Sellia- Un posto nel cuore
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Italia da distruggere ?

+2
uragano
uzurifotulu
6 partecipanti

Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty massoneria

Messaggio  uzurifotulu Mar 24 Feb - 11:17

Forse e' un argomento da non affrontare ma vorrei saperne di piu'...

uzurifotulu

Numero di messaggi : 52
Data d'iscrizione : 06.02.09

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  uragano Mar 24 Feb - 12:26

Personalmente non ho fato studi sulla Massoneria, ma se vuoi avere delle notizie dettagliate, ti consiglio di collegarti su Google e scrivere Massoneria.Troverai tutta la storia dalla fondazione ad oggi. Ciao
uragano
uragano

Numero di messaggi : 2239
Data d'iscrizione : 29.12.08
Località : sellia

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Italia da distruggere ?

Messaggio  Admin Mar 26 Mag - 20:39


Il film (uno dei miei favoriti) e' vecchio di qualche anno ma e' uno di quelli che fanno pensare. Oggi ho rivisto questa scena e credo che quello che era vero all'epoca e' vero oggi. "L'Italia e' un paese di dinosauri"

_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"

- Giacomo Leopardi -
Admin
Admin
Admin

Numero di messaggi : 32113
Data d'iscrizione : 08.09.08
Località : Scriptorium Conventus Mons Selion

https://sellia.forumotion.net

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  Ospite Mar 26 Mag - 21:17

paese di qua qua ra qua, ed autolesionismi masochisti. Peppino Saragat diceva nei suoi discorsi di commiato. viva l'Italia e tutti gli italiani.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  Keope Ven 3 Lug - 19:37

Più che parlare di Massoneria in modo specifico, vorrei pubblicare un articolo trovato su calabria notizie del 26 febbraio 2009 che ritengo interessante.

Opus Dei e De Magistris, massoneria e Monsignor Bregantini: destini comuni. E segnati. Nel nome di Agostino Cordova

Torno a riflettere sulle vicende che hanno condotto all’allontanamento di Luigi De Magistris dalle inchieste Why Not e Poseidone e di Monsignor Bregantini dalla Calabria. A mente serena e con l’algido distacco dettato dal tempo che scorre, mi convinco sempre di più che le matrici del loro addio forzato siano comuni.

Ho avuto il tempo di rileggermi un po’ di carte sparse sulla mia scrivania al giornale, alle quali ho aggiunto quelle sparse nel mio studio di casa. Ho composto il tutto con alcuni tasselli che da tempo mi ronzavano per la testa.

Molti tra noi giornalisti hanno avuto il coraggio di approfondire quello che – da subito e indipendentemente dai rilievi penali – appariva il grande brodo primordiale nel quale sguazza(va) il malaffare calabrese.

Dalle carte di De Magistris il tanfo della lobby “affaristico-politico-mafiosa-massonico deviata” si leva alto. Ogni pagina – se letta in controluce – mostra le orme indelebili della nuova P2 di cui tanto ho scritto in questo blog (da ultimi i post di 9, 11 e 14 febbraio) e nelle mie inchieste sul Sole-24 Ore (da ultimo 10 dicembre 2008 e 25 gennaio 2009). Per non parlare della radio (puntate di “Guardie o ladri” scaricabili via podcast sul sito www.radio24.it).

L’inchiesta di De Magistris aveva però provato a entrare anche nei segreti di quella che Licio Gelli (uno che se ne intende) chiama la “massoneria bianca”: l’Opus Dei, che in Calabria accompagna spesso l’operato della Compagnia delle Opere, fino a pochi anni fa identificata con Antonio Saladino, che ne era il presidente e che è al contempo il principale indagato dell’inchiesta avocata allo stesso De Magistris (ricordo, per inciso, che Saladino, dalla superteste Caterina Merante, viene accostato alla massoneria, anche se il prode Saladino ha sempre smentito furioso).

La parola “Opus Dei” è restata dunque sempre nell’ombra e nella penombra, per la paura che, presso molti giornalisti, evoca. Paura – anche semplicemente – di scriverne, cercando di capire o, quantomeno, di porsi interrogativi.

Ed allora mi sono andato a riprendere il libro di Sandro Neri: “Licio Gelli. Parola di Venerabile”, editato nel 2006 da Aliberti. Nell’ultima pagina l’intervistatore pone due domande che riporto testualmente insieme alle risposte.

Domanda: “Molti sospettano che la P2 esista ancora. E che continui a operare, magari sotto un altro nome”.

Risposta. “La loggia massonica P2 è stata una realtà unica e irripetibile. Che oggi non avrebbe più senso. Ci sono organizzazioni molto più potenti, di respiro internazionale ma nello stesso tempo riservatissime”.

Domanda: “Può citarne qualcuna?”

Risposta: “L’Opus Dei. Una ragnatela che copre tutto il pianeta, tessuta da persone validissime. E’ chiamata massoneria bianca”.

Con una toccata e fuga, vi ricordo appena che negli archivi della Loggia P2 fu trovato un intero schedario dedicato all’Opus Dei e vi ricordo che – teoricamente - massoneria (bianca, nera, gialla o verdina che sia) e cattolicesimo sarebbero incompatibili.

Ora, senza evocare alcune vicende e persone “validissime” che quell’intervista evoca, come a esempio la contrapposizione tra lo Ior di Monsignor Paul Casimir Marcinkus e l’Opus Dei, il ruolo della stessa P2, di Roberto Calvi e il crack del Banco Ambrosiano, giusto per non contraddire il Venerabile che – ne sono certo – ha ancora il suo potere (nonostante giochi a fare il pensionato e a non rispondere ai magistrati siciliani che, non più tardi di tre mesi fa, sono tornati a interrogarlo su trame per le quali non lo considerano estraneo) qualche considerazione la farei. Insieme a voi. Immaginate se contribuisse a riflettere con noi anche il Venerabile che, mi gioco una pizza, segue (o fa seguire) il mio blog.

Dunque dunque: secondo l’ex Venditore di materassi, l’Opus Dei sarebbe una (anzi: l’unica) ragnatela più potente della massoneria internazionale. Questo assunto – mi domando a voce alta e professando il mio rispetto per la parte sana e maggioritaria di questa prelatura della Chiesa – è vero anche se le proporzioni si riportano e si adattano alla Calabria? E quanto i principi dell’Opus Dei sono stati traditi nel momento in cui alcuni numerari, aderenti, soprannumerari o simpatizzanti influenti hanno cominciato a giocare con il potere e manovrarne le leve?

Per non saper ne’ leggere ne’ scrivere parto da un dato oggettivo che traggo dal libro di Assunta Scorpiniti “La Calabria di Escrivà. Un vero e proprio viaggio sulle tracce del fondatore dell’Opus Dei”, editato nel 2006 dalla casa editrice “Progetto 2000”. Apprendo così – e non mi meraviglio – che la Calabria è la regione con il maggior numero di strade, piazze, strutture pubbliche e sacre immagini dedicate al benemerito fondatore spagnolo.

Bene, diranno molti di voi e così penserà anche l’ingegner marchese Giuseppe Corigliano (detto Pippo), potentissimo e immarcescibile direttore dell’Ufficio informazione dell’Opus Dei, che in Calabria è di casa: che male c’è? Nessuno. Lo spirito dell’Opus Dei – riporto fedelmente dal sito istituzionale - “è aiutare a trovare Cristo nel lavoro, nella vita familiare e in tutte le attività quotidiane”. Evidentemente in Calabria ci sono più persone che hanno bisogno di trovare Cristo.

E non ne dubito: soprattutto intorno al Santuario aspromontano di Polsi, magari a settembre quando si dedica una settimana di venerazione alla Madonna della Montagna.

E passiamo a De Magistris e alla sua inchiesta Why Not. L’11 ottobre 2007 il magistrato interroga Giuseppe Tursi Prato, ex consigliere regionale, un tipino fino, già spedito in carcere per associazione mafiosa e corruzione che – chiamato a rispondere delle sue frequentazioni – dichiarerà di appartenere all’Opus Dei ma di far parte di quelli che in Calabria non ne hanno mai tratto vantaggio (e come no, dicono sempre e tutti così!).

E ricorda, nella stessa occasione, che legatissimo all’Opus Dei era Franco Morelli, ex Dc, ex An, ex capo di Gabinetto dell’ex Governatore della Calabria Giuseppe Chiaravalloti, attualmente consigliere regionale, amico di Saladino e amante di Topolino (leggo dalla sua scheda personale sul sito della Regione Calabria questo fondamentale tratto distintivo dell’uomo attualmente indagato dalla Procura di Paola in un filone dell’inchiesta Why Not relativo all’utilizzo di fondi Ue. Le ipotesi di reato al vaglio della Procura: truffa aggravata, peculato e abuso d’ufficio).

Il 5 gennaio 2008 Caterina Merante, superteste dell’inchiesta avocata a De Magistris, escussa dalla Procura generale di Catanzaro, ricorderà l’appartenenza all’Opus Dei dell’ingegner Giuseppe Lillo, del Consorzio Brutium e società satelliti, tutte creature dirette o indirette – secondo De Magistris - di Saladino. Anche Lillo è indagato dalla Procura di Paola nello stesso filone di indagine di Morelli.

Indagati a Catanzaro per l’inchiesta madre sono invece – tra gli altri – Eugenio Luigi Conforti e Sabatino Savaglio (quest’ultimo uomo ombra e penombra di Saladino). Se questi ultimi due facciano parte dell’Opus Dei solo Iddio lo sa, visto che l’appartenenza alla congregazione è quasi sempre tenuta “riservata” (cioè segreta, esattamente come la massoneria).

Per certo i mortali sanno invece che i due siedono ancora nel consiglio direttivo della Compagnia delle Opere della Calabria (consultare il sito per credere).

Ma De Magistris si era già imbattuto in due faccendieri – Liso e Scelsi – che, come si può leggere a pagina 253 dell’inchiesta Why Not “erano molto vicini all’Udc, ai vertici militari e all’Opus Dei”. E ancora troviamo una descrizione poco lusinghiera del volto affaristico, quando a pagina 255/256 l’ex Pm raccoglie alcune testimonianze secondo le quali alcuni appalti sanitari a Vibo potevano essere ottenuti attraverso l’intermedizazione di personaggi legati all’Opus Dei, così come era possibile concludere, nello stesso modo, vantaggiose compravendite immobiliari.

Oltre a De Magistris, si possono contare sulle dita di una mano quelli che in Calabria hanno acceso i riflettori sull’Opus Dei.

Tra questi il segretario nazionale del Pri – partito che vanta con orgoglio tradizioni massoniche – Francesco Nucara, deputato di Reggio Calabria. Intervistato da Calabria Ora il 14 agosto 2006 dichiarerà con una frase a effetto ma non casuale che “l’Opus Dei in Calabria è molto più radicata della massoneria”. Nucara – detto per inciso – è quello che a fine 2005 a Bologna, da sottosegretario all’Ambiente nel Governo Berlusconi, intervenne con un messaggio al Bicentenario del Grande Oriente d’Italia, concludendo il suo testo inviato ai relatori del convegno “La Massoneria italiana dalla Repubblica ai giorni nostri”, con un “caro fraterno saluto a tutti voi”. Chiaro?

Nucara è lo stesso Nucara chiamato in causa dai magistrati calabresi Enzo Macrì e Antonio Lombardo allorchè riportarono in sentenza che “su un’ autovettura intestata ad un affiliato della ‘ndrangheta è stato rinvenuto materiale di propaganda elettorale per il candidato del Pri Nucara Francesco, che secondo voci di pubblico dominio raccolte dai Carabinieri, durante la campagna elettorale era stato appoggiato dalle cosche mafiose facenti capo a Serraino Francesco, De Stefano Paolo, i Tegano, i fratelli Libri, Araniti Santo, Frascati Antonio e i fratelli Caridi”.

Voci che Nucara smentì con forza minacciando querele contro ignoti per quel rapporto dei Carabinieri che lo indicava come il candidato di un gruppo di ‘ndrine. Nucara sarebbe inoltre indicato parente, per parte di madre, del boss di ‘ndrangheta Domenico Libri (si veda “Cirillo, Ligato, Lima, tre storie di mafia e politica” a cura di Nicola Tranfaglia, edizioni Laterza).

Mentre De Magistris – suppongo essendone conscio – stava firmando da solo il foglio di via dalla Calabria per i troppi poteri occulti toccati, lambiti o scoperti, il 31 dicembre 2007 la Diocesi di Locri-Gerace - nella quale ricade anche il Santuario di Polsi sacro ai calabresi devoti e ai boss di ‘ndrangheta, devoti più dei santini (da bruciare) che dei santi in vita o morti – ha ospitato l’ultimo giorno pastorale di Monsignor Giancarlo Maria Bregantini. Da un giorno all’altro la Chiesa decise di “promuoverlo” e spedirlo a Campobasso. Che promozione eh! E’ come se Giorgio Napolitano, da Presidente della Repubblica, fosse spedito a fare il presidente del consiglio comunale di Isernia.

«In questi anni – dichiarerà al Corriere della Sera il 7 novembre 2007 Mario Schirripa, fedele collaboratore di Bregantini - abbiamo combattuto la ‘ ndrangheta e la massoneria. Abbiamo dato battaglia anche contro chi non si espone. Credo che ora tutte queste persone si siano presi la rivincita».

”La ‘ndrangheta e le cosche sono strumento di peccato. Come pure la massoneria deviata, spesso collusa con la mafia, in un intreccio di interesse losco e pericoloso, perchè favorisce non il bene comune, ma sempre e in modo prevalente il bene privatistico. Questo è il vero peccato della massoneria, oggi, in terra di Calabria” aveva tuonato nella giornata dell’Avvento del 2005 Monsignor Bregantini ma nel giugno 2006 durante i corsi della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico “Don Giorgio Pratesi” della Diocesi di Locri-Gerace sugli “Intrecci tra ‘ndrangheta e massonerie coperte” rincarerà la dose tanto da ricevere la durissima reazione di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia che non escluse di adire le vie legali. Ben sapendo, tutti, che fior di pentiti hanno fatto riempire ai magistrati centinaia di pagine di verbale nelle quali sottoscrivevavo – pagina per pagina – lo stretto e quasi inscindibile legame che in Calabria esiste tra ‘ndrangheta e massoneria coperta.

Monsignor Bregantini, dunque, ne aveva le scatole piene della massoneria deviata e non faceva nulla per nasconderlo. Come De Magistris, che oltretutto aveva cominciato anche a penetrare nell’impenetrabile Opus Dei.

Ma…un momento… Questo film lo abbiamo già visto. E già! Correva il 1992 e l’allora Procuratore della Repubblica di Palmi, Agostino Cordova, mirò agli stessi obiettivi “sensibili”. Fu rimosso e spedito a Napoli (guarda tu, proprio come De Magistris) e da lì si son perse le tracce.

E – ironia della sorte – un altro De Magistris Luigi si è scottato con l’Opus Dei. Arcivescovo, penitenziere maggiore della Santa Sede dal 2001 al 2003, consulente della congregazione per le cause dei Santi. Fu rimosso perché l’Opus Dei non gli perdonò mai di essersi pronunciato, unico curiale di spicco, come ricordò il giornalista dell’Espresso Sandro Magister nel numero in edicola il 24 ottobre 2003, contro la beatificazione del fondatore Josè Maria Escrivà de Balaguer. E dovette anche dire addio alla berretta cardinalizia che gli sarebbe toccata per tradizione.

Vuoi vedere che l’unico a capire tutto è stato Giuliano Di Bernardo, ex maestro del Grande Oriente d’Italia? Sono andato a ripescare un articolo del 17 luglio 2003 sull’”Opinione”, un quotidiano semi-sconosciuto particolarmente sensibile, a giudicare dall’attenzione che gli dedica, al richiamo della massoneria. Ecco il titolo: “Una super lobby per massoneria e Opus Dei – Giuliano di Bernardo mette insieme il diavolo e l’acqua santa e fonda l’Accademia degli Illuminati”. Laici e cattolici, tutti insieme appassionatamente.

La Calabria dei poteri forti, occulti e contorti - che combatte Bregantini e De Magistris e li abbandona al proprio destino – evidentemente l’”Opinione” non la legge.

La Calabria in cui la “massoneria deviata” batte e combatte o si allinea e si allea (a seconda della convenienza) con la “massoneria bianca deviata”, l’Accademia degli Illuminati (scusate ma il nome a me fa sorridere, avrei preferito chessò… lo Zecchino D’Oro, se il nome non fosse già coperto da copyright) non la illumina proprio.

Tantomeno, credo, illumina la democrazia e il futuro di una terra dal destino ormai segnato (così come quelli di De Magistris e Bregantini), che il solo Architetto Illuminato che io riconosco - Signore Nostro Gesù Cristo - potrebbe salvare. Ammesso che gli avanzi un miracolo.

robertogalullo.blog.ilsole24ore.com
Keope
Keope

Numero di messaggi : 2053
Data d'iscrizione : 26.01.09

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Esempio di massoneria deviata.........Energiopoli........

Messaggio  Keope Lun 13 Lug - 18:15

Dal Quotidiano della Calabria

I carabinieri di Crotone in collaborazione con la Guardia di Finanza stanno notificando sedici avvisi di garanzia tra Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria e Roma nell’ambito di un’indagine sui finanziamenti pubblici che sono stati erogati per la realizzazione di una centrale per la produzione di energia elettrica a turbogas nel comune di Scandale. L'inchiesta è condotta dal sostituto procuratore della Repubblica Pierpaolo Bruni. Tra i destinatari degli avvisi di garanzia figurano l’ex ministro all’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, il parlamentare Pino Galati, l’ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravalloti, l’ex assessore regionale all’Ambiente Diego Tommasi, funzionari dello stesso ente e vari imprenditori. Tra gli indagati anche un magistrato. Le accuse ipotizzate a vario titolo sono associazione per delinquere finalizzata alla concussione, falso, riciclaggio di denaro e abuso d’ufficio.

IL DETTAGLIO
L'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravallotti, e il giudice del Tar Calabria Giovanni Iannini sono indagati per violazione della legge Anselmi sulle logge massoniche. I due, secondo l’accusa, avrebbero «partecipato a Loggia massonica la cui finalità occulta è quella di porre in essere condotte dirette ad interferire sull'esercizio delle pubbliche amministrazioni anche giudiziarie». Interferenza che sarebbe stata posta in essere, in particolare dal giudice Iannini, indagato per abuso d’ufficio dal momento che in due udienze del Tar Calabria del gennaio 2006 e del maggio 2007 «assumendo la Presidenza del Collegio e deliberando la sentenza» veniva «dichiarata inammissibile l’impugnazione degli atti relativi all’autorizzazione della centrale di Scandale rilasciata in favore della Eurosviluppo Elettrica». Veniva rigettato, inoltre, «il ricorso presentato da Crotone Power contro il decreto di autorizzazione alla realizzazione della centrale di Eurosviluppo Elettrica e dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Calabria Energia contro Edison per la centrale di Pianopoli».
Così facendo Iannini avrebbe «arrecato un danno ingiusto alle società Crotone Power Development e Calabria Energia al fine di procurare un ingiusto vantaggio alle società Rizziconi Energia e Eurosviluppo Elettrica, quest’ultima in maniera particolare d’interesse, tra gli altri, – si legge negli atti - proprio del presidente Giuseppe Chiaravalloti».

Chi bellizza............ Sad Sad Sad
Keope
Keope

Numero di messaggi : 2053
Data d'iscrizione : 26.01.09

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  Admin Ven 25 Feb - 23:42







Incredibile ma evidentemente vero ! Cercasi stato italiano disperatamente ! crazyrun

_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"

- Giacomo Leopardi -
Admin
Admin
Admin

Numero di messaggi : 32113
Data d'iscrizione : 08.09.08
Località : Scriptorium Conventus Mons Selion

https://sellia.forumotion.net

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  Tonino Sab 26 Feb - 0:00

puo darsi che lo stato e azionista della mafia , a quanto pare vi e un bel minestrone
Tonino
Tonino

Numero di messaggi : 9586
Data d'iscrizione : 26.04.09

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  Admin Sab 26 Feb - 0:12

Infatti, altrimenti non si spiega perche' da quelle parti non c'e' l'esercito. goodboy

_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"

- Giacomo Leopardi -
Admin
Admin
Admin

Numero di messaggi : 32113
Data d'iscrizione : 08.09.08
Località : Scriptorium Conventus Mons Selion

https://sellia.forumotion.net

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  Tonino Sab 26 Feb - 0:38

come in questo caso un eccellente pm Bruni da crotone e stato trasferito a catanzaro
forse perche'stava infliggendo un duro colpo , ai non so piu' come chiamarli
vediamo se il fascicolo o faldone rimane nelle sue mani
,
Crotone, in manette 28 persone
preparavano un attentato al pm BruniGli aresti di oggi della polizia rappresentano il prosieguo dell'operazione Hydra. Gli arrestati stavano preparando un attentato al pm Bruni
11/02/2011 Operazione della polizia di Crotone, questa mattina, nei confronti della consorteria mafiosa dei Vrenna – Ciampà- Bonaventura, egemone sul territorio Crotonese. Le accuse nei confronti dei destinatari dei 28 provvedimenti cautelari è di associazione di tipo mafioso, detenzione di armi, estorsione, atti intimidatori e danneggiamenti nei confronti di imprenditori e familiari di collaboratori di giustizia, nonchè traffico di stupefacenti.
I provvedimenti cautelari vengono eseguiti gli uomini del Servizio Centrale Operativo (SCO), delle Squadre Mobili di Crotone, Cosenza e Cuneo con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Calabria e del Reparto Volo di Reggio Calabria. L’operazione odierna ha consentito di disarticolare il potente cartello criminale dominante nella città di Crotone, con l’arresto delle nuove leve della cosca che gestivano tutte le attività illecite poste in essere nella città, stante l’attuale detenzione dei capi società.
Dalle indagini è emerso che le famiglie storiche di Crotone dei Vrenna- Ciampà-Bonaventura, dopo i numerosi arresti subiti con le operazioni «Eracles» e «Perseus», hanno deciso di costituire un nuovo cartello criminale, formato dagli uomini più fidati e fedeli, investendo Antonio Gaetano Vrenna della direzione della nuova associazione malavitosa. E'stato anche dimostrato come l'associazione a delinquere abbia basato la fonte dei propri guadagni illeciti prevalentemente sul traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, come cocaina, reperiti attraverso canali preferenziali nella provincia di Reggio Calabria.

L'ATTENTATO AL PM PIERPAOLO BRUNI
Tra gli arrestati anche alcune persone che stavano progettando un attentato ai danni del pm della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni (nella foto). Il progetto di attentato è emerso nel corso dell’inchiesta, denominata Hydra, che già il 21 gennaio scorso portò a 12 fermi. Dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Crotone è emerso che affiliati alla cosca Vrenna-Ciampà-Bonaventura hanno pedinato in più occasioni il magistrato nonostante fosse protetto dalla scorta.
Agli atti dell’inchiesta c'è anche una frase, emersa dalle intercettazioni, detta da uno degli arrestati poco prima del Natale dello scorso anno: «Adesso facciamo un bel regalo a Pino». Pino è Giuseppe Vrenna, boss della cosca, che proprio in quel periodo ha iniziato a collaborare con la giustizia facendo le prime rivelazioni al pm Bruni. Secondo gli investigatori il «regalo» sarebbe consistito nell’attentato al magistrato. E l'inchiesta di oggi, potrebbe essere solo il primo passo verso una più ampia operazione. A Crotone, infatti, c'è attesa per gli sviluppi che emergeranno dalle dichiarazioni del boss Pino Vrenna, uno dei capi storici della cosca, che dalla fine dello scorso anno ha iniziato a collaborare con gli inquirenti. Le sue dichiarazioni non sono confluite nell’operazione di oggi, ma potrebbero provocare un vero e proprio terremoto. Vrenna, infatti, è a conoscenza di tutti i traffici illeciti dell’organizzazione, ma anche dei rapporti con gli ambienti della politica e dell’imprenditoria instaurati negli anni dalla principale cosca di Crotone. I suoi familiari hanno deciso di rinunciare al programma di protezione dissociandosi anche dalle posizioni del pentito. Ed il figlio di Pino Vrenna, Antonio Gaetano, secondo quanto emerso dall’inchiesta, sarebbe stato a capo di un nuovo cartello criminale costituito dalla cosca con gli uomini più fidati e fedeli dopo i numerosi arresti subiti con le operazioni Eracles e Perseus. Il gruppo sgominato oggi, basava la fonte dei propri guadagni illeciti su un traffico di ingenti quantitativi di cocaina fatta arrivare dalla provincia di Reggio Calabria. Durante l’operazione sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari nel corso delle quali è stato trovato materiale ritenuto utile al prosieguo delle indagini.

GLI ARRESTATI
Sono complessivamente 28 (sulle 30 chieste dal pm Pierpaolo Bruni) le ordinanze di custodia cautelare emesse da gip di Catanzaro Maria Rosaria Di Girolamo nell’ambito dell’operazione «Hydra» condotta dallo Sco e dalla squadra mobile di Crotone contro la cosca crotonese Vrenna - Corigliano – Bonaventura. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga, danneggiamenti, attentati intimidatori ai danni di tre collaboratori di giustizia. Alcuni erano già detenuti dal 21 gennaio scorso quando furono sottoposte a fermo. Le 24 persone portate in carcere sono: Antonio Gaetano Vrenna, di 31 anni, di Crotone, figlio del boss Pino Vrenna diventato di recente collaboratore di giustizia; Damiano Bevilacqua (36), di Crotone; Domenico Bevilacqua (43), di Crotone; Mario Bruni (27), di Torre Melissa; Domenico Ciampà (40), di Crotone; Francesco Ciampà (65), di Crotone; Franco Ciampà (61), di Crotone; Gaetano Ciampà (36), di Crotone; Salvatore Ciampà (40), di Crotone; Salvatore Ciampà (31), di Crotone; Claudio Covelli (29), di Crotone; Pasquale Crugliano (28), di Crotone; Agostino Frisenda (49), di Crotone; Carmelo Iembo (33), di Crotone; Antonio Manetta (26), di Crotone; Giuliano Napoli (23), di Cinquefrondi (Reggio Calabria); Angelo Palermo (60), di Lago (Cosenza); Francesco Passalacqua (31), di Crotone; Giuseppe Passalacqua (25), di Crotone; Leonardo Passalacqua (37), di Crotone; Carla Perri (52), di Cosenza; Francesco Pugliese (33), di Crotone; Mario Stirparo (32), di Crotone; Giuseppe Tricoli (31), di Crotone.
Ai domiciliari sono stati postiLuigi Spagnolo (27), e Armando Taschera (58), entrambi di Crotone. Sono stati, invece, sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, Giuseppe Mesuraca (28), di Crotone, e Youness Zari (26), di Casablanca.
















Calabria utilità
Turismo Lavoro Eventi e appuntamenti Locali di svago Numeri utili Trasporti Farmacie della Calabria

Tonino
Tonino

Numero di messaggi : 9586
Data d'iscrizione : 26.04.09

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  roddy Dom 27 Feb - 19:14

PREGHIERA SULL’ABISSO

MARINA CORRADI

« M io Dio, l’hanno trovata». Cinque mi­nuti dopo il primo flash d’agenzia la notizia già corre sulle radio private e sul web; chi ascolta telefona alla madre, o all’amica più ca­ra: quella bambina, l’hanno trovata. L’hanno trovata, dopo averla tanto cercata, a pochi chi­lometri da casa; in un campo d’erba incolta, in una di quelle terre di nessuno che sono le cam­pagne là dove le insidiano i primi capannoni industriali. Nemmeno sepolta, ma buttata tra le erbacce come una cosa, Yara con i suoi gen­tili tredici anni; e cresce e geme nel pensarci il sentimento di strazio e di offesa. L’hanno gettata in un campo, come un niente.

SIGNOR KEOPE ----

non ho letto i lresto --mi sono bastati questi righi--scusate adm e company--se qualche voltas ho esagerato e se sbaglio mettendo qui le mie righe---
peró l'italia é davero un paese da distrugere--non nelsenso di bombardarlo dal cielo--ma un paese da rifare e si deve cominciare dalle basi --
prima di tutto--i lvivere civile-- non si deve penbsare che basta chiudere gli occhi e tutto va bene--

faccio una domanda a tutti voi--se voi saresrte i genuitori delle piccola Yara cosa faresrte a chi ha massacarato quella bimba?--e non fatre gli ipocriti come i lresto dei politicianti--porconi--primo vero male dell'italia--sono loro i primi orchi e da loro che si deve comincaire--
ve lo dico io cosa farei--una volta preso l'assassino--e non sarà un pazzo no-npo-no --i pazzi siamno noi che pensiamo di essere un paese civile solo perché dobiamo fare i bonaccioni--con chi ammzaa i bambini-con chi ammazza i vecchi per rubar quatrto euro--con chi tien sotomesso un paese con la paura---dico qyuelli di cosa nostra--dranghita--sacra coirona unita--e con chi ruba milioni di euro al mese producendo solo vagabondaggio--ma questa un'altra storia---

oggi sono molto triste--una ragazza do 13 anni non deve morire cosí-- mai mnai mai -- una vita davanti--morendo lei moriamo noi tutti--non ce speranza per un paese del genere--basta--

ora lo saperte tutti che io credo nella pena di morte--si si si cento millre volte si--chi ammazza i bambini--i maffiosi--quelli chje semimnano la morte solo per divertimento noin ha diritto a vivere--neanche nelle progioni--occhio per occhio--denre per dente-- non lo dico io--mi pare che qualcuno lo disse molto temnpoi fa-- questi assassini non devono pensare che uccidendo la possono fare franca--sconti di pena--indulti--e fesserie varie--poi escono e si godono la vita -- mentre una bambina è stata uccisa a 13 anni e poi buttata in un campo--MA SIAMO PAZZI?

noi siamo i pazzi--non loro--se questo povero paese non prende provveduimenti con la pemna di morte per GHIGLIOTTINA-- non per iniezione--non per altr morti che sembra che vai a dormire----NOOOOOOOO-- per aver la testa mozzata da una lama che luccica nel sole di una piazza-----
davanti a ttutti quelli che vogliono vedere come si tratta coi assasini--

il terrore non si combatte con buo9nismo--paciocconismo--lassismo--tira a campismo--
paESE DI RAMMOLLITI--si va tutti dietro come pecore -- domani ci saranno i funerali e poi si aspetta la prossima -- BASTA --

SCUSATE lo sfogo--ma oggi mi vergogno---NON SOLO OGGI ma oggi dipiu-- a vivere in un paese che lascia vivere questi eseri indegni---
non sono italiano--no no---voglio essere l'ultimo uomo della terra piu infelice e povera del mondo--MA NON CHIAMATEMI ITALIANO--

- VIVA LA GHIGLIO--
la cura di tutti i mali
roddy
roddy

Numero di messaggi : 681
Data d'iscrizione : 04.01.09

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  Keope Dom 27 Feb - 19:27

Ciao Roddy tutti ci auguriamo che venga fatta giustizia per la piccola Yara e per tutte quelle persone che vengono uccise brutalmente. Non so se la pena di morte possa essere un deterrente, io personalmente sono contrario, mi auguro ovviamente che questa persona/e venga trovata al più presto.
Non è giusto morire così.
Keope
Keope

Numero di messaggi : 2053
Data d'iscrizione : 26.01.09

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  roddy Dom 27 Feb - 19:36

ciao keope-- non stiamo a sentire quello che ci dicono i polliticanti sulla pena di morte che non fa differrenza--sai cosa ti dico? LA FA LA FA--
credetemi quando dico che un asassino diventa un agnellino quando vede la lama che sta per mozzar le testa-- lui piange e grida NO NO ma troppo tardi--
quando la piazza piena di gente vede la testa che rotola nella cesta--E CREDIMI che nella piazza ci sono pure i maffiosi e assasini-- ci penseranno cento mille volte prima di comettere mallefatte--

nel fratempo SARA e Yara non ci sono più e noi ci facciamo le .... ghe mentali--poverino-poverino non dobiamo uccidere chi uccide--PERCHE NO?
dove sta scritto? chi uccide deve essere ucciso-- PER GHIGLIO E NON CON UN AGO nelle vene--
\
roddy
roddy

Numero di messaggi : 681
Data d'iscrizione : 04.01.09

Torna in alto Andare in basso

Italia da distruggere ? Empty Re: Italia da distruggere ?

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.