Spigolando qua e la'

volo dell'angelo ha scritto:http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/fiore1691bd1/0297?sid=5c2cd4728e52844593d89f564deda42a

Bene Volo, c'è chi va a "caccia" di foto attuali dei nostri fiumi e chi ha "a caccia" di notizie storiche   

http://books.google.com/books?id=HMZQAAAAcAAJ&pg=PA211&lpg=PA211&dq=sellia+simmari&source=bl&ots=vyLtmrNJcu&sig=xW8Vv1mWkWboa5dT1c5AaMYwnvA&hl=en&sa=X&ei=p71_U5jOJ8m0sQTF4IHgDA&ved=0CDsQ6AEwAQ#v=onepage&q=sellia%20simmari&f=false





Cuvalo ne abbiamo altre

Ben fatto Volo, grazie

Sellia aveva due antiche campane, scrivo aveva, perche' non so se le ha attualmente, entrambi con date incise su di esse (1570 e 1619), si suppone che in origine si trovassero nel Convento di S. Maria delle Grazie degli Agostiniani. Anni fa', una era custodita a Sellia e l'altra era stata posta nella Chiesa della Cona, territorio di Crichi (per quale ragione?) . Se qualcuno mi saprebbe dare notizie attuali sulle campane, gliene sarei grato.

Chiedo al frate Cuvalo o a qualche altro frate dalla coda "jhoccuta", se riconoscono in questa non nitida foto il paese di Soveria Simeri.

Non credo sia Soveria per diverse ragioni: Soveria non è ubicata su tutti quei strapiombi, troppi fabbricati multipiano per l'epoca della foto, diversa struttura urbanistica.
A mia mi para nu paisa, comu hajiu e dira... ccu nu numa simila. E quel fabbricato bello grande con tutti quei finestroni e quel bel terreno biancastro tutt'intorno mi ricorda una scuola elementare, mmah hajiu u numa subbra a punta da lingua...

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Foto un pò più nitida

Forse e' Crichi?

Credo proprio di si....

Peccato che l'autore non sia presente sul forum, perche' gli vorrei chiedere come puo' essere Crichi l'antica Atenapolis, se prima del 1750 Crichi neanche esisteva.

Pure a me sembra Crichi vista dall"alto"

Da: Della Calabria Illustrata - Di Padre Giovanni Fiore da Cropani (1622-1683)

Mi sono imbattuto in questo biglietto da visita

http://issuu.com/ildomani/docs/30032009

Per chi volesse fare una ripassata sulla storia di Taverna e dintorni (a pag. 39) non dimentichiamo che sia Taverna che Sellia sorgono nello stesso periodo da esuli di Trischene, mitica citta' nei pressi dell'odierna Uria.  Attorno al nono secolo, i primi abitanti di Sellia, di culto latino, si rifugiarono sul monte Selion e li' rimasero, mentre quelli di culto greco edificarono le prime case sul monte Paramite, sito attuale in prossimita' di S. Giovanni d'Albi.
La cosidetta "Taverna Vecchia", fu distrutta due volte: nel 1162 e molto piu' completamente nel 1425, anno in cui gli abitanti si spostarono a Bompignano (attuale Taverna).

Che significa Moschettiere S. E. B. Mussolini?

Sua eccellenza benito mussolini......

Grazie 007...

SELIA (Sellia) in una mappa del Rosaccio del 1607

Bellissima questa carta geografica , grazie Tommaso, benadittu ma sidi........

Puro ego  manno la beneditionem pe' lo capoccione de lo frate Tomaso, isso esta veru monacus et scribacchia li papelli a nnu fiat!

Ora, scherzi a parte, ho visto la mappa pure su Facebook, messa anche li' dal frate Tommaso, dove si faceva notare la presenza di tre chiese, se ingrandite e guardate bene, infatti si vedono le tre chiese in tre luoghi separati.  Cio' fa' tornare alla mente quello che in passato si e' discusso qui' sopra e cioe' che le chiese erano in origine tre.  S. Rosario, Immacolata e S. Maria delle Grazie, quest'ultima anche nota come convento.  Infatti, ripeto, perche' "repetita juvant", e devo dare atto anche al lavoro di Zagor su questo soggetto, sul gonfalone della Confraternita dell'Immacolata vi sono raffigurati tre colli sormontati da tre rose, queste tre rose dovrebbero rappresentare infatti le tre chiese di Sellia.  Inoltre, la statua della Pieta' che si trova nella Chiesa dell'Immacolata sembra provenga appunto dalla distrutta chiesa di S. Maria della Grazie, la quale doveva trovarsi piu' o meno a sinistra del castello.

Che Notizia!!! Mi piacerebbe saperne di piú...

https://books.google.com/books?id=HMZQAAAAcAAJ&pg=PA260&lpg=PA260&dq=plinio++sellia+simmari&source=bl&ots=vyNugsULau&sig=upl6JDh1EWEljhJKQSPO7Ypb4mc&hl=en&sa=X&ei=Q0i3VP7aOoG8ggSV2YGwBQ&ved=0CC8Q6AEwAg#v=onepage&q=plinio%20%20sellia%20simmari&f=false

CONGREGATIO CALABRIAE SIVE ZAMPANORUM CITRA - Ordinis Eremitarum Sancti Augustini

Congregazione dei Zumpani in Calabria: mappa di P. Augustin Lubin degli insediamenti agostiniani in Calabria Citra nel 1659.
Dalla mappa, che ho cercato di rendere piu' leggibile ma forse non ci sono riuscito, si puo' vedere il nome SELLIANUS e l'emblema del Convento S. Maria delle Grazie dell'Ordine degli Agostiniani

"...La Sellia edificata da Iulo Catimero per asilo dei suoi nella inondazione de Saraceni; avendovi in quel monte situato donne, l'inabili alla guerra co le robbe, e no pochi saraceni che di quando in quando andava facendo prigionieri; no avendo altro luogo piu' sicuro per conservarli; avendolo fortificato co l'arte, abbenche' la Natura lo rendesse forte..."



Stralcio dalla Chronica Trium Tabernarum di Ferrante Galas, da dove si deduce l'origine del nomignolo "Saracini d'a Sellia", dato dai paesi vicini ai selliesi.  Come scritto in passato, il prode Iulo Catimero faceva parte di una famiglia facoltosa nella zona costiera presso quella che e' oggi Uria, la leggendaria Trischene, la quale veniva spesso depredata dai Saraceni, fino a quando fu' distrutta, forzando i superstiti a cercare rifugio sulle colline dell'entroterra. E' facile supporre che, risalendo il fiume Simeri abbiano poi cercato un luogo ideale dove stabilirsi.
La zona scelta, il monte Sellion, poteva in quel tempo essere gia' stato luogo di adorazione per la Dea Atena Pallade, ed aver avuto un tempietto a lei dedicato nell'area sottostante Sellia, indi in nome "Timpa e Pallara".  A cio' si collega, quello che e' scritto nella stessa Chronica Trium Tabernarum, e cioe' che nell'antica citta' Trischene risiedevano tre popoli di diverse etnie e vi erano tre chiese, dove il vescovo alternativamente svolgeva le sue funzioni religiose nelle tre feste piu' importanti: Natale, Pasqua e Pentecoste.  Le tre chiese erano in origine tre templi eretti dai primi popoli greci stabilitisi sulla costa ed uno di essi era appunto dedicato ad Atena e precisamente sul lato destro del fiume Simeri, attorno a questi tre templi si espansero le costruzione poi divenuta Trischene (Tres Schenais).  Il tempio dedicato ad Atena divenne Atenapolis (citta' di Atena) ed era proprio in Atenapolis che nell'era delle invasioni saracene erano concentrate le famiglie Catimere, dicesi di origine gote e di rito latino.  Da notare che quando ci furono le fughe dalla costa verso l'interno, alcuni gruppi seguivano il rito greco come lo erano i gruppi di famiglie che fondarono  Simeri e Taverna.
Dunque, tornando allo stralcio della Chronica, Iulo Catimero porto' con se' anche dei prigionieri saraceni sul Monte Sellion e quindi e' facile supporre che vi rimasero con le loro progenie, indi: Saracini d'a Sellia.

E dda curba e saracinella cchi ssi sa....