Come eravamo
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Re: Come eravamo
..tempi del grande personaggio Callipo che ai molti sono rimasti come una "dolce ninnananna". Tempi quelli del personaggio Callipo in cui ognuno di noi, e nel suo piccolo, trasformava il proprio "segno", la propria situazione e circostanza in senso, in una sorte di motivazione, per rendere, con l'aggregazione non "cellularata", i propri ostacoli della vita "più bassi".
OCCAM- Numero di messaggi : 1303
Data d'iscrizione : 09.09.08
Età : 65
Località : Yuma, AR, USA
Re: Come eravamo
Brava Maria, questo è quello che vogliamo leggere non altre diatribe che purtroppo fanno parte della nostra quotidianità. arrecordata ancora e scriva scriva ca u scrivira è saluta.ciao
Ospite- Ospite
Re: Come eravamo
maria.ciocci ha scritto:la reclame,della bonanima di CALLIPO,che mi e' rimasta impressa nella mente diceva:ARA VUCCERIA DUVE ROSARO,E' ARRIVATA A TRIPPA:E' JANCA COMU A NIVA,E SI CUCINA CURU SULA!!!
Questa non la sapevo e denota come a Sellia persino "u bannista" era un poeta!
la seconda:SUTTA L'ARCU E COPPULETTA E' ARRIVATU U SCARPARU:A PORTATU,SCARPI,STIVALI,ZOCCULI,ZOCCULUNI E ZOCCOLETTI!!!!
Questa se non la si udiva dall'inizio poteva prestarsi ad altre interpretazioni...
la terza e non meno importante:A CHINA HA DE MANNARA PACCHI:JORNU(es.15)VENA U CAMMIU DA MARINA,E CARRICA.SI FERMA:A RHO,A LEGNANU,A MILANU,A MERCALLU,E A VARESE.
qualche volta,faceva anche annunci x conto del comune,tipo quando c'era qualche problema con l'acqua che veniva chiusa x non potabilita'.
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" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"
- Giacomo Leopardi -
Re: Come eravamo
OCCAM ha scritto:..tempi del grande personaggio Callipo che ai molti sono rimasti come una "dolce ninnananna". Tempi quelli del personaggio Callipo in cui ognuno di noi, e nel suo piccolo, trasformava il proprio "segno", la propria situazione e circostanza in senso, in una sorte di motivazione, per rendere, con l'aggregazione non "cellularata", i propri ostacoli della vita "più bassi".
Tutto passa. Rimangono le voci nella memoria, come quella del banditore, del venditore ambulante (senza megafono) che a volte capivi a volte no, delle vicine che a prima mattina parlavano dal balcone ed ancora dai suoni e dagli odori che scandivano le giornate fin dall'alba: La memoria (condivisa) degli zoccoli degli asini che battevano sull'asfalto della strada quando fuori era ancora buio, lo scampanellio di un sonaglio al collo della capretta, e quando i suoni lasciavano il posto agli odori? L'aroma del caffe' appena fatto, quello del gelsomino sul davanzale, quello dell'erba e dei fiori a primavera, il profumo del pane ancora caldo e quello che proveniva dalla cucina all'ora di pranzo. La voce dell'amico sulla porta che ti veniva a cercare quando nei pomeriggi d'estate le cicale erano le sole a far rumore...
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Re: Come eravamo
...vero caro Adm, tutto passa...resta la memoria che di nome e di fatto, nel tuo rimembrare, è struggente e timeless!
OCCAM- Numero di messaggi : 1303
Data d'iscrizione : 09.09.08
Età : 65
Località : Yuma, AR, USA
Re: Come eravamo
Basta guagliù ca mi faciti recordara quannu e su periodu mavia d'azara ccuru scuru ma jamu e ntorchjnamu u fenu.
cuvalo54- Numero di messaggi : 8037
Data d'iscrizione : 27.02.09
Re: Come eravamo
Eju u fenu 'un l'aju ntorchjinatu mmai , n'aju sulu sentutu u profumu, ara vigna un ce volia jira ca mi spagnava di serpi!!! upup.jpg.gif
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Re: Come eravamo
Admin,non vorrei darti del "bugiardo",ma sicuramente ti sei dimenticato, ricordo che andavi sempre ma "ncacchi lucertuli e zirifotuli".......,e armavi sempra "lazzi e catrei"ma pigghi "ocelluzzi",non eri certamente un "animalista".... muttley.gif
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Come eravamo
007, sta dunannu troppu informazioni top-secret, va a finira ca Selliotu gia' m'ha individuatu. Statti cchju' vizzarru...
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Re: Come eravamo
Comu si vida ca sidi nu paraculu, tu fai comu i previti, faciti chillu chi dicu eu, ma un faciti chillu chi fazzu eju.
Comunque, ti sei battuto x l'anonimato, mi sta bene, tantu un mi cambia ra vita. Tu hai capisciutu china signu eu, benissimu, tu ppemjia sidi un eccellente amico dialogatore. Meglio di così che si vuole, cosa cambia se mi dicessi la tua genealogia come tu ironicamente in un altro post hai detto? Chi se ne frega. tiremm innanzi disse Sciesa ad i suoi avversari. e noi non lo siamo sicuramente.
Comunque, ti sei battuto x l'anonimato, mi sta bene, tantu un mi cambia ra vita. Tu hai capisciutu china signu eu, benissimu, tu ppemjia sidi un eccellente amico dialogatore. Meglio di così che si vuole, cosa cambia se mi dicessi la tua genealogia come tu ironicamente in un altro post hai detto? Chi se ne frega. tiremm innanzi disse Sciesa ad i suoi avversari. e noi non lo siamo sicuramente.
Ospite- Ospite
Re: Come eravamo
Sellioutuluntanu...se 007 e Adm si dilettano a sfotterti...è perchè ti "vogliono" bene (e tu lo sai). Lo scopo qui, di questo forum, non è stato e non è quello di sapere chi è chi, chi è il "contenitore", ma è molto più interessante e "nutriente" ciò che vi è in quello contenuto. Dopotutto, nello sport, per es. (mi si dice tu essere un ex arbitro di calcio) l'ideale non è una meta che si raggiunge, ma una meta da raggiungere. Ah, dimenticavo, questo vale (secondo il mio modesto parere) anche e soprattutto nella vita. E parafrasandoti simpaticamente ti dico: Capito tu mi hai?
MEDUSA- Numero di messaggi : 339
Data d'iscrizione : 15.02.09
Re: Come eravamo
Perfettamente in linea, in sintonia, non in fuori giogo. ( 20 anni arbitro di f g c, massimo traguardo ex promozione- Il clu partita arbitrata : nazionale cantanti, con Reitano che si fece male all'occhio 1981 Morandi, Foglia, Giacobbe, Mogol, Cecchetto, Mengoli ecc.ecc.) Il passato non torna mai. menu mala che qualche amico esiste ancora, vistu i tempi!!! Paraculi, però sunu amici, altrimenti a serveno?
Ospite- Ospite
Re: Come eravamo
Ma a voliti finira? Sehhhhh! Ma vui vu ricordati " U capillaru"? Selliotu, Turuzzellu, Commy e 'ncun'atru vurpuna sicuramenta si'. Avia na cascettella 'mpennuta aru collu chjna e spoletti, pettinissi, achi, ed atri "tomatici" (chissa e' na chicca), a vecchjarella si stipava ri capilli chi li restavanu ara pettinissa quannu si pettinava e poi i recogghjia intra na busticella e aspettava u jornu chi venia ru capillaru. Tanti voti, si ri capilli erano assai, a nanna mi facia dara na "pipitella" du capillaru (na trummicella ppe ri giuvanotti)
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Re: Come eravamo
Caro Admin,ricordo certamente "U CAPILLARU PASSA",le vecchiette tiravano fuori dai loro segreti "nascondigli",degli involucri piene di capelli,...e si faceva il baratto con qualche "pettinissa",spoletta aghi ecc...e magari puru "ncuna pipitella ppe ncunu cotrarellu ccuru bocculu biondu"... haha.gif
Ti dovresti ricordare un venditore ambulante che faceva cosi:
Calze per uomo e per donna,asciugamani, rocchelle e fazzoletti,sapone "scala e doppia scala".... muttley.gif
Ti dovresti ricordare un venditore ambulante che faceva cosi:
Calze per uomo e per donna,asciugamani, rocchelle e fazzoletti,sapone "scala e doppia scala".... muttley.gif
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Come eravamo
Certo che me lo ricordo! Sapessi quante volte mi ha svegliato quando la mattina mi piaceva "nzonnicchjara" !!!
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Re: Come eravamo
Io ero svegliato dal rumore degli zoccoli dei ciucci e muli che passavano a carovana,lasciamo stare i muli ...perche'...perche'...., ma tutti "chilli ciucci"
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
COME ERAVAMO
ma vi siete dimenticati:OLIO MALAMENTE,CAMBIO A SAPO'?si metteva da parte l'olio fritto,o quello che restava da VUTTA,che era torbido,e cera un tizio,che in base alla quantita' di olio,dava in cambio pezzi di sapone da bucato,oppure
se la quantita' era tanta,si prendevano i primi oggetti di plastica(tipo imbuti,bacinelle etc.)
ma l'ambulante che io ricordo con tanto affetto era IL LATTAIO DI CRICHI(U BIONDU),che portava il latte fresco nei
contenitori di alluminio,e la mamma andava con la bottiglia di vetro a rifornirsi!!!!!!!!!!
e senza dimenticare NICOLA D'OLGHINA,che ci portava il pane fresco,sotto casa con un pulmino verde(se ricordo bene).che profumo quel pane!!!
se la quantita' era tanta,si prendevano i primi oggetti di plastica(tipo imbuti,bacinelle etc.)
ma l'ambulante che io ricordo con tanto affetto era IL LATTAIO DI CRICHI(U BIONDU),che portava il latte fresco nei
contenitori di alluminio,e la mamma andava con la bottiglia di vetro a rifornirsi!!!!!!!!!!
e senza dimenticare NICOLA D'OLGHINA,che ci portava il pane fresco,sotto casa con un pulmino verde(se ricordo bene).che profumo quel pane!!!
maria.ciocci- Numero di messaggi : 68
Data d'iscrizione : 08.01.09
Re: Come eravamo
Mari, chianu.. chianu.. ccù sì ricordi... sinnò cumuncia ma scinna ccuna lacrima.
zorro- Numero di messaggi : 714
Data d'iscrizione : 01.05.09
Re: Come eravamo
Cussì vojiu ma lejiu a zorru, cussì sadi scrivira zorru, no chillu chi ajiu leiutu a natru post, e signu sicuru cudera illu chi scrivia, ciao zorru tira fora sta spada e ferisci tutti i talebani!!!!!
Ospite- Ospite
Re: Come eravamo
Maria, olio e latte, brava nel raccontare gli aneddoti a loro legati, per non dire del famoso Panificio Fortino e dal bonario viso del compianto Nicola col suo: "Pane, panini, filoni..."
Per quanto riguarda il baratto dell'olio, si va piu' indietro nel tempo, non per esperienza personale ma per sentito dire. I sellioti barattavano l'olio con altri paesi piu' a nord, tipo Taverna, si arrivava persino in Sila, dove scarseggiano gli ulivi, i "tavernisi" non si facevano molti problemi sulla qualita' e quindi a volte succedeva che l'olio non era proprio dei migliori, lo scambio era il piu' delle volte tra l'olio selliese, fichi, fichidindia, frutta in generale con patate, castagne, verdure tipicamente cresciute in luoghi piu' umidi e freschi. Da tenere in conto che le distanze erano lunghe e si camminava a piedi, fortunato era chi poteva servirsi di un asino.
Per quanto riguarda il latte, mi hanno raccontato che molti anni fa veniva un pastore che raccoglieva il suo gregge dove c'era prima "A Mandra", dove c'e' ora il campo di calcetto alle palazzine e la gente andava li' a comprarlo fresco insiemme alle ricotte dentro le "fiscelle". (contenitori di vimini)
Per quanto riguarda il baratto dell'olio, si va piu' indietro nel tempo, non per esperienza personale ma per sentito dire. I sellioti barattavano l'olio con altri paesi piu' a nord, tipo Taverna, si arrivava persino in Sila, dove scarseggiano gli ulivi, i "tavernisi" non si facevano molti problemi sulla qualita' e quindi a volte succedeva che l'olio non era proprio dei migliori, lo scambio era il piu' delle volte tra l'olio selliese, fichi, fichidindia, frutta in generale con patate, castagne, verdure tipicamente cresciute in luoghi piu' umidi e freschi. Da tenere in conto che le distanze erano lunghe e si camminava a piedi, fortunato era chi poteva servirsi di un asino.
Per quanto riguarda il latte, mi hanno raccontato che molti anni fa veniva un pastore che raccoglieva il suo gregge dove c'era prima "A Mandra", dove c'e' ora il campo di calcetto alle palazzine e la gente andava li' a comprarlo fresco insiemme alle ricotte dentro le "fiscelle". (contenitori di vimini)
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- Giacomo Leopardi -
Re: Come eravamo
..maria.ciocci ha scritto:...
e senza dimenticare NICOLA D'ORGHINA,che ci portava il pane fresco,sotto casa con un pulmino verde(se ricordo bene).che profumo quel pane!!!
e sul pulmino c'era scritto:"Panificio Fortino chi lo consuma lo consiglia
cuvalo54- Numero di messaggi : 8037
Data d'iscrizione : 27.02.09
Re: Come eravamo
Scrivendo di baratti di prodotti della terra tra paesi vicini mi viene in mente che Sellia era famosa per le sue ciliege. Infatti molti compratori interessati al prodotto venivano da Catanzaro con i loro motocarri e si piazzavano nei punti strategici per piu' facilmente "addobbarsi" col contadino sul prezzo. Uno di questi posti era alla biforcazione del "Viveri" che va verso Unrra Casa e le famose vigne dove crescevano le squisite ciliege.
C'era un'agguerrita concorrenza fra i compratori ed a volte si arrivava a litigi per questioni di prezzo concordato o promesse non mantenute, il prodotto era di massima qualita' e quindi tutti volevano accaparrarselo. Le ciliege arrivavano a dorso d'asino dentro i "fiscini", ricoperti dai "filici" per mantenerli freschi e per nasconderli alla vista dei ficcanaso per poi scoprirli davanti ai bramosi "cerasari catanzarisi" che cercavano anche il famoso e profumato origano selliese che veniva raccolto a mazzetti e venduto, spesso assieme alle ciliege.
C'era un'agguerrita concorrenza fra i compratori ed a volte si arrivava a litigi per questioni di prezzo concordato o promesse non mantenute, il prodotto era di massima qualita' e quindi tutti volevano accaparrarselo. Le ciliege arrivavano a dorso d'asino dentro i "fiscini", ricoperti dai "filici" per mantenerli freschi e per nasconderli alla vista dei ficcanaso per poi scoprirli davanti ai bramosi "cerasari catanzarisi" che cercavano anche il famoso e profumato origano selliese che veniva raccolto a mazzetti e venduto, spesso assieme alle ciliege.
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Re: Come eravamo
In Spagnolo una cosa è “barata” quando costa poco…allora, a quei tempi, le cose che venivano scambiati, barattate erano prodotti della terra che andavano per la maggiore…Circa la scelta o strategia del luogo, anch’io, quando avevo una decina di anni, “sperimentai” quella “biforcazione” proprio durante una di quelle “vendite nostrane di cerasi”:caddi rovinosamente dalla bicicletta sbucciandomi entrambe le ginocchia. Due sellioti, un po’ più grandi di me, che avevano, sorpresi, assistito alla scena mi aiutarono a rialzarmi e, in particolare, uno di loro mi disse: “Pisciaticcia ca ti passa!”. Non volevo dire niente di particolare, ma solo aggregarmi con Adm nel suo rimembrare…
OCCAM- Numero di messaggi : 1303
Data d'iscrizione : 09.09.08
Età : 65
Località : Yuma, AR, USA
Re: Come eravamo
A proposito di baratto,i prodotti piu' scambiati fra sellioti e popolazioni cha andavano da Taverna fino in Sila:ficu,ficunniani ecc e riportavano a Sellia ,patate ,capucci e ....surache.....
Per quanto riguarda le ciliegie.ancora a catanzaro c'e' il detto,"cerasi da sellia",effettivamente allora c'era una grande produzione di ciliegie di qualita',i compratori piu' numerosi erano i "catanzarisi",ne ho incontrato uno giorni fa a Catanzaro e ne abbiamo parlato con molto affetto",ma c'erano anche i "cutrisi"ce gli facevano concorrenza e a volte......
Credo di non sbagliare se dico che, la migliore qualita' di ciliegie era di un certo "Russo",le sue ciliegie erano vendute a scatola (fiscina) chiusa.
Ricordo che in quel periodo la strada piu' frequentata era li,vicinu u viveri...
Alcune trattative avvenivano cosi: arrivavano i contadini con asini e "Muli",carichi, con fiscini pieni di cerasi e si fermavano in quel pezzo di strada,i compratori si avvicinavano ai suddetti,spostavano i filici e guardavano i cerasi,dentro i fiscini:allora vi vinniti si "cerasa"u catanzarisa, allura u mmi vinnu respunnia ra selliota e a quantu mi paghi, signo'vi pozzu pagara a 35 liri, cchi dici ma siti pacciu ca e dde stamatina cchi simu mpennuliati subbre si cerasari,si ri voliti mi l'aviti e pagara a 50 liri sinnno' mi portu ara casa.....questa era la trattativa standard per il 99,9%,u "Russo" invecia upup.jpg.gif
Per quanto riguarda le ciliegie.ancora a catanzaro c'e' il detto,"cerasi da sellia",effettivamente allora c'era una grande produzione di ciliegie di qualita',i compratori piu' numerosi erano i "catanzarisi",ne ho incontrato uno giorni fa a Catanzaro e ne abbiamo parlato con molto affetto",ma c'erano anche i "cutrisi"ce gli facevano concorrenza e a volte......
Credo di non sbagliare se dico che, la migliore qualita' di ciliegie era di un certo "Russo",le sue ciliegie erano vendute a scatola (fiscina) chiusa.
Ricordo che in quel periodo la strada piu' frequentata era li,vicinu u viveri...
Alcune trattative avvenivano cosi: arrivavano i contadini con asini e "Muli",carichi, con fiscini pieni di cerasi e si fermavano in quel pezzo di strada,i compratori si avvicinavano ai suddetti,spostavano i filici e guardavano i cerasi,dentro i fiscini:allora vi vinniti si "cerasa"u catanzarisa, allura u mmi vinnu respunnia ra selliota e a quantu mi paghi, signo'vi pozzu pagara a 35 liri, cchi dici ma siti pacciu ca e dde stamatina cchi simu mpennuliati subbre si cerasari,si ri voliti mi l'aviti e pagara a 50 liri sinnno' mi portu ara casa.....questa era la trattativa standard per il 99,9%,u "Russo" invecia upup.jpg.gif
007- Numero di messaggi : 26248
Data d'iscrizione : 29.11.08
Re: Come eravamo
mia nonna mi diceva sempre : dormi cumu u siracu-- a Sellia anni fa mi diceva che si faceva allevamento di bachi da seta--e glii davano da manciare le foglie del gelso-- e poi mi diceva pure che ero un animalu (non animale ma ANIMALU) quello del telaio -- un agegio
roddy- Numero di messaggi : 681
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