Curiosità dal mondo

Il ritorno del vecchio Commodor64...

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Cina, un pesciolino vivo come portachiavi
L'animaletto è destinato a morire nel giro di 4 ore
- Un'ampolla di plastica con un dito d'acqua e un pesce rosso che ci nuota dentro. Si può pensare a tutto ma non a un portachiavi, invece è proprio così. Che i cinesi non fossero dei maestri nella difesa dei diritti degli animali non è una novità, ma questa rasenta l'idiozia. Il pesce portachiavi è una macabra invenzione partorita durante le Olimpiadi di Pechino: tra i gadget di ogni tipo, per le strade della capitale cinese, si poteva acquistare anche questo. Purtroppo a distanza di quasi due anni, sulle bancarelle è ancora possibile trovarlo. Ma attenzione: il portachiavi dura solo quattro ore, giusto il tempo di far esaurire l'ossigeno al pesciolino e vederlo morto a pancia in su. E non bastasse questa atrocità, esistono portachiavi con le tartarughine vive. Proprio quelle che in Italia vengono allevate con tanta cura (e a volte poi quando sono troppo grosse abbandonate negli stagni). In Cina vengono vendute in un sacchetto per essere portate in giro per qualche ora.

Questi cin cion sono veramente strani !

Vorrei sapere da voi dove vanno a finire i cinesi che muoiono in Italia? Sembra che non ci siano record di funerali !

Admin ha scritto:Vorrei sapere da voi dove vanno a finire i cinesi che muoiono in Italia? Sembra che non ci siano record di funerali !

...già....e poi in Cina non esistono cimiteri...

Come la mettiamo sta storia ?

Admin ha scritto:Come la mettiamo sta storia ?

il cimitero privato. Non è il più allegro ma pare che sia il più luminoso, ossia il più ricco. Il meccanismo è piuttosto semplice. Bastano pochi soldi per oliare gli uffici delle amministrazioni locali e accaparrarsi un' area. È il primo passo, necessario ma non sufficiente. Perché subito dopo occorre ottenere il permesso per destinare quell' area alla costruzione di tombe che accoglieranno le urne con le ceneri dei defunti (in Cina i morti sono cremati). È qui che scatta la tagliola. Alla fine della catena un buon reddito è garantito sia a coloro che hanno escogitato il business sia a coloro che si divertono a comperare e rivendere i pezzi di cimitero. Il percorso verso il profitto è lineare. Gli speculatori promettono un investimento e mettono all' asta quei certificati che garantiscono uno spazio sicuro alla tua teca. In pratica acquisti un posticino dove riposare in pace. O, magari, ne acquisti due o tre o quattro se pensi alla tua famiglia. Tutto a posto? Macché. Si è creato un mercato clandestino, una Borsa del Cimitero. I certificati passano di mano in mano e alla fine la sicurezza di seppellire un domani le tue ceneri diviene un terno al lotto e una spesa da capogiro. Non pochi cinesi hanno ammesso sia di avere pagato 10 mila dollari (una cifra stratosferica per la media delle retribuzioni) sia pure di essere stati costretti a conservare in casa, per mesi o anni, le cassette con le ceneri dei cari deceduti. Questo prima di potere disporre del terreno dove riporle. Il Quotidiano Legale di Pechino il 2 aprile scorso ha addirittura scritto che è diventato particolarmente fiorente il giro delle «tombe di lusso», con giardini e arredi interni. Tombe di venti o trenta o quaranta metri quadrati - mille euro al metro - per i nuovi ricchi cinesi. Niente spazio, invece, per chi non ha i contanti sufficienti. Situazione paradossale. Al punto che l' Ufficio Legale del Consiglio di Stato ha dovuto riformare il «Regolamento generale del lutto». Pochi giorni fa ha dichiarato fuori legge il commercio delle tombe. Cosa che ha provocato repliche stizzite e polemiche perché fra i divieti è venuto fuori che nessuno avrà il diritto di aggiudicarsi uno spazio in più oltre al suo personale. Dal ricco Guangdong, il presidente della Associazione di Studi Sociologici ha rilevato che così si impedisce a marito e moglie o fratello e sorella o amico e amica di trovare sepoltura congiunta ed eterna convivenza. Discussioni che lasciano la speculazione indifferente. Per i professionisti del business estremo la giostra non si ferma. Un cinese, intervistato, dalla Bbc, ha detto: «Mi hanno rubato tutti i risparmi. Ho comperato 24 loculi per investire i miei soldi poi mi sono accorto che li avevano venduti ad altre persone». È l' ultima «bolla» speculativa, quella sui cimiteri privati. Difficile da sgonfiare.

Grazie OKB, non ero al corrente... Piu' leggo e piu' strani diventano !

Questi cinesi ne sanno una in piu' del diavolo ....

in fatto di curiosita ....questo video mi ha ........ , oltre a lucidarmi gli occhi
ho ascoltato una canzone a me cara

okki ma non trovi nessuna analogia con il nostro sistema di fare business nella sfera del caro estinto?

Mucca fugge dalla Sicilia verso la Calabria: salvata in mare
Una mucca è stata salvata in mare a un miglio dalle coste siciliane mentre nuotava verso la Calabria. L'operazione è stata compiuta dalla Guardia Costiera e dai vigili del fuoco di Letojanni.
La mucca bianca di razza romagnola era fuggita da qualche giorno da una mandria di Castiglione di Sicilia, sulle pendici dell'Etna. L'animale scende per sentieri, percorre il letto del fiume Agrò, attraversa Santa Teresa Riva, poi si tuffa in mare.
L'allarme arriva veloce e un gommone viene attrezzato per un'operazione mai compiuta prima: la mucca viene presa in alto pmare per le corna grazie a una robusta fune e riportata a riva. Dove esplode cerca di incornare i suoi soccorritori e i tanti curiosi.

[code]Cina/ Per comprare l'Ipad2, 17enne vende un rene
Venerdí 03.06.2011 15:30

Era disposto a tutto pur di avere l'ultimo modello di Ipad: così un 17enne cinese ha venduto un rene per poterlo comprare. A riportare la notizia è il Global Times: le condizioni di salute del ragazzo si sarebbero aggravate e oggi racconta di essersi pentito. La brutta avventura di Zheng sarebbe iniziata con un messaggio su un sito internet, in cui raccontava il gran desiderio di avere l'ultimo gioiello di casa Apple, ma di non poterlo comprare. "Un agente - ha raccontato il giovane al giornale - mi ha contattato su internet dicendo che poteva aiutarmi a comprare l'Ipad2 se gli avessi venduto, per 20.000 yuan (intorno ai 2.000 euro), un rene. E ho accettato".

Una persona ,che ringrazio, l'anno scorso ha fatto queste foto a Sellia...una lucertola che "divora" un piccolo aspide....incredibile....

007 ma tu non avevi ribrezzo dei rettili? Mi spieghi come una lucertola puo' inghiottire un aspide che e' almeno tre volte piu' lungo, magari l'aveva preso dalla testa per non farsi mordere ma inghiottirlo tutto mi sembra impossibile, e poi l'aspide se n'era andato proprio sul muro dove la lucertola e' piu' che avvantaggiata. Ma queste foto chi le ha fatte ?

Queste foto le ha fatte una turista "tedesca",,che ha degli amici a Sellia e sono vere, incredibile ma vere....
le foto sono state fatte vicino il muro che va al frantoio alle palazzine...

Hai capito? E poi dicono che a Sellia non vengono turiste straniere! Senti ma tu credi veramente che se l'e' inghiottita per intero? Per me e' impossibile perche' e' troppo lunga a "lofita", se non sbaglio quella e' una biscia d'acqua e non e' velenosa.

la lucertola e' be messa, u vidi panza cchi tena.....quel piccolo rettile, a sellia u chiamanu ..."u guardapassi", e' un piccolo aspide molto sottile....non so se e' velenoso....

Interessante pure il nome: "u guardapassi", cioe' il rettile che guarda i passi dell'uomo...Non l'avevo mai sentito questo nome, ma tu lo sai che io appena sento il nome di un rettile dico: "santi pedi mei aiutatima..."
Quando ero a Sellia avevo il terrore di andare in campagna per non imbattermi in qualche "serpa" per non parlare di vipere...
Mi ricordo che d'estate alcuni amici scavezzacollo andavano "ara hjumara...aru vullu" per fare il bagno, io avevo paura che c'era qualche aspide e dicevo: "jati avanti ca v'arrivu"...

Puru ejiu na vota jivi aru vullu e "gatta"ccu cumpagni, ma u bagnu u mmu fici,,,mi spagnava dde l'aspidi e si nne vidianu daveru..

Le poche volte che ho visto un rettile, illi scappavanu e na parta ed eju scappava de l'atra...
Pero' tornando al discorso della turista tedesca, si dice che una rondine non faccia primavera ma se ci fossero le condizioni io credo che molti verrebbero a Sellia.