Spigolando qua e la'

Grazie al cumpari Volo, lo spigolatore per eccellenza!

http://books.google.com/books?id=rYwtAQAAMAAJ&pg=PA780&dq=sellia+superiore&hl=en&sa=X&ei=VMyiUbWWE63e4APqqID4Aw&ved=0CFgQuwUwBjhQ#v=onepage&q=sellia%20superiore&f=false


Admin abbiamo anche l'altezza del M. Pergolacci-511 m.

Vi ricordate la famosa banda di S. Martino che scorazzava a Sellia decenni orsono? Vi siete mai chiesti perche' la chiamarono banda di S. Martino?

Vini et affini.....

Anche...Pero' stavo leggendo qualcosa che potrebbe essere piu' di una ipotesi per aver avuto proprio questo nome.

Ricordati che in quei tempi erano venuti a Sellia diversi uomini della provincia di Reggio per ragioni di lavoro; lavoravano infatti come "zommari", dato che a Sellia ce n'erano molte di queste piante (erica, se non erro) da dove, dalla radice se ne ricavava il legno per fare le pipe.
Questi "riggitani", si dice erano dei drittoni e furono loro a dare inizio alla banda di S. Martino. Fino a poco tempo fa' non sapevo che nel XVI secolo, esisteva un certo Nino Martino che da povero contadino sfruttato dai padroni divenne un brigante, ed era proprio originario della prov. di Reggio, (dintorni della Bovesia).
Storia o leggenda, si racconta che dopo la sua morte ci fu' un miracolo: a casa della madre il vino non finiva mai; infatti si racconta che fu' sotterrato sotto una botte di vino e da quella botte si beveva vino, anno dopo anno senza che nessuno comprava uva o mosto.
La mia ipotesi e' che il nome banda di S. Martino fu' proprio pensato per "onorare" il brigante/santo e di conseguenza il vino che non finiva mai.

Certu ca........  

Pure Otello Profazio ha fatto una canzone su Nino Martino, e' su YouTube, e se fai una ricerca su Google troverai delle notizie su questo brigante/santo del 1500.

Tornando ai fatti della banda, non so se tu sai che ci fu' un tradimento di un componente della banda stessa. Infatti, questa persona racconto' tutto quello che accadeva ai "caramba" che fecero una retata generale. Molti si fecero diversi anni di carcere; per paura di ritorsioni o vendette, il delatore lascio' Sellia per filarsela al Nord.

Diciamo che so poco a riguardo...leggo volentieri cio' che scrivi...

In origine la banda ebbe inizio come "onorata societa", atta a difendere i poveri contadini contro i soprusi dei ceti piu' alti.  Allora, le armi del tipo di fucili, pistole ecc. molti di Sellia se l'erano procurate per caso.  Molte di quelle armi erano residui bellici, abbandonati durante la guerra nelle campagne che poi venivano trovate dai contadini.
Come tu sai, allora si faceva vita di campagna e si viveva nelle "turricelle", anziche' fare la via del ritorno, i lavori dovevano essere svolti e le campagne e le "lenze", in molti casi, erano molto distanti dal paese.

Questa mappa del 1595 del cartografo olandese Abraham Ortelius riporta il nome Trischene (Trischena), situata accanto al fiume Semirus (Simeri).  Per quanto mi riguarda questa e' la prima volta che vedo, su una mappa, il nome dell'antica citta' che e' inoltre posizionata nell'entroterra.

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Itala nam Tellus Graecia Maior

Carta tratta dal "Parergon" di Ortelius, edizione latina del 1595. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione.

Admn. molto interessante , si puo' riconoscere Lamezia, Angitola , Petilia, Sila, c'e' gonia Taurianova e altri scritto in latino.

Per saperne di piu' sulle origini di Trischene e quindi di Simeri, Sellia, Taverna, CZ e dintorni cliccate sul link e andate a pagina 14 per leggere l'articolo di Marcello Barberio.
Quello che trovo interessante di questa cartina e' il fatto che il nome Trischene appare nell'entroterra (a monte del Simeri, quindi Taverna/Sellia) e non sulla costa.
Che io sappia, il nome Trischene, (Treis Scenais o tre Tabernacoli) per un'epoca tarda come il sedicesimo secolo, risulta alquanto strano che sia collocato a monte del Simeri, a meno che il cartografo abbia usato l'antico nome per collocare Taverna/Sellia.  Unisco i due paesi perche' entrambi hanno in comune lo stesso periodo storico della loro fondazione, cioe' quando i profughi di culto latino e greco risalirono verso i monti per sfuggire alle razzie dei saraceni.


http://www.collegiogeometrics.com/public/Stadia_1_2_08.pdf

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Francesco Torraca scrive sul Contrasto (manoscritto) tra Belzebù Demonio e l'Angelo, che si recita a Sellia (Calabria). “L'autore, di cui non so il nome, ha creduto scrivere versi: non mi è possibile ristabilirli tutti. Dapprima è Belzebù (Berzabubbo) solo, che minaccia il cielo e impreca al Rosario; poi viene l'angelo.



Ang. Che millanti? Che dici? Mostro di abisso! Cessate i furori. Rispondi, Volta a me (l') altero viso, Io Gabriele son del Paradiso.

Belz. E quale ardir ti sprona? Vedermi e non fuggir

Ang. Questo Rosario che Maria già donò.

Belz. Parli forse con un trastullo? O fai da senno?Io fido solo al mio Pluto. Spiritello già vinto, sai che ti cozzi il fronte?

Ang. Pluto non pole con Dio. Ti conosco ha più tempo, In quell'altra magione Fosti e non fosti e più non sei campione.

Belz. Iddio non ha che fare con noi. Fui e tal sono, E delle stelle a scorno Se allora cadei, ora ritorno.

Ang. Ebbene, a combattere. Eccomi solo.

Belz. Intesi col mio audito un vanto. Basta, o sia Rosario.o sia Corona, venne il Domenico, predicò al mondo E poi (noi?) lo trascineremo al profondo.

Ang. E questo adunque è il tuo impegno?

Belz. E che forse ne temo?

Ang. E vanne e vanne al tuo bellaggio. Scorgerai quanto invano applichi il tempo. Stabilite per sempre o gran divoti Di recitare il salterio di Maria Con tutto il cuore E scacciate dal petto ogni timore.

Belz. Sei tu che la spalleggi?

Ang. Ove il bisogno occorra Mandato da Gesù e da Maria Fiaccherò le tue corna e il tuo brio. Or dunque, dite: Viva Gesù e il Rosario di Maria. (Li dà un colpo di spada nelle corna, l'Angelo.)

Belz. Ahi cruda sorte.

Ang. Come, come, il brio così perdesti?

Belz. Hai ragion, mi vincesti. Or che più più brami?

Ang. Voglio che di tua (bocca?) le vergogne esclami

Belz. Non più, lasciami. Che vuoi?

Ang. Ma ti vinsi al fin.

Belz. Ah, che non fusti tu.

Ang. Chi fu?

Belz. Fu il Rosario.

Ang. Confessa ora se puoi, e dite che patite l'inferno per questo Rosario.

Belz. Già saper tu lo vuoi?

Ang. Sì lo confesso.

Belz. E poi?

Ang. E poi di andar via ti do il permesso.

Belz. Si, già lo confesso. Siamo per questo Rosario stretti, incatenati e ardenti Ed abbiamo per lui fieri tormenti.

Ang. Vanne abbattuto a Pluto, e dilli che ho vinto e lui ha perduto.

Belz. Ahi rabbia! E non mi crepi? Furia, e non mi squarci? Monti, di voi copritemi. Fiere, deh, laceratemi. Sassi, il mio cuore dirompetemi, ed alla fine voi terra ricevetemi (si butta a terra).

Ang. Orsù, via Berzabubo, dite viva Gesù e il rosario di Maria?

Belz. Or questo non lo farò giammai.

Ang. Ti farò vedere se lo farai.

Belz. Pluto, così sonnacchioso dormi? Svegliati e mira quanto opra il Rosario contro l'inferno.

Ang. Dite presto Viva Gesù e il Rosario 'li Maria.

Belz. Viva, Viva Gesù e il Rosario di Maria (si butta nell'inferno).

Ang. (al popolo). E voi fidi mortali, quanto si affligge (siete afflitti?) per questo Rosario, Siate costanti a non lasciarlo mai,
Anzi con cor divoto e più fervore Spesso abbiatelo in bocca e sempre in core. E vi accerto per parte di Maria essere felici in vita e nella morte, godere nel Regno la bella sorte. Questo rosario Vi raccomando con fervore e zelo, Restate in pace, arivederci in cielo.

(Evviva il rosario di Maria).

Tratto dal libro -"Reliquie del dramma sacro" in Studi di storia napoletana di Francesco Torraca.
Il testo, evidentemente era una specie di rappresentazione o recita che si teneva a Sellia negli anni antecedenti alla pubblicazione del libro (1884).

Questa e' troppo forte, bisogna indagare per vedere se qualche anziana persona ne sa qualcosa in lingua dialettale , complimenti cumpa', certo che sul nostro forum in 5 anni di cose antiche se ne sono trovate.... 

Sellia ha sempre avuto uno stretto rapporto coi riti religiosi e le tradizioni legate alle feste.  Naturalmente, il tempo ha fatto si' che molti sono stati dimenticati; non sarebbe una cattiva idea qualche domanda a qualche anziana del luogo per vedere se affiorano dei ricordi.

Chi sa dirmi cos'e' e cosa rappresenta?

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=32435



4 maggio 1811 nasceva ufficialmente il comune di Sellia.

https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/v/t34/1620072_10202392899017913_1100001305_n.jpg?oh=cb4949dca8edce959357d45d8b114aba&oe=53099620&__gda__=1393141860_623b90db5de015620decb9626ba1fd8c

https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/v/t34/1615119_10202392906538101_1595322914_n.jpg?oh=4c229cc62e7ca75f0e98d8b512314704&oe=53099F47&__gda__=1393124867_2f212e29c20c2143e16c777dd643f2d3

Un bellissimo articolo sul volo dell'angelo a Sellia , scritto da Elisa Giovene.

Complimenti alla nostra comune "amica" Elisa e grazie al frate 007; l'articolo e' un po' datato ma sempre interessante. Noi siamo spigolatori accaniti di tutto quello che concerne Sellia.    

Mi piace questo "pezzo" sul nostro borgo, grazie alla giornalista Elisa Giovene...   

Interessanti articoli scaricabili sulla storia locale.


http://www.prolocoselliamarina.it/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=54&Itemid=170

"All'incontro di questo castello v'e' un altro chiamato Sellia, fabricato in luogo alto tra'l fiume Simari, e Allio, quivi nasce una terra, dalla quale si fa 'l colore ceruleo; e si fa' copia di bambaggio, e sesama."

http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/fiore1691bd1/0297?sid=5c2cd4728e52844593d89f564deda42a