Sellia- Un posto nel cuore
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Sellia si racconta

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Messaggio  Admin Mer Giu 06, 2012 9:23 pm

U fenu pe ru ciucciu? Ma voi ci pensate quanti ciucci c'eranu anni fa' ara Sellia? Quasi ogni famiglia ne aveva uno, o sbaglio? Si doveva fare un censimento allora.

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Messaggio  cuvalo54 Mer Giu 06, 2012 10:23 pm

Erano le nostre 4x4, andavano dappertutto e consumavano pochissimo
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Messaggio  zagor Lun Lug 23, 2012 9:46 pm

In un precedente post  abbiamo parlato della brutta fine che fecero
alcune statue di santi  i quali erano malandati oppure dei doppioni arrivati
nella Chiesa Madre da altre Chiese che erano ubicate all’interno del paese,
statue che senza pensarci due volte furono distrutte a colpi di  ascia
"gaccia"  ne abbiamo parlato QUI.

Purtroppo non fu un caso isolato ben  due altre opere importanti (ma sono di più) custoditi
all'interno della chiesa Madre conobbero la furia distruttrice da parte
dell'uomo. Si trattava precisamente del bellissimo organo a canne, e del
pulpito dove venivano dette le prediche. Partiamo da quest'ultimo il pulpito
era interamente di legno intarsiato con delle figure di Gesù  durante il
calvario della via Crucis




Il soppalco che ospitava l'antico organo
“Nelle chiese cristiane antiche o moderne,era un elemento architettonico di forte pregio
destinato (fino a tempi molto recenti) alla predica da parte del sarcedote.( Simile all’ambone ma
di minori dimensioni, costituito da una specie di balcone in muratura o in
legno, addossato a una parete o isolato nell’interno della chiesa e sostenuto da
colonne o da un piedistallo centrale; spesso riccamente lavorato nel parapetto,
dal quale sporge di regola un leggio per i libri rituali, e talvolta
sovrastato, spec. negli esemplari antichi, da una tettoia alcuni furono distrutti dopo che il vaticano aveva invitato i
vari sacerdoti a non usarlo più per fare le prediche.) Ovviamente a Sellia forse il giorno stesso fu distrutto. Per quanto riguarda 
il bellissimo organo molti lo paragonavano  a quello custodito all'interno della chiesa
dell'Immacolata di Catanzaro.Esso era situato sopra il ballatoio (vedi foto) dove
ancora adesso si possono ammirare i disegni musicali che ne indicano l'uso, la destinazione di quel soppalco. Perche fu distrutto? Non funzionava più,l'organo si era rotto, e per
aggiustarlo ci volevano molti soldi ... Ma anche trovando i soldi era difficile
trovare il pezzo per sostituirlo, cosi dopo alcuni anni che non veniva più
utilizzato con la scusa che alcune infiltrazioni d'acqua  lo stavano danneggiando
si penso bene di distruggerlo completamente si racconta che le lunghe canne
furono acquistate da un signore di Catanzaro. Per l'ennesima volta  abbiamo visto come per Sellia oltre i vari cataclismi
naturali che hanno distrutto molto del suo passato glorioso, l'uomo in questa
opera distruttrice ha dato un enorme contributo, annientando veri tesori che avevano passato indenni vari cataclismi naturali. Tutto non succedeva solo molti anni fa , ma succede ancora adesso giusto per dirne
due: la strada nuova che costeggia il castello e il campetto di calcio  realizziate
con molta superficialità, con poco rispetto verso la storia. In qualsiasi altro
paese anche un piccolo rudere viene difeso, valorizzato da noi viene distrutto.
Li dove ora c'è il campetto c'era il sito più antico del rione Palazzine
utilizzato durante la famosa fiere di “ Trincheri” . Li dove adesso ...

abbiamo una
strada a doppia corsia, più quella d'emergenza con tanto di parcheggi c'èrano alcuni resti  delle antiche mura perimetrali  di contenimento del castello, con alcuni ruderi
di  abitazioni franate nel 1943. Senza mai dimenticare alla madre di tutti i scempi la completa distruzione del convento attaccato alla Chiesa del Rosario dove ne abbiamo parlato QUI (ma sicuramente ne ritorneremo a parlare). La storia si ripete  siamo sempre poco rispettosi verso il nostro
passato,forse perchè poco conosciuto, forse perchè spesso viene visto come un ostacolo verso il progresso, vedi anche il bellissimo ponte che ahimè convive con un mostro di cavalcavia che rovina il suo antico splendore.
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Messaggio  selliaracconta Dom Giu 02, 2013 10:28 pm

" Sutta u mantu da Madonna " ( Prima parte) Racconto inedito ambientato nell'antico borgo di Sellia


Abbiamo avuto modo di raccontare del forte attaccamento, del smisurato amore che il popolo Selliese da sempre porta verso la Madonna, il quale nell’antico borgo durante i vari secoli si è espresso con le chiese dedicate all’Immacolata del S.S. Rosario alla Madonna della Neve e del convento della Madonna delle Grazie. Il racconto che andrò a narrarvi è successo nel secolo scorso proprio nel mese di Maggio mese dedicato alla Madonna. In quei tempi le processioni erano due una la prima domenica di maggio l’altra ultimo giorno del mese la quale si svolgeva di sera con una bella fiaccolata. Il nuovo Arciprete era da poco arrivato a Sellia conoscendo ben poco delle tante tradizioni che organizzavano soprattutto le due congreghe. Dopo la Messa la processione tardava causa un forte vento che ne impediva la partenza. I tantissimi bambini erano già pronti su due file i maschietti da un lato le femminucce dall’altro. Erano veramente tanti; tra di loro vi era una minuscola bambina che causa la malaria (malattia molto comune all’epoca) piano piano la stava spegnendo. Aveva quasi sempre la febbre è quella sera bruciava ancora di più. Dopo un bel po’ che si aspettava che il vento diminuisse il suo impeto, l’Arciprete rivolgendosi ai tantissimi fedeli disse che la processione per quell’anno non si sarebbe svolta, ormai passate le 9 di sera ne tantomeno si poteva rimandare al giorno dopo perche non avrebbe avuto più senso. I tantissimi fedeli presenti mugugnarono un bel po’ invitando il giovane prete di aspettare ancora un po’ Verso le 10 di sera il vento sembrava un po’ meno violento la processione stava per partire ma il giovane prete avendo notato le precarie condizioni di salute della piccola con la malaria invito la madre di portarla subito a casa, la madre quasi offesa con un gesto di stizza si mise “U Maccaturu” nero in testa (segno dei vari lutti) girandosi di spalle si allontanò lasciando la piccoletta al suo posto in fila, il giovane prete stava per reagire quando il priore avvicinandosi le disse all’orecchio: “Arciprè sta battella forsi nun arriva mancu a domana, lassatila ma si fa sa prucessiona, u viditi puru vui comu è tutta cuntenta ma sta vicina a ra Madonna” il giovane prete ancora un po’ contrariato ma vedendo come la piccola ci teneva a farsi la processione fece partire il lungo corteo, le tantissime luminarie facevano brillare il volto della Madonna, il vento anche se molto diminuito si faceva spesso sentire con delle volate furiose, in una di questa il bellissimo manto della Madonna si staccò volteggiando nel cielo stellato, tutti l’osservavano preoccupati con il serio rischio che .......

potesse finire nel burrone, invece con una traiettoria quasi pilotata si depose sulla piccola bambina malata coprendola tutta, in molti accorsero verso la piccola ma nessuno osava sollevare il manto quasi come se avessero paura per le sorti della piccola. L’arciprete con cura lo sollevo.
Fine della prima parte. Domani ultimo giorno del mese di maggio "mese dedicato alla Madonna" verrà inserito la seconda e ultima parte del racconto [b]
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Messaggio  selliaracconta Dom Giu 02, 2013 10:30 pm

"Sutta u mantu da Madonna" (seconda parte) Racconto inedito ambientato nell'antico borgo di Sellia

La piccola era più sorridente che mai, il suo visino da angelo fece commuovere il prete che prendendola in braccio la strinse forte a se notò subito che non aveva più la febbre, mentre i suoi occhi rossi contornati di un nero malaticcio erano divenuti splendidi di una luce bella, nuova. Molti senza pensarci due volte gridarono al miracolo, essendo certi che la piccola era guarita grazie alla intercessione della Madonna. Dopo che il manto fu risistemato la processione ripartì, tutti cantavano inni di lode verso la Madonna che vedevano nel fatto appena accaduto come un qualcosa di inspiegabile, di Miracoloso.Un gesto d'amore della Madonna che voleva ringraziare la forte tenacia della piccola bimba facendola guarire. La processione fini verso le 23 non prima che l’Arciprete con il sorriso sulle labbra volle che tutti i bambini, uno alla volta si inserivano (letteralmente) sotto il manto della Madonna, come un gesto di rifugio, di protezione, di integrità della loro purezza, cercando soprattutto di preservarli dalle troppe, dalle tante morti che colpivano proprio i bambini ( infatti molto spesso “A campana janca” ( la più piccola delle campane del campanile della chiesa ) annunciava con il suo triste rintocco la morte di qualche bambino, morte il più delle volte causata da malattie oggi ritenute banali come una semplice infezione, una banale appendicite, ecc .. o come nel caso della bambina la malaria; ora debellata ma all’epoca era una vera tragedia. Questo particolare rito fu riproposto ogni anno l’ultimo giorno del mese di maggio dove dopo la processione con la statua della Madonna sistemata ai piedi dell'altare principale, l’arciprete avvolgeva ogni bambino sotto il manto della Madonna, benedicendolo affinché l’aiutasse nel crescere forte non solo nel corpo ma anche nello spirito. La bambina guarì del tutto conservando integro il ricordo nel suo cuore di quel particolare episodio che cambiò la sua vita. Ricordo rimasto integro anche in molti anziani che dopo molti ... decenni narravano questo particolare episodio commuovendosi, avendolo spesso vissuto in prima persona. Molti di loro erano uno di quei tanti bambini in fila in quella serata ventosa dove il manto della Madonna si depose su una di loro per guarirla miracolosamente, era la più fragile, la più malata, la più bisognosa d’aiuto.
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Messaggio  Admin Lun Giu 24, 2013 9:34 pm

Alcuni toponimi di Sellia divennero doppioni una volta che fu' creato il comune di Sellia Marina, dove sono sicuro che, oltre a Via Frischia, ci sono altri toponimi originali sellioti

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Messaggio  volo dell'angelo Gio Lug 04, 2013 1:21 am

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Rione Pullano-erano da Sellia

Rione lauri -I Lauri erano da Sellia [avimu u palazzu di Lauri subbru u ponta]

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Rione Pajjiarelli- una volta c'e'rano i pajjiari e jinostra.[ginestra]
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Messaggio  Admin Gio Lug 04, 2013 7:16 pm

Non conoscendo bene Sellia Marina, non sapevo di questi rioni...Lauri erano di Sellia?bohh 

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