AVVISO IMPORTANTE

...Utamarru, quel tuo piè di pagina "so di non sapere", sembra gridare saggiamente aiuto in un silenzio assordante. Ah, quanta verità ci sarebbe nel prendere coscienza di quanto si legge nei vari piè di post disseminati in lungo e in largo in questo nostro forum! Invece, passano quasi inosservati come delle aquile intente a spronare dei tacchini a volare

Mi stavo chiedendo se il momento è arrivato: il momento di guardarsi in faccia per una Sellia migliore.

...verso sera, quando si avvicina l'ora o, meglio ancora, il momento di adagiare la propria testa sul cuscino, ci capita di essere colti da, non so, una specie di "voglia di consuntivo" della propria giornata, che sommata alle altre formano le proprie settimane, i propri mesi e i propri anni che ci stiamo "sparando" su questo luogo spazio-tempo che chiamiamo Terra e che ci mette più o meno in "crisi"...a seconda se siamo in orario, in anticipo o, più spesso, in ritardo sul nostro "personalissimo" programma. Già, la crisi....quella economica, e/o in crisi...quella propria. In cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi: il primo, wei, significa problema, il secondo, ji, che (udiamo, udiamo) significa opportunità. Anche nella nostra lingua l’etimologia della parola crisi suggerisce un significato positivo: essa infatti contiene un aspetto vitale, la separazione, ed un aspetto di crescita, quello della scelta. Per questo motivo Sellia, e prima ancora i suoi abitanti e non, hanno e stanno vivendo una grande opportunità di scelta, la prima a livello comunitario, i secondi a livello personale, ma entrambi legati a doppio filo allo stesso comun denominatore e far sì che quel momento di "consuntivo" risulti e si sia pervasi, e per i singoli individui e per Sellia tutta, da un momento di compimento, di compitezza, di realizzazione, di completamento, di risultato, e, perchè no, di impresa. Un momento così ricco e difficile a spiegare a parole che tante sono stati i sinonimi da me impiegati per cercare di renderne il senso...non riuscendovi, tuttavia, del tutto. Questo è il motivo per cui ci si mette dapprima insieme, poi, durante il cammino, ci si può ritrovare divisi dalle proprie opinioni e (magari!) dalle proprie visioni, ma mai dovremmo dimenticare che ci si muove o ci si è mossi, in primis, insieme, perchè consapevoli o non che da soli non ce la si può fare. La politica è questo. E', per me, quel momento di profonda consapevolezza che l'obiettivo non sconfiggere chi la pensa diversamente, lo scopo è e dovrebbe essere quello di persuadere (non sconfiggere, non battere, non umiliare, etc.) in maniera "terza", attraverso, cioè, l'espressione dell'elettorato, chi la pensa in maniera diversa, ma che, proprio per questo, dovrebbe essere percepito come prezioso "alleato" per le sfide e i problemi che da lì a poco saranno comuni opportunità.