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ecco come manipolano la BIBBIA

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Rossano Madia
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Messaggio  Ospite Ven 3 Set - 19:05

I Testimoni di Geova affermano di essere scrupolosi osservatori della Bibbia, perfino letteralmente. Quello che forse (anzi sicuramente) molti di questi fratelli non sanno è che la "bibbia" che leggono, ovvero quella edita dalla Società Torre di Guardia (con sede a Brooklyn, USA), non può essere definita come la Bibbia vera e propria, proprio perchè, ad un semplice studio un pò approfondito, risulta essere in molte parti manipolata in modo davvero raffinato dal Corpo Direttivo (il gruppo dirigente dei TdG). Vi si possono riscontrare, infatti, aggiunte, cambiamenti del vero e originale senso, parole che scompaiono inspiegabilmente in certi versetti e altre che compaiono nonostante non ci sono nel testo originale. In certi casi invece si può vedere come i traduttori TdG non hanno compreso il senso di alcuni versetti biblici, risultando delle traduzioni molto goffe e a volte davvero curiose.

vorrei premettere che il mio intervento è assolutamente oggettivo, cioè indipendente da condizionamenti, in modo che anche i TdG che leggono queste pagine non siano prevenuti in merito; ma evidentemente non possiamo non segnalare queste gravi alterazioni del testo biblico che falsifica la Verità, a danno di quei TdG che in buona fede accettano gli "insegnamenti" del Corpo Direttivo dei TdG.
Gv 14, 9-11

La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, cioè la bibbia dei TdG, riporta la seguente traduzione di Gv. 14, 9-11: << 9 Gesù gli disse: "Sono stato con voi per tanto tempo, e tu, Filippo, non mi hai ancora conosciuto? Chi ha visto me ha visto [anche] il Padre. Come mai dici: 'Mostraci il Padre'? 10 Non credi che io sono unito al Padre e il Padre è unito a me? Le cose che vi dico non le dico da me stesso; ma il Padre che rimane unito a me fa le sue opere. 11 Credetemi che io sono unito al Padre e che il Padre è unito a me; altrimenti credete a motivo delle opere stesse. >> (le sottolineature sono mie).

Come vediamo al versetto 9 c'è l'aggiunta di anche messo tra parentesi quadre. La traduzione cattolica della CEI traduce correttamente senza aggiuta: "Chi ha visto me ha visto il Padre". Infatti questo termine non c'è nel testo originale greco, ma i TdG lo hanno aggiunto per porre una certa distanza tra il Figlio e il Padre. Il vero pensiero di Gesù era quello di far intendere la stessa natura divina tra lui e il Padre, cosicchè egli stesso ci dà l'immagine del Padre. <<Quale creatura, quale angelo, per quanto vicino a Dio, potrebbe dire: "Chi ha visto me ha visto il Padre" ? Quella di Cristo con il Padre è un'unità di natura.>> (Cfr. Sconocchini P., La bibbia dei Testimoni di Geova. Traduzione o manipolazione, Ed. Elle Di Ci, Torino 1994, pag. 69). Il Figlio è Dio come lo è il Padre.

Ma un'altra grave manipolazione riguarda i versetti 10 e 11. Qui per ben 5 volte è stata sostituita la preposizione in (en in greco) con l'espressione unito a. Nel testo greco c'è la preposizione en che non vuol dire affatto unito a , ma in oppure dentro. Per quale motivo i TdG hanno fatto questo cambiamento sul testo originale? E' il solito tentativo di togliere la natura divina di Gesù, che in questi versetti afferma "Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me. Le parole che io vi dico non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere. Credetemi, io sono nel Padre è il Padre è in me" (CEI). I TdG sostituendo in con un affermazione generica del tipo unito a , travisano le parole di Gesù che invece vuole farci capire la sua profonda natura divina.

(cliccate qui e troverete la versione greca e quella inglese tradotta dai TdG e vedrete la differenza)

https://i.servimg.com/u/f28/13/38/47/01/doc_gv10.gif

Come al solito nella Interlinear i TdG traducono correttemente sotto al testo greco, ma poi cambiano tranquillamente nella traduzione di destra. Ecco qui il documento fotografico:

Come vediamo sotto alla preposizione greca en è tradotto correttemente l'inglese in, ma a destra, la traduzione della bibbia geovista sostituisce in union with, che chiaramente vuol dire ben altra cosa.

Ma tutti quei fratelli TdG che vanno camminando per le strade, sono a conoscenza di queste cose? No. Infatti sarebbe assurdo conoscere questi clamorosi travisamenti e manipolazioni della Bibbia e continuare a diffondere queste falsità credendo di fare un servizio a Dio. Se infatti chiedete a queste persone di avere la traduzione Interlineare, alcuni non sanno neppure che esiste, altri dicono di averla ma poi , se chiedete loro di portarla e consultarla insieme, non la portano mai (come è capitato a me personalmente), altri dicono che è riservata solo a persone studiose di Bibbia. In pratica è quasi un libro proibito!

Perchè la Società Torre di Guardia avrebbe questa intenzione? Queste manipolazioni di cui documenteremo riguardano soprattutto la persona di Gesù, e si vede come qui l'intenzione del Corpo Direttivo è quello di togliergli la divinità che viene fuori dal testo della Bibbia, facendolo apparire soltanto come una creatura di Dio e non coeterno al Padre. Per far questo in alcuni punti cancellano qualche preziosa parola del testo originale e in altri punti ve ne aggiungono altre.

Il nostro obbiettivo sarà quello di documentare con prove innegabili queste manipolazioni, anche perchè useremo dei documenti tratti dalle loro stesse pubblicazioni verso le quali nulla possono obiettare i Testimoni di Geova.

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Messaggio  Ospite Ven 3 Set - 19:09

secondo esempio di manipolazione

Gv. 14, 14

Via il pronome "mi": con questa manipolazione della bibba i TdG insegnano a non pregare Gesù!

Nella bibbia dei Testimoni di Geova leggiamo Gv. 14, 14: "Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, la farò" (NM '86). E' Gesù che sta parlando ai suoi discepoli.

Andiamo a vedere come è il versetto originale nel testo greco. Per far questo prendiamo lo stesso testo che prendono loro come testo critico base per la traduzione della bibbia dal greco. Stiamo parlando testo critico redatto dai due protestanti Westcott e Hort nel 1881 che i TdG stessi hanno definito autorevole in Ragioniamo a pag. 399: "Per quanto riguarda le Scritture Greche Cristiane, è stata principalmente usata l'autorevole edizione critica del testo greco preparata nel 1881 da Westcott e Hort, ma con la consultazione di altri testi fondamentali e di numerose antiche versioni in altre lingue".

E ancora leggiamo in Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile a pag. 315: "E' opera dei raffinatori del testo rettificare tali particolari, e questo hanno fatto in grande misura. Per questa ragione, il raffinato testo greco di Westcott e Hort è generalmente accettato come di alta eccellenza. La Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche, essendo basata su questo eccellente testo greco, può così dare ai suoi lettori la fedele "parola di Geova", come questa ci è stata così meravigliosamente preservata nel deposito dei manoscritti greci" (le sottolineature sono mie).

Da premettere che il Corpo Direttivo dei TdG ha pubblicato nel '69 una traduzione parola per parola del Nuovo Testamento dal greco all'inglese, detta comunemente Interlineare utilizzando il testo base di Westcott e Hort e mettendo sotto ogni parola greca la traduzione in inglese. In una colonnina accanto, invece, è riportata la traduzione ufficiale della bibbia geovista, che come sappiamo si chiama Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.


Ecco qui il documento fotografico del passo in questione preso dalla Interlinear pubblicata dai TdG nel '67 :

(cliccate per vedere la manipolazione)
https://i.servimg.com/u/f28/13/38/47/01/doc_gv11.gif

Come si può notare il pronome mi che in inglese è "me" figura correttemente sotto all'equivalente testo originale greco nella colonna di sinistra, mentre manca a destra dove c'è l'equivalente versetto come lo troviamo tuttora nella bibbia geovista.

In realtà il passo tradotto correttamente dal greco originale dice: "Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò" (C.E.I.), ma la dottrina geovista afferma che non bisogna pregare Gesù, e per sostenerlo manipolano addirittura il testo originale. Infatti qui Gesù dà il comando ai suoi discepoli di chiedere direttamente a lui, cioè Gesù afferma che a lui possono essere rivolte le preghiere.

Ecco svelato una delle tante manipolazioni che i TdG operano sulla Bibbia, nonostante nella Torre di Guardia del 1/6/'70 a pag. 340 leggiamo (le sottolineature sono mie):

<<Nuova traduzione interlineare. E nell'anno 1969, alle Assemblee Internazionali "Pace in Terra" dei Testimoni di Geova, fu presentata al pubblico La traduzione interlineare del Regno delle Sacre Scritture Greche (inglese). Questo è un libro rilegato in tela di 1.184 pagine. Il testo greco che viene usato è quello preparato e pubblicato da Westcott e Hort nel 1881. Sotto di esso è stampata la traduzione letterale parola per parola. Nella colonna a destra su ciascuna pagina è presentata la traduzione moderna che si trova nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in edizione riveduta. Comunque, nella traduzione letterale interlineare del greco le parole inglesi non sono prese dal corpo o direttamente dalla Traduzione del Nuovo Mondo e poste sotto l'appropriata parola greca. No! Ma sotto ciascuna parola greca è posto il suo significato basilare, sia che questo concordi letteralmente con la Traduzione del Nuovo Mondo o no. Ciò che noi come studenti biblici dovremmo volere è quello che dice il testo greco originale. Solo avendo questo basilare significato possiamo determinare se la Traduzione del Nuovo Mondo o qualsiasi altra traduzione della Bibbia è giusta o no.>>

Chi legge tragga da sè le conclusioni!


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Messaggio  Ospite Ven 3 Set - 19:13

terzo esempio di manipolazione

At 7,59

Nel passo di At 7,59 vediamo come Stefano mentre veniva lapidato dai giudei pregava il Signore Gesù. La traduzione dei TdG è la seguente: "E tiravano pietre a Stefano mentre faceva appello e diceva: Signore Gesù, ricevi il mio spirito". Nella nota che riportano in basso riguardo al verbo faceva appello, affermano: << "Faceva appello": o, "invocava; pregava". Infatti la traduzione cattolica della CEI è: "E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: Signore Gesù, accogli il mio spirito"

Il verbo del testo originale greco è epikalùmenon che in italiano è mentre pregava, mentre invocava ma non certamente mentre faceva appello; e questo gli stessi TdG lo sanno bene, infatti nella nota a piè di pagina confessano che il verbo significa invocava, pregava. In realtà tutti sappiamo che in italiano fare appello è diverso da invocare, pregare, in quanto quest'ultimo ha un'intensità espressiva sicuramente maggiore di fare appello. Ma l'astuzia dei TdG è quella di fare intendere che fare appello è lo stesso di pregare o invocare.

Andiamo a vedere come traducono i TdG nella Interlinear dei TdG. Ecco qui il documento fotografico:

(cliccate per vedere voi stessi)

https://i.servimg.com/u/f28/13/38/47/01/doc_at10.gif


Si vede bene come sotto a epikalùmenon del testo greco i TdG traducono calling upon che significa mentre pregava, invocava, e la traduzione qui è giusta; ma nella colonnina di destra, che ricordiamo è la bibbia ufficiale dei TdG, c'è il cambiamento in made appeal che vuol dire fare appello. Anche qui c'è una nota in made appeal che vorrebbe erronamente fare intendere che fare appello è lo stesso di invocazione, preghiera.

Anche qui il Corpo Direttivo dei TdG ha abilmente agito per cambiare il vero senso della Scrittura ispirata.


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Messaggio  Ospite Ven 3 Set - 19:17

Quarto esempio di manipolazione

Col 1,16-20

5 aggiunte in 5 versetti

Un altra aggiunta termini che travisano il senso originale della Sacra Scrittura è stata fatta in una parte molto importante del Nuovo Testamento. Ci riferiamo a Col. 1,16-20, dove S. Paolo, nel testo originale, fa una distinzione tra le cose create e Gesù che ha creato tutte le cose. I TdG, dato che secondo loro Gesù è una creatura di Dio, hanno aggiunto di propria iniziativa dei termini che fanno apparire Gesù come una delle tante cose create da Dio, annullando l'importante distinzione fatta da S. Paolo. Ma anche qui, attenti all'inganno!

Vediamo innanzitutto il passo nella bibbia cattolica della CEI che correttemente traduce l'originale greco e poi confrontiamolo con lo stesso passo preso dalla bibbia dei Testimoni di Geova.

Col 1, 16-20: "poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli." (CEI) (le sottolineature sono mie).

Per andare incontro ai nostri fratelli TdG, come testo originale usiamo ancora una volta il testo greco usato anche da loro nella Interlinear. Ecco qui il documento fotografico del passo che si trova in questa pubblicazione dei TdG:

(Cliccate qui per notare la manipolazione)

https://i.servimg.com/u/f28/13/38/47/01/doc_co10.gif

Come possiamo vedere a sinistra, sotto al testo greco originale, i TdG traducono bene l'espressione greca tà pànta con l'inglese the all (things), che in italiano vuol dire tutte le cose. Non c'è la parola altre, in inglese other. Dunque s. Paolo qui vuole dire che tutte le cose sono state create per mezzo di Gesù, e dunque fa una distinzione tra Gesù da una parte e le cose dall'altra. Chi può essere creatore di tutte le cose se non Dio solo? E dunque questo ci vuole dire il testo, cioè testimoniare la divinità del Figlio.

I TdG, per manipolare questo chiarissimo testo su Gesù molto pericoloso per loro, nella colonnina di destra (traduzione ufficiale dei TdG che troviamo nella loro bibbia Traduzione del Nuovo Mondo...) vediamo che aggiungono una preziosissima parola per il Corpo Direttivo, ovvero other, cioè altre. Facendo ciò Gesù diventa anch'esso una cosa creata da Dio!

Un esempio ci aiuterà a capire l'importanza di questa aggiunta. (cfr.: L. Minuti, op. cit., pg.28-29).

Noi che siamo italiani possiamo dire: "Noi e gli austriaci siamo europei" .

Ma se diciamo: "Noi e gli altri austriaci siamo europei", questa semplicissima aggiuta di altri ci ha fatti diventare austriaci!

Se vediamo il testo nella bibbia italiana dei TdG leggiamo infatti (sottolineature mie):

"perchè per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono create nei cieli e sulla terra, le cose visibili e le cose invisibili, siano troni o signorie o governi o autorità. Tutte le [altre] cose sono state create per mezzo di lui e per lui. Ed egli è prima di tutte le [altre] cose e per mezzo di lui tutte le [altre] cose furon fatte esistere, ed egli è il capo del corpo, la congregazione. Egli è il principio, il primogenito dai morti, affinchè divenga colui che è primo in tutte le cose; perchè Dio ritenne bene di far dimorare in lui tutta la pienezza, e per mezzo di lui di riconciliare a sé tutte le [altre] cose facendo la pace mediante il sangue [che egli sparse] sul palo di tortura, siano esse le cose sulla terra o le cose nei cieli".

....così Gesù è diventato una cosa creata!

C'è l'aggiunta del termine altre ben 5 volte in 5 versetti. Comunque qui l'hanno messo tra parentesi quadre facendo capire che si tratta di un'aggiunta. Ma possiamo ancora documentare che i TdG hanno riportato il testo in questione nelle loro pubblicazioni senza mettere le parentesi quadre in altre, facendo diventare questi termini parte integrante del testo, sempre per far capire che anche Gesù è una cosa creata fra le tante. Ma così si tratta sempre di parola di Dio, a questo punto?

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Messaggio  Ospite Ven 3 Set - 19:24

errore clamoroso e scandaloso

Traduttori geovisti competenti?



Sfogliando la bibbia dei Testimoni di Geova Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture del 1967 facciamo una clamorosa scoperta al versetto Lv. 23,21, che riportiamo qui sotto:

"E in questo stesso giorno dovete proclamare per voi stessi il santo congresso di Geova. " (NM '67).

Leggiamo lo stesso passo nell'edizione del 1986:

"E in questo stesso giorno dovete fare una proclamazione; ci sarà per voi stessi un santo congresso." (NM '86).

Dov'è finito il nome di Geova presente nell'edizione del '67 ? Lo hanno forse dimenticato i traduttori TdG?

Ecco qui sfatata la "svista" clamorosa: Nella versione ebraica del versetto leggiamo:

"wqrathm b'vm iywm izi mqra-qds yiyi lkm kl-mlakth 'bdi..." (R. Wilson, La Bibbia , vers. 3.12)

In pratica nell'edizione del '67 hanno scambiato il verbo yiyi (sarà) con il sacro tetragramma JHWH, e così hanno messo il nome Geova. Accortisi della grossolana svista hanno subito rimediato nell'edizione del 1986. E' curioso che hanno proprio sbagliato sul nome di Geova, di cui si dicono unici proclamator

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Messaggio  Ospite Ven 3 Set - 19:31

I TESTIMONI DI GEOVA DICONO CHE GESU' è MORTO SU UN PALO E NON SU UNA CROCE

presto sarà disponibile un mio studio/contributo in forma di opuscolo che distribuirò gratuitamente dal titolo

I TESTIMONI DI GEOVA DICONO CHE E' MORTO SUL PALO. I CRISTIANI SPERANO NELLA CROCE DI CRISTO

si tratta di uno studio scientifico con prove inconfutabili e testimonianze a partire dalle pubblicazioni dei testimoni di geova stessi.

vi dico solo questo:

in questo mio contributo mostro due foto con delle croce. voi mi direte cosa c'è di strano? niente solo il fatto che queste croci, curioso a dirsi, ma provengono da pubblicazioni geoviste! Proprio così, la prima foto riproduce il simbolo dei TdG dal 1891 fino al 1931 che veniva stampato sulle loro riviste ufficiali, e si vede chiaramente la croce dentro una corona. La seconda è una foto tratta dal libro L'arpa di Dio scritto nel 1921 dal 2° presidente dei TdG, J.F. Rutherford.

Per il primo presidente dei TdG, ovvero il fondatore C.T. Russell, la croce era il centro della fede geovista (ma i suoi successori lo hanno dimenticato!). Vediamo qualche sua frase:

"Io possa dare vita ad un nuovo giornale nel quale il segno della croce possa essere tenuto alto" (Torre di Guardia, 7.15.1906, reprints p. 3823)

Fu il secondo presidente, Rutherford, a cambiare le carte in tavola, ma anch'egli, all'inizio del suo governo, dichiarava apertamente che Gesù fu crocifisso. Ecco, infatti, una sua famosa affermazione:

"Il prezzo del riscatto fu provveduto alla croce. La croce di Cristo è la grande verità centrale del piano divino, dal quale s'irradiano le speranze degli uomini... Allora tutti canteranno veramente: Io mi glorio della croce di Cristo". (L'arpa di Dio, 1921, p. 143 - Libro scritto da Rutherford)

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Messaggio  Rossano Madia Ven 3 Set - 22:19

Se mi posso permettere caro Don Francesco aggiungerei che l’intenzione di Satana è di corrompere la creazione di Dio, di far diventare l’uomo una bestia e spezzare il suo rapporto con Dio.

Satana lo ha già fatto nell’Eden e lo fa ancora oggi.
Satana distrugge la nostra relazione con Dio traviando la nostra conoscenza del piano di salvezza, creando altri sistemi di credenze, promuovendo l’occulto, mortificando l’uomo.

Perché verranno Falsi Profeti e falsi messia, i quali faranno segni miracolosi per cercare di ingannare, se fosse possibile, anche quelli che Dio si è scelto. Io vi ho avvisati. (Matteo 24:24-25).

Non sono altro che falsi apostoli che lavorano con inganno e si fingono apostoli di Cristo.
Non c'è da meravigliarsene, visto che anche Satana finge dì essere un angelo. Quindi non è strano che i suoi aiutanti fingano di essere apostoli leali. Ma la loro fine sarà degna delle loro opere. (2 Corinzi 11: 13 -15)

Ed è per tale motivo caro Don Francesco che ho deciso di seguire l'esempio degli ordini dei templari di oggi.
Potrei sapere una Sua opinione personale su questo ordine..
Questo è il sito :

http://www.templarioggi.it/

Sarebbe bello portare quest'ordine anche in Calabria , tanti preti e frati son stati partecipi ...
Un abbraccio..

Rossano

in nomine patris et filii et spiritus sancti
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Messaggio  Ospite Ven 3 Set - 22:45

visiterò il sito e mi informerò. cmq il compito del cavaliere è quello di difendere e di combattere. difendere la fede e combattere per essa. l'eresia è dilagante. ma noi insieme difenderemo la nostra fede.
mi pare che a Catanzaro nella Chiesa di San Giovanni ci sono i cavalieri. anzi la Chiesa nei pilastri mi pare che porta i simboli

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Messaggio  Rossano Madia Ven 3 Set - 23:10

Ne sono contento Don Francesco..
Il piacentino è pieno di chiese pieni di simboli dei templari..
Io abito su un paese della Via Francigena invece.. dove molti pellegrini percorrono questo cammino...
Se vorrà venire un giorno..sarò lieto di accoglierla...
Un abbraccio..
Rossano

Laudetur semper.
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Messaggio  Ospite Ven 3 Set - 23:25

Grazie di tutte queste preziose informazioni che ci danno la possibilità di contraddire i tdg quando ci fanno visita nelle nostre case....Riguardo ai templari, visiterò il sito.....Ma mi permetto di esprimere il mio modesto parere.....Il nome ed il simbolo mi ricordano le crociate.....poi la parola "combattere" per difendere la fede.......non mi piace.....Secondo me la fede si propone, si testimonia nella vita quotidiana, in ogni contesto, non delicatezza, umiltà, senza "armarsi".......Ogni forma di fanatismo dei membri di un qualsiasi movimento o ordine, può avere l'effetto contrario: anzichè avvicinare a Dio, rischia di allontanare.....Non è facile interpretare e testimoniare i vari movimenti o ordini di spiritualità.....Spesso si sviluppa un senso di appartenenza che non unisce le persone come figli di Dio e appartenenti alla Chiesa Cattolica, ma separa in vari gruppi che entrano in competizione fra di loro per il num. degli aderenti e distoglie dal vero scopo dei movimenti di spiritualità che è quello di ricordare, di vivere il Vangelo, o invocare lo Spirito Santo.....e tanti altri...mentre basterebbe imparare a leggere e vivere il Vangelo....tutti insieme nell'unica Casa di Dio che è la Chiesa....
Ripeto, questo è solo il mio parere.....non sto giudicando nessuno.....
Adesso visito il sito dei Templari...sono curiosa....Ciao a tutti....

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Messaggio  Ospite Sab 4 Set - 8:04

Ant0nella ha scritto:Grazie di tutte queste preziose informazioni che ci danno la possibilità di contraddire i tdg quando ci fanno visita nelle nostre case....Riguardo ai templari, visiterò il sito.....Ma mi permetto di esprimere il mio modesto parere.....Il nome ed il simbolo mi ricordano le crociate.....poi la parola "combattere" per difendere la fede.......non mi piace.....Secondo me la fede si propone, si testimonia nella vita quotidiana, in ogni contesto, non delicatezza, umiltà, senza "armarsi".......Ogni forma di fanatismo dei membri di un qualsiasi movimento o ordine, può avere l'effetto contrario: anzichè avvicinare a Dio, rischia di allontanare.....Non è facile interpretare e testimoniare i vari movimenti o ordini di spiritualità.....Spesso si sviluppa un senso di appartenenza che non unisce le persone come figli di Dio e appartenenti alla Chiesa Cattolica, ma separa in vari gruppi che entrano in competizione fra di loro per il num. degli aderenti e distoglie dal vero scopo dei movimenti di spiritualità che è quello di ricordare, di vivere il Vangelo, o invocare lo Spirito Santo.....e tanti altri...mentre basterebbe imparare a leggere e vivere il Vangelo....tutti insieme nell'unica Casa di Dio che è la Chiesa....

il termine combattere è preso da San Paolo che invita a combattere la dura battaglia contro il principe del mondo, satana. anche questa forma è un combattere perchè se io non avessi tirato fuori questi pochissimi esempi, non avevate prova dell falsità dell'interpretazione della Bibbina dei TdG.

ogni Movimento è importante se si mettono a frutto i doni che il Signore elargisce a piene mani e se si lavora insieme, in collaborazione con il parroco e in comunione con tutti. del resto sono la voce dello Spirito. il Signore vede i problemi e i pericoli nella chiesa e della chiesa e suscita anime a portare la normalità
Ripeto, questo è solo il mio parere.....non sto giudicando nessuno.....
Adesso visito il sito dei Templari...sono curiosa....Ciao a tutti....

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Messaggio  Ospite Sab 4 Set - 8:59

CURIOSITA’ GEOVISTE
1) Charles Taze Russell, fondatore dei TdG, nel suo libro intitolato Il divino piano delle età , si dichiara l’ultimo profeta inviato da Dio. Scoprì che tutti gli uomini vissuti nella terra erano stati 143.000 miliardi, ma scoprì anche che il numero degli eletti è solo di 144.000 e che erano riservati ai suoi discepoli viventi e futuri. Egli fece anche una meravigliosa scoperta, infatti scoprì il luogo dove sta Geova! Si tratta della stella Alcione, nella costellazione delle Pleiadi.
________________________________________
2) Rutherford (2° presidente, successore di Russell) dice che gli angeli per raggiungere la terra impiegano 6 giorni. Gesù, però, nella sua ascensione per giungere ad Alcione impiegò di meno (cfr. il libro dei TdG Liberazione, pag. 120). Russell, a sua volta precisa che Geova per giungere sulla terra ci sta meno ancora; ma che quando venne a presentarsi ad Abramo accompagnato da due angeli rallentò per giungere in 6 giorni insieme agli angeli (cfr. Liberazione, pag. 120).
(Mi chiedo: si può credere a simili favole? E i Testimoni di Geova italiani sanno queste cose?)
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3) I TdG hanno scoperto anche il motivo per il quale Geova non può avere figli: perché non c’erano donne nel cielo ed egli stesso non è femmina e non ha seme! (cfr. il libro: Cose nelle quali è impossibile che Dio menta, pag. 123). E scoprirono il vero motivo per il quale Dio non fece morire subito Adamo ed Eva: per non profanare il suo giorno di sabato, ossia di riposo e per non accocciarlo dovendo poi creare un altro Adamo e un’altra Eva. (cfr. il libro: Cose nelle quali…, pag. 303)________________________________________
4) Il 3° presidente dei TdG Nathan Knorr, a proposito della fine del mondo si è permesso pure di screditare le parole di Gesù stesso in Mt. 24.36, dicendo praticamente che Gesù scherzava. Ecco testualmente le parole di Knorr: "Questo non è il tempo di scherzare con le parole di Gesù che "in quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno lo sa". Al contrario, è un tempo in cui ci si dovrebbe vivamente rendere conto che la fine di questo sistema di cose sta per giungere rapidamente al suo violento termine. Non lasciatevi ingannare, è sufficiente che il Padre stesso sappia sia il giorno che l’ora ". (cfr. Torre di Guardia del 1 Febbr. 1969). Questo equivale a dire: "Gesù ha detto così e così, ma non dateci molta importanza; non quello che dice Gesù Cristo deve guidare la vostra vita, ma quello che dice il Corpo Direttivo".

SEGUIRANNO ALTRE CURIOSITA' TUTTE DOCUMENTATE DALLE LORO RIVISTE E PUBBLICAZIONI. CHIUNQUE PUò CONTROLLARE

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Messaggio  armando mirante Mar 7 Set - 3:59

In che senso Gesù e il Padre sono uno?

“Io e il Padre siamo una cosa sola" disse Gesù nel Vangelo secondo Giovanni capitolo 10:30 BIBBIA CEI. Alcuni usano questo versetto per dimostrare che Gesù e il Padre sono due parti di un Dio trino. È questo che Gesù intendeva?
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Diamo un’occhiata al contesto. Nel versetto 25 del Vangelo secondo Giovanni capitolo 10 della BIBBIA CEI Gesù disse che compiva opere nel nome del Padre suo “ le opere che io compio nel nome del Padre mio , queste mi danno testimonianza. ”
Nei versetti da 27 a 29 del Vangelo secondo Giovanni capitolo 10 della BIBBIA CEI Gesù parlò di pecore simboliche che il Padre suo gli aveva dato “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio”.


Le due dichiarazioni di Gesù non avrebbero avuto molto senso per i suoi ascoltatori se lui e il Padre fossero stati la stessa identica persona. In effetti ciò che Gesù disse fu: ‘Visto che io e il Padre mio siamo così uniti, nessuno può portarmi via le pecore, così come nessuno può sottrarle al Padre mio’. È come se un figlio dicesse a un nemico di suo padre: “Se attacchi mio padre, attacchi me”. Nessuno concluderebbe che questo figlio e suo padre siano la stessa persona, ma tutti capirebbero il forte legame che li unisce.

Gesù e il Padre suo, Geova Dio, sono “uno” anche nel senso che sono perfettamente concordi in quanto a obiettivi, norme e valori. A differenza di Satana il Diavolo e di Adamo ed Eva, la prima coppia umana, Gesù non ha mai voluto rendersi indipendente da Dio ” Gesù riprese a parlare e disse: "In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre ; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa , perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. ( Vangelo secondo Giovanni 5:19; 17:8 BIBBIA CEI) .

Questo forte legame, però, non rende Dio e suo Figlio Gesù indistinguibili l’uno dall’altro. Sono due esseri distinti, ognuno con la propria personalità. Gesù ha esperienze di vita, sentimenti e pensieri propri, come anche il libero arbitrio. Eppure ha scelto di sottomettersi alla volontà del Padre. Come riportato nel Vangelo secondo Luca 22:42 BIBBIA CEI. Gesù disse: “Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà . Queste parole non avrebbero avuto senso se Gesù non avesse avuto una volontà distinta da quella del Padre.

Se Gesù e il Padre fossero stati davvero una sola persona, perché Gesù avrebbe pregato Dio e ammesso umilmente di non sapere cose che solo il Padre sapeva? “Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Vangelo secondo Matteo 24:36 BIBBIA CEI



Pertanto, quando disse “io e il Padre siamo uno”, Gesù non parlava di una misteriosa Trinità, ma di una meravigliosa unità: il legame più stretto che possa esserci tra due persone.


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Messaggio  DomenicoPassante Mar 7 Set - 8:53

Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"?(Gv.14.8-9)
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Messaggio  Ospite Mar 7 Set - 15:44

caro signor Mirante ribadisco il concetto lei può ingannare lapovera gente ma non me che queste cose le ho studiate, le studio e sono il mio pane qutidiano. gli ho dato prova con l'interlinear che i Tdg tolgono e aggiungono come credono. il lettore intelligente comprende. Gesù è Dio con il Padre è lo Spirito Santo. Dio è uno ed è Trino. si. e i TdG sono dei grandi impostori e bestemminatori perchè a Sacra Bibbia che osannano tanto la trattano come melma perchè ne fanno quel che vogliono.

se le interessa poi, vada sull'altra sezione che le rispondo io sul nome di geova. io l'ebraico l'ho studiato e lo studio lei non lo so se lo conosce. mi dispaiace signor Mirante. lo so lei non lo ammetterà mai ma non può negare le prove. le vostre riiste sono pubbliche e tutti le possono vedere.

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Messaggio  armando mirante Mar 7 Set - 19:19

Vedere Dio; vedere Gesù.

Gesù riflette la personalità del Padre suo in maniera così perfetta che vivere insieme a lui e osservarlo è in effetti come vedere direttamente il Padre. Tuttavia il Padre è superiore al Figlio, e Gesù lo riconosce dicendo: “Le cose che vi dico non le dico da me stesso.

Appropriatamente, Gesù dà tutto il merito dei suoi insegnamenti al suo Padre celeste. La sera prima della sua morte, Gesù disse a quegli stessi discepoli: “il Padre è più grande di me . — Vangelo secondo Giovanni 14:28 Bibbia CEI

Le creature spirituali, gli angeli, sono in grado di contemplare lo splendore di Geova (Mt 18:10; Lu 1:19), vista che nessun occhio umano può sostenere, poiché Geova stesso disse a Mosè "Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo". (Eso 33:20 Bibbia CEI) Giovanni dichiarò .Dio nessuno l'ha mai visto (Vangelo secondo Giovanni 1:18)

Sulla terra come uomo perfetto Gesù rispecchiò le qualità e la personalità del Padre nella misura più piena entro i limiti delle possibilità umane, per cui poté dire: “Chi ha visto me ha visto il Padre”.
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Messaggio  armando mirante Mar 7 Set - 20:40

Caro Don Francesco,
Lei dice che Dio è uno ed è Trino. Mi dispiace ma la Parola di DIO non e daccordo con lei. Le scritture che ti ho quotato dalla Bibbia CEI non indicano che Dio è uno ed è Trino, invece indicano che Geova e Gesu' (come padre e figlio) sono due persone diverse. Come infatti Gesu' È definito “il primogenito di tutta la creazione”, perché è stato la prima creazione di Dio "Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura" Colossesi 1:15 Bibbia CEI

Altre scritture che indicano che Geova e Gesu' sono due persone diverse:


GEOVA disse a Mose’ "Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo" Eso 33:20 Bibbia CEI . Comunque a Gesu' lo anno visto.

Gesu disse “il Padre è più grande di me” Vangelo secondo Giovanni 14:28 Bibbia CEI Questo indica che Gesu’ e inferiore al padre.

Gesù disse che compiva opere nel nome del Padre suo “ le opere che io compio nel nome del Padre mio , queste mi danno testimonianza. ” Vangelo secondo Giovanni 10:25 BIBBIA CEI

“Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio”. Vangelo secondo Giovanni capitolo 10 BIBBIA CEI

"In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre ; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa , perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato". Vangelo secondo Giovanni 5:19; 17:8 BIBBIA CEI .

. Gesù disse: “Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà . Vangelo secondo Luca 22:42 BIBBIA CEI

“Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre . Vangelo secondo Matteo 24:36 BIBBIA CEI

Caro Don Francesco, se vuoi altre scitture te le mando, comunque io non inganno nessuno e le scritture che ho quotato sono dalla Bibbia CEI cosi' non ci sono scuse e argomenti.
Riguardo le altre domande col tempo le rispondero' tutte,

Saluti


http://www.watchtower.org/i/20090401a/article_01.htm
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Messaggio  DomenicoPassante Mar 7 Set - 20:55

Ciao vedo che hai superato Sant'Agostino a capire la Trinità complimenti la tua mente
ha penetrato la mente di DIO. sunny sunny sunny sunny sunny sunny sunny sunny sunny
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Messaggio  armando mirante Mar 7 Set - 21:42

Ciao Domenico,
Un dizionario biblico Parlando della Trinità, ammette: “Non è una dottrina biblica nel senso che non viene in alcun modo formulata nelle Scritture” (The Illustrated Bible Dictionary). Percio' caro Domenico per me non ci sono misteri su questa dottrina non biblica.

Capisco pero' che per lei la Trinita' è un mistero molto profondo, che non si puo' comprendere. Se dovresti trovare delle scritture che parlono del Padre, del Figlio e dello spirito santo tre persone in un Dio mi fai sapere.

Ciao e buona giornata.
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Messaggio  Ospite Mer 8 Set - 22:18


CIRCA LA TRINITA'
Caro Signor Mirante la smetta di fare l'impostore e di bestemmiare.

ho fatto per lei una bella ricerca secondo la Sacra Bibbia cristiana. legga legga legga e capirà da solo. speriamo che leggerà però. dopo questo mi auguro che non metta più in discussione l verità. ma poi mi chiedo: perchè quando venite nelle nostre case ci dite che le Bibbie sono uguali e poi io ti do tutte le citazione e lei le mette tutte in discussioni???? mah.... è un mistero.

AMICI ATTENTI AI CIARLATANI E AI PREDICATORI DI FALSITA



La Trinità secondo le Sacre Scritture
studio biblico sulla Trinità nella Sacra Scrittura - dottrina - confutazione delle eresie


La dottrina della Trinità - cioè, che Dio Padre, Figlio e Spirito Santo sono tutti ugualmente ed eternamente l'unico vero Dio - può apparire difficile da comprendere, ma è il fondamento dell'insegnamento cristiano.

Sia l'Antico che il Nuovo Testamento insegnano l'unità e la trinità (o tri-unità) di Dio. L'idea che ci sia un solo Dio, che ha creato tutte le cose, viene ripetutamente sottolineata in molti versi della Bibbia; un esempio è Isaia 45:18: "Così dice l'Eterno che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha formato la terra e l'ha fatta...: 'Io sono l'Eterno e non c'è alcun altro'".

Questo verso dichiara che Dio ha creato i cieli e la terra, e che non esistono altri dèi. Confrontiamolo con Giovanni 1:1-3: "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta".
Qui leggiamo chiaramente che tutto ciò che esiste è stato creato dalla Parola di Dio. Pochi versi dopo, in Giovanni 1:14 leggiamo che Gesù Cristo è la Parola di Dio, che "è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi". Egli non è un essere creato ma esiste da sempre ("nel principio era la Parola", Giovanni 1:1), dimora pienamente in Dio ed è Dio stesso ("la Parola era con Dio, e la Parola era Dio", stesso verso - si veda la nota conclusiva di questo studio per l'analisi del testo originale in greco).

La Bibbia insegna che Dio è un Dio unico, composto da tre Persone:

Dio Padre: "Nel principio Dio creò i cieli e la terra" (Genesi 1:1)
Dio Figlio: "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio" (Giovanni 1:1)
Dio Spirito Santo: "La terra era informe e vuota... e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque" (Genesi 1:2).
Sono tre Persone unite ma un solo Dio:

Unite: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" (Genesi 1:1)
Distinte: Dio Padre dona il Suo unigenito Figlio Cristo Gesù volontariamente per la salvezza degli uomini; Dio Figlio si dona rivestendosi di mortalità, morendo alla croce e risuscitando il terzo giorno; Dio Spirito Santo discende per convincere i cuori di peccato. Non dimentichiamo che Gesù ha pregato il Padre che ci fosse dato il Consolatore (Giov. 14:16,17).
Le tre Persone della Deità risaltano da brani della Scrittura quali Isaia 48:16: "Fin dal principio non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero là. E ora il Signore, l'Eterno, e il suo Spirito mi hanno mandato". Chi parla in questo brano dell'Antico Testamento è evidentemente Dio, eppure è proprio Gesù Cristo, infatti dice di essere stato "mandato dal Signore, l'Eterno" (cioè, dal Padre) "e dal suo Spirito" (cioè, dallo Spirito Santo).

Un altro brano, Isaia 9:5, che profetizzava della venuta di Gesù Cristo nel mondo, dice di Lui: "Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace". Qui Gesù è inequivocabilmente associato all'unico Dio.

Nel Nuovo Testamento la dottrina della Trinità è evidente nel brano di Giovanni 15:26, dove il Signore Gesù dice: "Ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me". C'è ancora la formula battesimale: "...battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19). Un nome (Dio)... e nello stesso tempo tre nomi!

GESÙ: Che Gesù, l'unigenito Figlio di Dio, abbia preteso effettivamente di essere Dio, uguale al Padre, è evidente da numerosi brani della Scrittura. Per esempio, Egli disse: "Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio, e la fine... che è, che era e che ha da venire, l'Onnipotente" (Apocalisse 1:Cool.
Lo stesso Spirito Santo di Dio è chiamato intercambiabilmente "Spirito di Dio" oppure "Spirito di Gesù Cristo" (Romani 8:9, Atti 16:7, Filippesi 1:19, 1 Pietro 1:11).

SPIRITO SANTO: Certe sètte insegnano la falsa dottrina che lo Spirito sia qualche genere di "forza" o influenza divina impersonale, ma la Bibbia insegna che Egli è una persona reale, esattamente come lo sono il Padre e il Figlio, che si può rattristare come una persona (Efesini 4:30), e che guida e parla da parte del Padre. Gesù disse: "Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire" (Giovanni 16:13).

Il concetto di tri-unità: L'insegnamento della Bibbia a proposito della Trinità può essere sintetizzato come segue: Dio è una Tri-unità, in cui ciascuna Persona della Deità è ugualmente, pienamente ed eternamente Dio. Ognuno di loro è necessario, ognuno è distinto, eppure tutti e tre sono Uno solo. Il Padre è la Sorgente invisibile e onnipresente di ogni essere, rivelato in e per mezzo del Figlio (cfr. Matteo 11:27, Giovanni 14:6) e sperimentato in e per mezzo dello Spirito Santo. Il Figlio procede dal Padre, e lo Spirito dal Figlio. Con riferimento alla creazione divina, il Padre è il Pensiero che le sta dietro, il Figlio è la Parola che genera e che la fa sussistere, e lo Spirito è l'Atto che la traduce in realtà.

Noi "vediamo" Dio e la Sua grande salvezza nel Figlio di Dio, il Signore Gesù Cristo, poi facciamo "esperienza" della loro realtà per mezzo della fede, attraverso la presenza del Suo Spirito Santo dentro di noi.

Per quanto queste relazioni possano apparire paradossali, sono in effetti profondamente realistiche, e la loro verità è scritta nel profondo della natura umana. Perciò gli esseri umani hanno sempre intuito la verità che Dio dev'essere "là fuori", presente dappertutto e la Causa fondamentale di ogni cosa, ma hanno corrotto questa conoscenza intuitiva del Padre per decadere nel panteismo, e infine nel naturalismo.

Allo stesso modo, gli uomini hanno sempre avvertito il bisogno di "vedere" Dio in termini della loro propria esperienza e comprensione, ma questa consapevolezza che Dio deve necessariamente rivelare Sé stesso è stata distorta per produrre il politeismo e l'idolatria. Così gli esseri umani hanno sempre costruito delle "immagini" di Dio, a volte sotto forma di immagini scolpite, altre volte anche sotto forma di sistemi religiosi o filosofici che pretendono di rappresentare la realtà ultima.

Infine, gli esseri umani hanno sempre saputo che dovrebbe essere possibile avere comunione con il loro Creatore e sperimentare la Sua presenza "dentro". Ma questa profonda intuizione dello Spirito Santo è stata corrotta per produrre varie forme di falso misticismo e fanatismo, perfino lo spiritismo e l'occultismo diabolico. Dunque, la verità della tri-unità di Dio è insita nella stessa natura dell'uomo, ma spesso quest'ultimo l'ha distorta, sostituendovi un dio falso.



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Versi della Bibbia che dimostrano che, oltre al Padre, anche il Figlio e lo Spirito Santo sono Dio.

da uno scritto di G. Butindaro


Riguardo al Figlio.

- L'apostolo Giovanni scrive: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa é stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.... E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità" (Giov. 1:1-3;14).

Riassumendo:

Gesù era ed è l'Eterno Iddio, esistente da sempre, prima del tempo e della materia: "Nel principio era la Parola".
Egli era ed è una Persona distinta da Dio Padre: "La Parola [il Figliuolo preincarnato] era con Dio" (il Padre).
Egli era ed è Dio: "La Parola era Dio" (Giov. 1:1).
Egli è coesistente con Dio Padre fin dall'Eternità (verso 2).
Egli è il Creatore dell'universo (verso 3).


- Paolo disse di Gesù Cristo ai Colossesi che "in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza" (Col. 1:19). Ed è proprio in virtù del fatto che in Cristo abitò tutta la pienezza della Divinità che noi abbiamo potuto ricevere da lui grazia sopra grazia infatti Giovanni dice: "E’ della sua pienezza che noi tutti abbiamo ricevuto, e grazia sopra grazia" (Giov. 1:16).

- L’apostolo Paolo disse ai Romani: "Dai quali (dagli Israeliti) è venuto, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen" (Rom. 9:5). Quindi Cristo Gesù, benché fu trovato nell’esteriore come un uomo, é l’Iddio che è benedetto per l’eternità.

- Paolo dice a Tito: "Aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesù..." (Tito 2:13).

- L’apostolo Pietro ha chiamato anche lui Gesù Cristo "il nostro Dio e Salvatore", infatti all’inizio della sua seconda epistola è scritto: "Simon Pietro, servitore e apostolo di Gesù Cristo, a quelli che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo" (2 Piet. 1:1).

- Nell'epistola agli Ebrei è scritto che "dice del Figliuolo: Il tuo trono, o Dio, è nei secoli dei secoli..." (Ebr. 1:Cool. Anche da queste parole tratte dal quarantacinquesimo salmo si comprende chiaramente che il Figliuolo è Dio.

- Nel libro degli Atti degli apostoli tra le parole che Paolo rivolse agli anziani della chiesa di Efeso vi sono queste: "Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue" (Atti 20:28). Ora, in queste parole è detto che Dio ha acquistato la sua Chiesa con il suo sangue, il che a prima vista parrebbe incredibile perché sappiamo che non è Dio che è morto sulla croce ed ha versato il suo sangue per noi, ma il suo unigenito Figliuolo. Ma esaminando attentamente questo passo e confrontandolo con altri passi della Scrittura noteremo che qui Paolo si riferisce al Figliuolo di Dio e non a Dio il Padre il quale nei giorni della carne del suo Figliuolo continuava ad essere assiso sul suo trono nel cielo. Ricordatevi che quando Toma disse a Gesù: "Signor mio e Dio mio" (Giov. 20:28), ammise implicitamente che il suo Dio era morto sulla croce, che aveva sparso il suo sangue per comprarci con esso, e poi era risorto; ma badate che non è che con quelle parole ammise che Dio Padre era morto sulla croce; dico questo per farvi comprendere che c’è sempre da fare una chiara distinzione tra Dio Padre e Dio Figliuolo. Sono due persone unite e della medesima sostanza da ogni eternità, ma nello stesso tempo diverse tra loro e devono essere nominate separatamente al fine di non scambiare l’una per l’altra. In conclusione, Gesù Cristo è l’Iddio che, secondo le parole di Paolo, ha comprato la sua Chiesa con il suo sangue.

- Sempre in questa lettera è scritto: "E quando di nuovo introduce il Primogenito nel mondo, dice: Tutti gli angeli di Dio l’adorino" (Ebr. 1:6). Ora, noi sappiamo che gli angeli adorano solo Dio secondo che è scritto: "L’esercito de’ cieli t’adora" (Neh. 9:6); quindi, siccome gli angeli sanno che si deve adorare solo Dio (l’angelo di Gesù che apparve a Giovanni sull’isola di Patmo, quando vide che Giovanni si prostrò davanti a lui per adorarlo gli disse: "Guàrdati dal farlo... Adora Iddio!" [Ap. 22]) essi sanno e riconoscono che Gesù Cristo è Dio. E poi se Dio Padre ha ordinato ai suoi angeli di adorare il suo Figliuolo vuole dire che Egli stesso riconosce in Cristo Gesù la seconda persona della Divinità. Se Gesù non fosse Dio, il Padre non avrebbe giammai ordinato ai suoi angeli di adorarlo.

- Paolo dice ai Filippesi: "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù; il quale, essendo in forma di Dio non riputò rapina l’essere uguale a Dio, ma annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini..." (Fil. 2:5-7). In questa maniera Paolo ha confermato sia che Cristo Gesù era uguale a Dio, e sia che Egli come Figliuolo di Dio era presso il Padre avanti la fondazione del mondo.


Riguardo allo Spirito Santo.

Innanzi tutto va detto che lo Spirito Santo è una persona infatti parla secondo che é scritto: "Perciò, come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori.." (Ebr. 3:7-Cool; "E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e raggiungi codesto carro" (Atti 8:29); "E come Pietro stava pensando alla visione, lo Spirito gli disse: Ecco tre uomini che ti cercano. Lèvati dunque, scendi, e và con loro, senza fartene scrupolo, perché sono io che li ho mandati" (Atti 10:19-20); "E mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati" (Atti 13:2); "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire" (Giov. 16:13); "Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede" (1 Tim. 4:1).

Lo Spirito Santo rivela secondo che é scritto in Luca: "Gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non vedrebbe la morte prima d’aver veduto il Cristo del Signore" (Luca 2:26).

Lo Spirito ascolta perché Gesù disse di lui: "Dirà tutto quello che avrà udito" (Giov. 16:13).

Lo Spirito vede infatti i sette occhi che aveva l’Agnello che vide Giovanni sono i sette Spiriti di Dio, o come disse il profeta Zaccaria "gli occhi dell’Eterno" (Zacc. 4:10).

Lo Spirito prega secondo che é scritto: "Lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili... esso intercede per i santi secondo Iddio" (Rom. 8:26-27).

Lo Spirito Santo fa nascere di nuovo secondo che è scritto: "...se uno non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare nel regno di Dio... quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giov. 3:5,6).

Lo Spirito Santo costituisce gli anziani nella chiesa secondo che disse Paolo agli anziani di Efeso: "Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue" (Atti 20:28).

Lo Spirito Santo può vietare di fare qualcosa, come fece verso gli apostoli, secondo che é scritto: "Poi, traversarono la Frigia e il paese della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro d’annunziar la Parola in Asia" (Atti 16:6) (vorrei che notaste che il verbo vietare é menzionato anche in queste Scritture che si riferiscono alla persona di Gesù: "Allora vietò ai suoi discepoli di dire ad alcuno ch’egli era il Cristo" [Matt. 16], e: "E Gesù ordinò loro di non parlarne ad alcuno; ma più lo divietava loro e più lo divulgavano..." [Mar. 7]).

Lo Spirito Santo può non permettere certe cose secondo che é scritto: "Giunti sui confini della Misia, tentarono d’andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro" (Atti 16:7) (anche in questo caso vorrei che notaste che in queste altre Scritture il non permettere qualcosa si riferisce alla persona di Gesù: "E come egli montava nella barca, l’uomo ch’era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. E Gesù non glielo permise..." [Mar. 5-19]; "Non permetteva loro di parlare, perché sapevano ch’egli era il Cristo" [Luca 4]).

Lo Spirito può essere contristato infatti é scritto: "E non contristate lo Spirito Santo di Dio.." (Ef. 4:30); "Ma essi furono ribelli, contristarono il suo Spirito Santo" (Is. 63:10).

Lo Spirito può essere contrastato infatti Stefano disse davanti al Sinedrio: "Voi contrastate sempre allo Spirito Santo; come fecero i padri vostri, così fate anche voi" (Atti 7:51).

Lo Spirito può essere tentato infatti Pietro disse a Saffira: "Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore?" (Atti 5:9).

Allo Spirito si può mentire infatti Pietro disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3).

Allo Spirito si può parlare contro secondo che é scritto: "Ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello avvenire" (Matt. 12:32).

Lo Spirito Santo insegna secondo che é scritto: "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26), ed ancora: "Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe e ai magistrati e alle autorità, non state in ansietà del come o del che avrete a rispondere a vostra difesa, o di quel che avrete a dire; perché lo Spirito Santo v’insegnerà in quell’ora stessa quel che dovrete dire" (Luca 12:11-12); ed ancora: "E desti loro il tuo buono Spirito per istruirli..." (Neh. 9:20); ed anche: "Noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito..." (1 Cor. 2:13).

Lo Spirito investiga infatti é scritto: "Lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio" (1 Cor. 2:10).

Lo Spirito ricorda le parole del Signore secondo che è scritto: "E vi rammenterà tutto quello che v’ho detto" (Giov. 14:26).

Lo Spirito ha un sentimento secondo che é scritto: "Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito.." (Rom. 8:27).


Ora, metteremo a confronto i passi della Scrittura che si riferiscono allo Spirito Santo di Dio con quelli che si riferiscono a Dio al fine di dimostrare che lo Spirito Santo é Dio.

- Lo scrittore agli Ebrei dice: "..Quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d’ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all’Iddio vivente?" (Ebr. 9:14), e Mosè afferma di Dio: "Ab eterno in eterno, tu sei Dio" (Sal. 90:2). Lo Spirito è quindi eterno come lo è Dio.

- Davide disse a Dio: "Dove me ne andrò lungi dal tuo Spirito?" (Sal. 139:7), mentre Dio disse a Geremia: "Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto sì ch’io non lo vegga? dice l’Eterno" (Ger. 23:24). Lo Spirito è dunque onnipresente come lo è Dio.

- Paolo dice che "lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio" (1 Cor. 2:10), mentre Anna disse di Dio: "L’Eterno è un Dio che sa tutto" (1 Sam. 2:3). Lo Spirito è quindi onnisciente come lo è Dio.

- Elihu disse: "Lo Spirito di Dio mi ha creato" (Giob. 33:4), mentre Davide disse a Dio: "Poiché sei tu che hai formato le mie reni, che m’hai intessuto nel seno di mia madre" (Sal. 139:13). Lo Spirito quindi crea come fa Dio.

- Gesù disse: "...se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio... quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giov. 3:5,6), mentre Giovanni dice che coloro che credono nel nome del Figlio di Dio "son nati da Dio" (Giov. 1:13). Lo Spirito fa dunque nascere di nuovo come fa Dio.

- Pietro, prima disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3), e poi gli disse: "Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio" (Atti 5:4). Mentire allo Spirito Santo quindi equivale a mentire a Dio.

- Nel libro degli Atti degli apostoli é scritto che Paolo disse a dei Giudei che rifiutarono di credere nel Vangelo: "Ben parlò lo Spirito Santo ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia dicendo: Và a questo popolo e dì: Voi udrete coi vostri orecchi e non intenderete; guarderete coi vostri occhi, e non vedrete..." (Atti 28:25-26), mentre nel libro del profeta Isaia queste parole sono attribuite al Signore degli eserciti che Isaia vide in visione secondo che é scritto: "Nell’anno della morte del re Uzzia, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto... Poi udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò? E chi andrà per noi? Allora io risposi: ‘Eccomi, manda me!’ Ed egli disse: ‘Và, e dì a questo popolo: Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!..." (Is. 6:1,8-9). Quindi lo Spirito Santo mandò Isaia a predicare come fece anche il Signore degli eserciti.

- Nel libro degli Atti degli apostoli dopo che lo Spirito Santo parlò ad Antiochia dicendo: "Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati" (Atti 13:2), è scritto che essi "mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là navigarono verso Cipro" (Atti 13:4). Gesù disse: "Ben è la mèsse grande, ma pochi son gli operai. Pregate dunque il Signor della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse" (Matt. 9:37-38), facendo chiaramente capire che é Dio che manda i suoi operai nella sua messe; quindi lo Spirito Santo è Dio perché mandò Paolo e Barnaba nella messe del Signore.

- Gesù chiamò lo Spirito Santo "il Consolatore" (Giov. 15:26) quindi Egli consola quelli che sono abbattuti. Paolo ai Corinzi dice: "Ma Iddio che consola gli abbattuti, ci consolò con la venuta di Tito.." (2 Cor. 7:6), ed anche: "Benedetto sia Iddio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e l’Iddio d’ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione" (2 Cor. 1:3-4). Quindi lo Spirito Santo consola come fa Dio.

- In Isaia é scritto che gli Israeliti nel deserto "contristarono il suo Spirito Santo" (Is. 63:10), mentre nei Salmi é scritto: "Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, e lo contristarono nella solitudine!" (Sal. 78:40). Gli Israeliti quindi, contristando lo Spirito Santo contristarono Dio.

- Paolo disse ai Corinzi "Non sapete voi che il vostro corpo é il tempio dello Spirito Santo che é in voi..?" (1 Cor. 6:19) ed anche: "Non sapete voi che siete il tempio di Dio..?" (1 Cor. 3:16). Lo Spirito Santo quindi abita nel credente assieme a Dio.

- Gesù disse: "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26), ma disse anche: "Saranno tutti ammaestrati da Dio" (Giov. 6:45), e Davide dice che Dio "insegnerà ai mansueti la sua via" (Sal. 25:9). Lo Spirito Santo quindi insegna come fa Dio.

- Gesù ha detto dello Spirito: "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità" (Giov. 16:13); e Davide nei Salmi dice a Dio: "Guidami nella tua verità" (Sal. 25:5). Quindi se lo Spirito della verità guida nella verità come fa Dio ciò significa che Egli è Dio.

Come potete da voi stessi vedere le Scritture affermano che lo Spirito Santo è eterno, onnipotente, onnipresente e onnisciente come Dio.



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Risposte alle obiezioni dei Testimoni di Geova


1. GESU' NON E' UN DIO MINORE

I Testimoni di Geova negano la divinità di Gesù Cristo, e affermano che nel verso di Giovanni 1:1 Egli è chiamato "un dio", e non "Dio". Per questo, le loro Bibbie (la cui versione è detta "Traduzione del Nuovo Mondo") sono state alterate in modo che quando si parla di Gesù si parla sempre di "un dio". Le alterazioni presenti nelle loro Bibbie sono elencate in questo studio, e messe a confronto con il testo originale del Nuovo Testamento.

Essi basano la loro interpretazione sul fatto che in greco (la lingua originale del Nuovo Testamento) non esiste l'articolo indeterminativo, così essi considerano fondamentale la presenza dell'articolo determinativo. Quando trovano "ho theos" ("il dio"), traducono con "Dio", mentre quando trovano solo "theos" ("dio"), traducono con "un dio".
È davvero questa l'interpretazione corretta? No. È una regola sbagliata, e infatti essi stessi la violano! Il verso di Giovanni 1:18 si riferisce a "theos" due volte senza l'articolo, eppure i Testimoni di Geova traducono "theos" in un caso con "Dio" e nell'altro con "dio". Il verso è il seguente: "Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere". È evidente che nel primo caso si parla di Dio Padre, e nel secondo si parla di Dio Figlio, cioè Gesù, che è chiamato "l'unigenito Dio".

Osserviamo ora il testo originale in greco di Giovanni 1:1 con relativa traduzione: "En archei en ho Logos [Nel principio era la Parola], kai ho Logos en pros ton Theon [la Parola era con Dio], kai Theos en ho Logos [la Parola era Dio]".
Per la precisione, "kai Theos en ho Logos" menziona prima "Theos" (Dio), e poi "Logos" (Parola). Perché questo? Perché in greco, per riconoscere il soggetto di una frase, è necessario osservare il modo in cui terminano le parole. Nel caso di parole come "Theos" e "Logos", che terminano nella stessa maniera, si utilizzava l'articolo determinativo per "marcare" il soggetto della frase.
L'apostolo Giovanni, dunque, scrisse "kai Theos en ho Logos" ("ho" è l'articolo) proprio perché non intendeva dire "Dio era la Parola" (frase che dottrinalmente poteva generare confusione), come l'ordine delle parole potrebbe far pensare, ma "la Parola era Dio". Questo è il motivo per cui, seguendo la grammatica greca, Giovanni omise l'articolo determinativo accanto a Theos.

Del resto, l'affermazione dei Testimoni di Geova secondo cui Gesù è "un dio minore", non poteva che essere falsa, in quanto, nelle Scritture, Dio dichiara almeno quattro volte l'impossibilità che vi sia "un altro dio" o "un dio" all'infuori di Lui!


2. LA DOTTRINA DELLA TRINITA' SI TROVA NELLA SCRITTURA

In questo studio abbiamo citato numerosi passi che confermano la Trinità, e ve ne sono molti altri ancora. Il concetto di Trinità è presente non solo nel Nuovo Testamento, ma in tutta la Scrittura, e fin dal primo verso della Genesi, dove leggiamo che "Dio" ("Elohim", nel testo originale ebraico) creò i cieli e la terra.
"Elohim" letteralmente significa "Dii" ma è accompagnato dal verbo al singolare. Il primo verso della Genesi significa letteralmente: "I Dii creò i cieli e la terra" (Gen. 1:1), e non "crearono". Questo nome di Dio al plurale sottintende la Trinità. Dio è una pluralità di Persone (Padre, Figlio, Spirito Santo), ma è e resta un unico e solo Dio, per questo motivo il testo sacro si riferisce a Lui usando il verbo al singolare.

Il concetto è ripetuto in Deuteronomio 6:4. Un'antica esegesi ebraica su questo verso spiega: "Perché è necessario citare tre volte il nome di Dio in questo versetto? Il primo, Jahwe, è il Padre. Il secondo è la discendenza di Iesse, il Messia (il Cristo), che viene dalla famiglia di Iesse, tramite Davide. E il terzo è lo Spirito Santo che ci mostra la via, e questi tre sono Uno." (cit. in: Wie erkennt man den Messias?, pag. 23, Der Òlbaum e.V., Lorrach).


3. GESU' E' DIO, NON E' UN ESSERE CREATO

Abbiamo già dimostrato che Gesù è Dio, ma vogliamo aggiungere alcune considerazioni. In Romani 1:25 l'apostolo Paolo dice, a proposito degli idolatri: "... Essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen" (Rom. 1:25). Noi dunque dobbiamo adorare Dio, e non le sue creature; non importa che sia una creatura potente come gli angeli o benedetta come gli apostoli, nessuna creatura deve essere adorata. Se Cristo fosse una creatura di Dio (che sia la prima o una delle tante non importa) noi saremmo degli idolatri. Sarebbero idolatri anche i discepoli, perché lo adorarono, come pure i magi, le donne che lo seguirono, e gli stessi angeli di Dio, perché lo adorano (Ebrei 1:6). Ma come abbiamo visto, Gesù Cristo non è una creatura, ma è "Dio benedetto in eterno" (Rom. 9:5).

Cristo viene definito "principio della creazione di Dio" e "primogenito di ogni creatura" nel senso che egli è superiore alla creazione e a ogni creatura, infatti è scritto che Egli "è sopra tutte le cose" (Rom. 9:5) e "sopra tutti" (Giov. 3:31), ed anche nel senso che tutta la creazione ha il suo principio in Lui, e senza di Lui nessuna cosa è stata fatta (Giov. 1:3).
Notiamo che se si volesse intendere che Gesù fu creato perché è chiamato "il principio" (Colossesi 1:18), la stessa cosa si dovrebbe dire anche di Dio Padre perché anche lui è chiamato "il principio" (Apocalisse 21:6).
Il termine "primogenito" usato nel verso in Colossesi indica la supremazia di Cristo sopra tutte le creature di Dio, come quando nei Salmi è detto: "Io altresì lo stabilirò il primogenito, il più eccelso dei re della terra" (Sal. 89:27).
Ricordiamo anche che il profeta Michea, profetizzando della venuta di Cristo, dichiarò che le sue origini non risalgono a un determinato momento della creazione, ma bensì "dall'eternità" (cap. 5:1-2).

Consideriamo infine ciò che Gesù disse ai Giudei: "Prima che Abramo fosse nato, io sono" (Giov. 8:58). Poté dirlo anche se esteriormente appariva come un uomo, perché egli esisteva dall'eternità prima di assumere la natura umana. Se così non fosse stato, cioè se Gesù fosse stato creato, egli non avrebbe potuto fare quell’affermazione perché si sarebbe arrogato un attributo che spetta solo a Dio. Avrebbe potuto affermare: "Prima che Abramo fosse nato io esistevo o io ero", ma non "io sono" (è evidente anche il riferimento al nome di Dio in Esodo 3:14).
Secondo alcuni Testimoni di Geova, Gesù non disse "io sono" ma "io ero". Guardiamo allora il testo greco di Giovanni 8:58: "eipen autois Iêsous, Amên amên legô humin, prin Abraam genesthai egô eimi". La conclusione della frase di Gesù è "egô eimi", che significa "io sono" (prima persona singolare, tempo presente indicativo). Sono le stesse identiche parole che Gesù usa quando dice "io sono" in numerosi altri passi dei vangeli.


4. GESU' E' CHIAMATO DIO POTENTE E PADRE ETERNO

Il profeta Isaia profetizzò della venuta di Cristo molti secoli prima della nascita di Gesù dicendo: "Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci é stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace" (Isaia 9:5). Questa frase equipara molto esplicitamente Cristo al Padre. Vediamo da vicino i titoli che sono elencati in questo verso.

Consigliere ammirabile. Nei Salmi è scritto che Dio disse a Davide: "Io ti consiglierò" (Sal. 32:Cool, e Davide stesso nel sedicesimo salmo disse: "Io benedirò l’Eterno che mi consiglia" (Sal. 16:7); quindi Dio era il consigliere di Davide. Del fanciullo che sarebbe nato fu detto che sarebbe chiamato Consigliere, e difatti Cristo Gesù è il nostro Consigliere. A conferma di ciò vediamo le seguenti parole che il Figlio di Dio rivolse all’angelo della chiesa di Laodicea: "Poiché tu dici: Io sono ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo, io ti consiglio di comprare da me dell’oro affinato col fuoco, affinché tu arricchisca; e delle vesti bianche, affinché tu ti vesta e non apparisca la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungertene gli occhi, affinché tu vegga" (Ap. 3:17-18).

Dio potente. Sotto l’Antico Patto Geremia chiamò così il Creatore di tutte le cose infatti gli disse: "Ah, Signore, Eterno! .... Tu sei l'Iddio grande e potente, il cui nome è l'Eterno degli eserciti" (Ger. 32:17-18). Anche Isaia chiamò così Dio quando disse: "Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornerà all'Iddio potente" (Is. 10:21). Siccome non possono esistere due dii che si possano chiamare ambedue "Dio potente" perché c'è un solo Dio potente, ne consegue che Cristo Gesù è Dio. Egli mentre era sulla terra ha dimostrato ampiamente di essere l’Iddio potente, e tuttora lo sta dimostrando perché salva, guarisce, e opera potentemente in chi crede in Lui.

Padre eterno. Nessuna creatura avrebbe potuto portare un simile nome perché esso s’addice solo a Dio. Gesù è chiamato Padre eterno perché egli quale Figlio di Dio è eterno, cioè senza inizio di giorni e senza fine di vita, e poi perché noi credenti essendo stati generati da Lui diveniamo suoi figli. A tale proposito Gesù chiamò i suoi discepoli non solo fratelli ma anche figlioletti ("Figliuoli, avete voi del pesce?" (Giov. 21:5), e: "Figlioletti, è per poco che sono ancora con voi" (Giov. 13:33). Il profeta aveva detto di lui: "Egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda" (Is. 22:21), ed in verità Egli lo è un padre per tutti noi. Badate che con questo non vogliamo dire che Cristo Gesù è il Padre perché in tale caso negheremmo l’esistenza della prima persona della Trinità, cioè del Padre, ma solo che egli è un padre per tutti noi.

Principe della pace. Chi è colui che dà la pace? Dio, secondo che è scritto in Isaia: "O Eterno, tu ci darai la pace" (Is. 26:12); e per questo Egli è chiamato "l’Iddio della pace" (Rom. 16:20). Ma Isaia disse che Gesù sarebbe stato chiamato Principe della pace, e infatti Gesù disse ai suoi discepoli: "Io vi lascio pace; vi do la mia pace" (Giov. 14:27). Siccome solo Dio può dare pace all’anima afflitta e Isaia disse che Egli ci avrebbe dato la pace, vediamo anche qui che Gesù Cristo è Dio.

Riguardo alla gloria che spetta a Dio solo. Dio disse tramite Isaia: "Io sono l’Eterno; tale è il mio nome; e io non darò la mia gloria ad un altro, né la lode che m’appartiene, agl’idoli" (Is. 42:Cool. Gesù, prima di essere arrestato, nella preghiera che fece al Padre suo disse: "Ed ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse" (Giov. 17:5); questo lo disse perché egli voleva che il Padre gli restituisse quella gloria di cui Lui, quale Figlio di Dio coeterno col Padre, si era privato per un breve tempo assumendo la forma di un servo e divenendo simile agli uomini per morire sulla croce annoverato tra i malfattori. Più avanti nella preghiera Gesù disse anche: "Padre, io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m’hai dati, affinché veggano la mia gloria che tu m’hai data; poiché tu m’hai amato avanti la fondazione del mondo" (Giov. 17:24); quindi da ciò si comprende che Dio ha dato la sua gloria al suo Figliuolo, e siccome che la gloria appartiene solo a Dio (secondo che è scritto: "A te appartengono il regno, la potenza e la gloria, in sempiterno. Amen" [Matt. 6]) si deduce che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è l’Iddio a cui appartiene la gloria. L’Agnello è ora circondato di gloria in cielo; Giovanni nel libro della Rivelazione dice tra le altre cose: "E vidi, e udii una voce di molti angeli attorno al trono e alle creature viventi e agli anziani; e il numero loro era di miriadi di miriadi, e di migliaia di migliaia, che dicevano con gran voce: Degno è l’Agnello che è stato immolato di ricever la potenza e le ricchezze e la sapienza e la forza e l’onore e la gloria e la benedizione" (Ap. 5:11-12); e siccome che poco prima egli aveva visto i ventiquattro anziani prostrarsi davanti a Dio Padre che era seduto sul trono ed adorarlo dicendo: "Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricever la gloria e l’onore e la potenza..." (Ap. 4:11), e tra le cose che anche l’Agnello è degno di ricevere al pari di Dio ci sono pure la gloria, l’onore e la potenza si deve affermare che Gesù è Dio benedetto in eterno.


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Messaggio  armando mirante Gio 9 Set - 4:39

LA VERITÀ CIRCA IL PADRE, IL FIGLIO E LO SPIRITO SANTO

ecco come manipolano la BIBBIA 01

PER coloro che credono nella dottrina della Trinità, Dio consiste di tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Viene detto che ciascuna di queste tre persone è uguale alle altre, è onnipotente e non ha avuto inizio. Secondo la dottrina trinitaria, dunque, il Padre è Dio, il Figlio è Dio e lo Spirito Santo è Dio, eppure esiste un solo Dio.

Molti di coloro che credono in questa dottrina ammettono di non saperla spiegare. Tuttavia pensano che sia insegnata nella Bibbia. È degno di nota che la parola “Trinità” non compare mai nella Bibbia. Ma almeno il concetto di Trinità vi compare? Per rispondere a questa domanda, esaminiamo un versetto biblico citato spesso a sostegno della Trinità.

“LA PAROLA ERA DIO”

In Giovanni 1:1 si legge: “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”. (Nuova Riveduta) Più avanti nello stesso capitolo l’apostolo Giovanni spiega chiaramente che “la Parola” è Gesù. (Giovanni 1:14) Tuttavia, dal momento che la Parola è definita Dio, alcuni concludono che il Figlio e il Padre debbano essere parte dello stesso Dio.

Tenete presente che questa parte della Bibbia in origine fu scritta in greco. In seguito il testo greco venne tradotto in altre lingue. Alcuni traduttori, però, non resero quella frase “la Parola era Dio”. Perché no? In base alla loro conoscenza del greco biblico conclusero che la frase “la Parola era Dio” andasse tradotta in modo diverso. Come? Ecco alcuni esempi: “Il Logos [la Parola] era divino”. (A New Translation of the Bible) “La Parola era un dio”. (The New Testament in an Improved Version) “La Parola era con Dio e aveva la stessa natura”. (The Translator’s New Testament) Secondo queste traduzioni la Parola non è Dio stesso. Piuttosto, a motivo della sua elevata posizione fra le creature di Geova, la Parola viene definita “un dio”. Qui il termine “dio” significa “potente”.

CERCATE ALTRE INFORMAZIONI

Pochi conoscono il greco biblico, per cui come si fa a sapere cosa intendeva realmente l’apostolo Giovanni? Facciamo un esempio. Un insegnante spiega un argomento, ma gli studenti hanno opinioni diverse sulla spiegazione. Come possono venirne a capo? Potrebbero chiedere altre spiegazioni all’insegnante. Indubbiamente avere ulteriori informazioni sull’argomento li aiuterebbe a capirlo. Similmente per afferrare il senso di Giovanni 1:1 potreste cercare nel Vangelo di Giovanni altre informazioni sulla posizione di Gesù. Conoscere meglio l’argomento vi aiuterà a trarre la giusta conclusione.

Per esempio, guardate cosa scrive più avanti Giovanni nel capitolo 1, versetto 18: “Nessun uomo ha mai visto Dio”, l’Onnipotente. Degli esseri umani, però, hanno visto Gesù, il Figlio, poiché Giovanni dice: “La Parola [Gesù] è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi . . . e noi abbiamo contemplato la sua gloria”. (Giovanni 1:14, Nuova Riveduta) Quindi, come poteva il Figlio essere parte dell’Onnipotente Dio? Giovanni afferma inoltre che la Parola era “con Dio”. Ma come si può essere con qualcuno e al tempo stesso essere quel qualcuno? Inoltre, secondo Giovanni 17:3, Gesù fa una chiara distinzione fra se stesso e il suo Padre celeste, definendo il Padre “il solo vero Dio”. E, verso la fine del suo Vangelo, Giovanni conclude dicendo: “Queste cose sono state scritte affinché crediate che Gesù è il Messia, il Figlio di Dio”. (Giovanni 20:31, Garofalo) Notate che Gesù non viene definito Dio, ma il Figlio di Dio. Questa ulteriore informazione fornita dal Vangelo di Giovanni indica come si deve intendere Giovanni 1:1. Gesù, la Parola, è “un dio” nel senso che ha una posizione elevata, ma non è Dio Onnipotente.

ULTERIORI CONFERME

Ripensate all’esempio dell’insegnante e degli studenti. Immaginate che alcuni continuino ad avere dei dubbi, anche dopo l’ulteriore spiegazione dell’insegnante. Cosa potrebbero fare? Potrebbero rivolgersi a un secondo insegnante per avere altre informazioni sullo stesso soggetto. Se questi confermasse la spiegazione del primo, i dubbi della maggior parte degli studenti sarebbero chiariti. Similmente, se non siete sicuri di cosa intendesse dire lo scrittore biblico Giovanni riguardo alla relazione fra Gesù e l’Iddio Onnipotente, potreste rivolgervi a un altro scrittore biblico per avere ulteriori informazioni. Notate cosa scrisse Matteo, per esempio. A proposito della fine di questo sistema di cose, citò le parole di Gesù: “In quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre”. (Matteo 24:36) In che modo queste parole confermano che Gesù non è l’Iddio Onnipotente?

Gesù dice che il Padre conosce delle cose che il Figlio ignora. Ma se Gesù fosse parte dell’Iddio Onnipotente saprebbe le stesse cose che sa il Padre. Quindi il Figlio e il Padre non possono essere uguali. Eppure qualcuno dice: ‘Gesù aveva due nature. Qui parlava come uomo’. Anche se così fosse, che dire dello spirito santo? Se fa parte dello stesso Dio come il Padre, perché Gesù non dice che lo spirito sa quello che conosce il Padre?

Continuando a studiare la Bibbia, troverete molti altri passi biblici che hanno attinenza con questo soggetto e sostengono la verità circa il Padre, il Figlio e lo spirito santo. — Salmo 90:2; Atti 7:55; Colossesi 1:15.

Saluti a tutti.......Ciao
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Messaggio  Ospite Gio 9 Set - 8:02

cara armando se è vero quello che dici tu che sono pochi quelli che conoscono il greco biblico volevo sapere se tu eri uno di quelli? poi altra cosa. prendiamo una parola italiana CASA. LA CASA E' CASA. se la traduco n altre lingue i termini saranno sempre gli stessi ma sempre casa è. questo vale per la Bibbia. le ho già dimostrato con l'interlinear che non è UN DIO ma E' DIO. quindi le cose dimostate vanno accettate. LEI NON E' UMILE A RICONOSCERE LE DIMOSTRAZIONI CERIFICATE CON I VOSTRI STESSI SCRITTI E IMPBROGLI E QUINDI PER ME LEI CONTINUA AD ESSERE UN OFFENSORE DELLA SCRITTURA. SAPPIA CHE HO PRESO LA FERMA DECISIONE DI CONTRADDIRLA IN ETERNO

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Messaggio  armando mirante Gio 9 Set - 19:49

La Parola era “Dio” o era “un Dio”?

QUESTO è un problema di cui i traduttori della Bibbia devono tener conto nel rendere il primo versetto del Vangelo di Giovanni. La Traduzione del Nuovo Mondo lo rende così: “In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio”. (Giovanni 1:1) In altre traduzioni l’ultima parte del versetto dice che la Parola era “divina”, o qualcosa di simile. (An American Translation; A New Translation of the Bible, di James Moffatt) Tuttavia in molte traduzioni l’ultima parte di Giovanni 1:1 è resa: “La Parola era Dio”. — La Bibbia Concordata; Nuova Riveduta.

La grammatica greca e il contesto indicano chiaramente che la lezione della Traduzione del Nuovo Mondo è corretta e che “la Parola” non va identificata con il “Dio” a cui si fa riferimento nella prima parte del versetto. Comunque, il fatto che il greco del I secolo non avesse l’articolo indeterminativo lascia qualche perplessità nella mente di alcuni. Per questo è di grande interesse la traduzione della Bibbia in una lingua parlata nei primi secoli dell’Era Volgare.

La lingua in questione è il saidico, che era un dialetto copto. Il copto veniva parlato in Egitto nei secoli immediatamente successivi al ministero terreno di Gesù, e il saidico ne era l’antica forma letteraria. A proposito delle più antiche traduzioni copte della Bibbia, un’opera di consultazione dice: “Dato che la [Settanta] e le [Scritture Greche Cristiane] venivano tradotte in copto nel III secolo E.V., la versione copta si basa su [manoscritti in greco] notevolmente più antichi della maggioranza dei testi pervenutici”. — The Anchor Bible Dictionary.

Il testo copto-saidico è particolarmente interessante per due motivi. Innanzi tutto, come indicato sopra, rispecchia un intendimento delle Scritture anteriore al IV secolo, quando quella della Trinità divenne una dottrina ufficiale. In secondo luogo, la grammatica copta è relativamente simile alla nostra grammatica sotto un aspetto importante. Le prime traduzioni delle Scritture Greche Cristiane erano in siriaco, latino e copto. Il siriaco e il latino, come il greco dell’epoca, non hanno l’articolo indeterminativo. Il copto invece ce l’ha. Inoltre vari studiosi concordano sul fatto che nel copto l’uso dell’articolo determinativo e di quello indeterminativo è molto simile all’uso di questi articoli in alcune lingue moderne come l’italiano o l’inglese.

Pertanto, la traduzione copta fornisce un elemento interessante che fa luce su come probabilmente all’epoca veniva compreso Giovanni 1:1. Di cosa si tratta? La traduzione in copto-saidico usa l’articolo indeterminativo con il sostantivo “dio” nell’ultima parte di Giovanni 1:1. Perciò, resa in italiano sarebbe: “E la Parola era un dio”. Evidentemente, quegli antichi traduttori compresero che le parole di Giovanni riportate nel primo versetto del suo Vangelo non significavano che Gesù fosse Dio Onnipotente. La Parola era un dio, non Dio Onnipotente.

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GIOVANNI 1:1. TESTO COPTO SAIDICO; P. CHESTER BEATTY-813; CON TRADUZIONE INTERLINEARE
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Riprodotto con il permesso della Biblioteca Chester Beatty



Ultima modifica di armando mirante il Gio 24 Feb - 1:26 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Ospite Ven 10 Set - 10:32

cao Armando lei non poteva scivere cosa più sciocca di questa. che cenra il copto, l'Egitto e via dicendo? Ma per favore, per favore. comunque se per assurdo e dico per assurdo dovessi dare ragione a te ma non avverrà mai, i TdG sono sempre nel falso perchè???? perchè mettiamo che la traduzione fosse "UN DIO" e non "DIO", Gesù sempre un Dio sarbbe o no? e qui casca l'asino (non sei abbastanza furbetto) e come lo giustificano questo i testimoni di Geova??? che grande dilemma!!!! IL VANGELO DI SAN GIOVANNI SECONDO LA CHIESA CATTOLICA E NON SECONDO LA SETTA DEI TESTIMONI DI GEOVA DICE: "IL VERBO (VERBO SAPPIAMO CHE E' PAROLA, LO HAI DETTO PURE TU E NON NEGARE SE NO MI COSTRINGI A LEGGERMI TUTTI I POST TUO PRECEDENTI), IL VERBO SI FECE CARNE E VENNE AD PORRE LA SUA TENDA IN MEZZO A NOI. QUINDI, COME DICE ARMANDO E I SUOI AMICI SE LA PAROLA E' UN DIO, QUINDI GESù E' UN DIO. PERCHE' ALLORA NON LO TRATTATE DA DIO. SPERIAMO CHE HO PARLATO SEMPLICE. MAH....

POVERO ARMANDO COME TI E' ANDATA MALE!!!! CHIAMA QUALCHE TUO COLLEGA E FATTI AIUTARE....

A PROPOSITO, COME MAI NON MI HAI RISPOSTO SUL NOME GEOVA??? E SI I TUOI AMICI HANNO ATTO PROPRIO UN BEL LAVORETTO, TANTO SIETE ABILI AD AGGIUNGERE E ATOGLIERE.... GUARDA UN PO.

LA SALUTO ARMANDO E' UN PIACERE PARLARE CON LEI MA SE NON C'è LA FA ALZI BANDIERA BIANCA. CIAO

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Messaggio  Ospite Ven 10 Set - 10:44

SE ANDATE AL POST SULLA VERA STORIA DEI TdG NOTATE UNA LORO CONTRADDIZIONE SULLA DIVITA' DI GESU'. PRIMA DICONO CHE NON E' DIO POI SCRIVONO CHE E' IL FIGLIO DI DIO. ARMANDO LEI PRIMA DI SCRIVERE DEVE LEGGERE LE RIVISTE DEI SUOI CAPI!!!!!!!!! SE NO POI FA BRUTTA FIGURA CON I FORUMISTI.

CMQ, IN QUESTO SCRITTO CHIAMANO GESU' "IL FIGLIOLO DI DIO". AMICI RIFLETTIAMO: IL FIGLIO DI UN RE E' RE! QUINDI, IL "FIGLIOLO DI DIO" E' DIO!!! ARMANDO MA COSA MI COMBINI.

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