuerebbe ad esistere, sarebbe tutelato come patrimonio nazionale. Noi in Calabria, con uno stato inerme e con i barbari locali siamo arrivati in queste condizioni.
Qualcuno salvi la Calabria prima che sia troppo tardi.

L'estate si avvicina e con essa in lontananza si sente la solita musichetta (o tiritera) ma anche un certo olezzo che ha sostituito ormai l'odore di salsedine che, noi ragazzi montanari di allora, sentivamo appena messo piede nella rena di Sellia Marina.
Siccome so che molti utenti si sollazzano tra le onde limpide di questo tratto di mare, ho pensato di inserire questo link del blog di Emilio Grimaldi. Cambia il tempo, cambiano le stagioni, cambiano le amministrazioni, rimane il problema fecale che puntualmente viene a galla.
Qualcuno dira': "Ma che te frega, che te frega ?"

http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2010/05/il-mare-e-pronto-per-lestate.html

Admin ha scritto:L'estate si avvicina e con essa in lontananza si sente la solita musichetta (o tiritera) ma anche un certo olezzo che ha sostituito ormai l'odore di salsedine che, noi ragazzi montanari di allora, sentivamo appena messo piede nella rena di Sellia Marina.
Siccome so che molti utenti si sollazzano tra le onde limpide ...........................
Qualcuno dira': "Ma che te frega, che te frega ?"

Ho fatto un giretto fra le nostre splendide spiagge e quindi come dice Admin questa estate sentiremo l'odore di salsedine e vedremo galleggiare tanti pesciolini (forse morti) sulle nostre acque
Qualche foto a chiarimento non guasta

Sellia Marina? Che bellezza !

No non è Sellia Marina, ma il problema non cambia, è tutta la costa che si trova in queste condizioni, dove più dove meno.
E' tutta robaccia portata dai fiumi durante le piogge di questo inverno, Questo dimostra che nell'alveo dei fiumi noi buttiamo di tutto, praticamente usiamo i fiumi come delle pattumiere e poi l'estate ci lamentiamo che il mare è sporco.

Diciamo che si ha il mare ed i politicanti che ci si merita...

E sempre per continuare il mio giro per verificare come siamo fortunati ad essere calabresi e come sappiamo preservare i nostri beni tanto quelli naturali, vedi foto precedenti, tanto quelli storici, vedi foto sotto, mi somno imbattutto in quest'area ricca di memoria storica risalente ai primi insediamenti umani della zona. Gli scavi mostrati nella foto hano portato alla luce (e tutt'ora sono alla mercè di tutti) un antichissimo cimitero.
Ma la cosa peggiore non è tanto quella che una ruspa ha spiazzato in poche ore secoli di storia ma quella che un'intera area (chiamata dagli indigeni "Grecia", chissà poi perchè?) non è segnalata su nessuna carta del comune o della Sovrintendenza ai Beni (?) Archeologici della Calabria.

...è la solita ipocrisia che contraddistingue l'Italiano medio...basso...cura panza che non riesce a vedere al di là del suo "pisello", e quello medio...alto...curu doppiupettu che riesce a vedere nonostante u mara trulu!

Ma chissu da ruspa s'avia 'ntostatu mi para...China u sa' forzi s'avia jettatu nu paru e morzelli prima ma scava e ncunu paru e litri e vinu...
L'Assessora ara cultura comu si chiama Attila ?

E' come dice Medusa. Poco o nulla cambia al cmbiar dell'assessore o del ruspista. La malattia è congenita. Il ruspista tecnicamente ha commesso solo un reato diciamo veniale per avere eseguito i lavori di scavo senza la prescritta autorizzazione, ma non quello molto più grave di scavo in area archeologica, perchè l'area tale non è.

Ma dove siamo? Mi para sutta Bellavista, anzi no Simmari

In effetti sono esatte tutte e due le località, siamo sotto Bellavista a Simeri: ara Grecia

Complimenti a cuvalo per l'ottimo servizio di taglio giornalistico Conosco bene il posto,trasuda di antico, di reperti storici.Purtroppo in Calabria manca una vera cultura del rispetto,della valorizzazione di tutto ciò che appartiene al passato, anzi viene visto come intralcio,come bruttura da eliminare al più presto.Di tutto questo noi di Sellia siamo veri maestri,veri professionisti della distruzione di ciò che rimane del nostro passato.L'elenco è lunghissimo:Chiesa del Rosario,Partabella,Chiesetta Madonna della Neve,Calvario rione palazzine,Chiesetta Rione Sant'Angelo,Calvacavia autostradale sutta u ponta,50 metri di autostrada sutta u castellu,A mandra ecc..eccc...

Suppongo che Zagor voglia dire: e chi più ne ha più ne metta
e allora mettiamo



Questo è in parte quello che lasciamo lungo i nostri fiumi e che poi si riversa puntulamente nel mare

E' triste ma in larga parte e' cosi'. In Calabria manca la cultura del "bello" e dell'antico. Si vuole risolvere tutto col cemento quando si deve ristrutturare qualcosa di due mila anni fa e quando si scopre qualche reperto archeologico, o lo si vuole occultare oppure distruggerlo.