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Quei Selliesi che sono (per davvero) super partes

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Messaggio  Pepè Lamanna Ven 21 Mag - 13:52

Carissimi...tutti. Apro questa nuova "stanza dei superpartes" qui, all'interno dello spazio culturale e non in quello della politica. Va da sè che con questa mia netta distinzione, penso che
non debba aggiungere altro per far capire, a chi vuol capire, qual'è la mia visione (e direzione da prendere), SE, in definitiva, insieme si vuole remare PER e non CONTRO Sellia. Cosa mi auguro con questo nuovo spazio? Mi auguro che inneschi, in tanti forumisti, quel senso di vera responsabilità e di vero "risveglio" comunitario e seppelliscano vecchie "strategie", vecchie "percezioni" e vecchi rancori che non fanno altro che perpetrare quel ciclo vizioso rendendo, così comportandosi e, soprattutto, atteggiandosi, Sellia e la sua gente a-n-a-c-r-o-n-i-s-t-i-c-a impedendo che se ne inizi, finalmente, uno virtuoso. Mi appello all'intelligenza, alla perspicacia, alla "visione-missione" e, soprattutto, all'amore per Sellia del Selliese DOC,che spinto dal suo essere super partes si impegni, senza protagonismo ma da protagonista, a far sì che si abbassino i toni, si smussino gli angoli, si costruiscano ponti e si voglia, perchè si sceglie, lasciare una propria traccia da lasciare alle generazioni future.
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Messaggio  Admin Dom 11 Lug - 14:28

Pepe', a distanza di quasi due mesi ed approfittando di una pausa, aggiungo qualcosa di mio. Vedendo le facce felici dei tuoi bambini vorrei anch'io ritornare al tempo dove non si guardava altro che il sorriso sul viso di un altro bambino per giocarci insieme. Occorre dunque riflettere su tante cose ma non so fino a che punto esista un vera volonta' per farlo. Mi dicono che le divisioni e le prevaricazioni ci sono, anche il modo di scegliersi le persone con le quali stare, non e' dettato dalle affinita' caratteriali ma dal "gruppo politico", cioè noi contro loro e se proprio deve finire, che muoia Sansone con tutti i Filistei.
Sono sempre informazioni di seconda mano ma altri mi confermano che al nostro paesello questo è l'andazzo. Si spera sempre in un miracolo ma i miracoli sono frutto di una volontà collettiva, le divisioni portano alla rovina.

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Messaggio  Pepè Lamanna Mar 13 Lug - 18:19

Caro Adm...l'unica via d'uscita alla Sellia psico-socio-economica è il Tempo: il grande catalizzatore. Ma, secondo me, a una condizione: che man mano che si avrà un avvicendamento delle generazioni, queste, sempre più, "vedano" l'importanza del volere prima e sapere dopo "curare" i giovanissimi, facendo di questi delle teste pensanti e non solo piene e, soprattutto, non "votate" al mero e personale tornaconto. La sfida sarà quella di far capire che il singolo può guadagnarci di più, molto di più, se la priorità si chiama interesse comune. Non è un concetto difficile da capire...ma tutto dipende da chi cerca di spiegarlo e, soprattutto, chi lo/la sta a sentire, o meglio ancora, ad ascoltare. Ricordu ca na vota, quannu mincarpinava fujennu Portabella d'irtu cu nu giubbotto imbottitu e sabbia...mi chiamavanu "lupipampinu", e quannu, invece, mi vidianu chi fujìa strati strati, lappellativu era "pacciu" (a sapianu fina!). Poi, quannu mi videttaru chi fujìa e jiva cura bicicletta cura bonanima du Dottora Zicchinella mi salutavanu ipocritamenta e spudoratamenta! Take care...comu dicianu aru paisa stelli a strisci.


Ultima modifica di Pepè Lamanna il Dom 18 Lug - 15:03 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Admin Sab 17 Lug - 22:44

Pepe', sono con te al 100% , il tempo lo dira', speriamo solo che non passi invano.

PS: ti scordasti chilla lucia chi jia sutta e subbra vicinu u campusantu e Crichi ! affraid affraid affraid

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Messaggio  Pepè Lamanna Dom 18 Lug - 15:01

No, no...ummilaiu scordata...Specialmenta la buon anima di Nicola...Nicola Fortino, che nostalgicamente ricordo... Beh, quella volta, penso che, chilla lucia lo fece sudare, conoscendolo, veramente freddo...ma si era di sera...e in piena estate!
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Messaggio  cuvalo54 Gio 14 Ott - 0:43

Pepè Lamanna ha scritto:
Carissimi...tutti. Apro questa nuova "stanza dei superpartes" qui, all'interno dello spazio culturale e non in quello della politica. Va da sè che con questa mia netta distinzione, penso che
non debba aggiungere altro per far capire, a chi vuol capire, qual'è la mia visione (e direzione da prendere), SE, in definitiva, insieme si vuole remare PER e non CONTRO Sellia. Cosa mi auguro con questo nuovo spazio? Mi auguro che inneschi, in tanti forumisti, quel senso di vera responsabilità e di vero "risveglio" comunitario e seppelliscano vecchie "strategie", vecchie "percezioni" e vecchi rancori che non fanno altro che perpetrare quel ciclo vizioso rendendo, così comportandosi e, soprattutto, atteggiandosi, Sellia e la sua gente a-n-a-c-r-o-n-i-s-t-i-c-a impedendo che se ne inizi, finalmente, uno virtuoso. Mi appello all'intelligenza, alla perspicacia, alla "visione-missione" e, soprattutto, all'amore per Sellia del Selliese DOC,che spinto dal suo essere super partes si impegni, senza protagonismo ma da protagonista, a far sì che si abbassino i toni, si smussino gli angoli, si costruiscano ponti e si voglia, perchè si sceglie, lasciare una propria traccia da lasciare alle generazioni future.

Admin ha scritto:Pepe', a distanza di quasi due mesi ed approfittando di una pausa, aggiungo qualcosa di mio. Vedendo le facce felici dei tuoi bambini vorrei anch'io ritornare al tempo dove non si guardava altro che il sorriso sul viso di un altro bambino per giocarci insieme. Occorre dunque riflettere su tante cose ma non so fino a che punto esista un vera volonta' per farlo. Mi dicono che le divisioni e le prevaricazioni ci sono, anche il modo di scegliersi le persone con le quali stare, non e' dettato dalle affinita' caratteriali ma dal "gruppo politico", cioè noi contro loro e se proprio deve finire, che muoia Sansone con tutti i Filistei.
Sono sempre informazioni di seconda mano ma altri mi confermano che al nostro paesello questo è l'andazzo. Si spera sempre in un miracolo ma i miracoli sono frutto di una volontà collettiva, le divisioni portano alla rovina.

Raccolgo i pensieri di Pepè Lamanna e di Admin così come raccolgo l'appello di Don Francesco che in una mail inviatami stasera fra una cosa ed un'altra mi chiedeva di fare qualcosa perchè Sellia sta morendo.
Admin dice di aver raccolto qualche pensiero di molti nostri compaesani e fra l'altro se proprio deve finire, che muoia Sansone con tutti i Filistei.

E anch'io faccio appello come Pepè Lamanna affinche ogni forumista, ogni Selliese Doc si impegni, senza protagonismo ma da protagonista, a far sì che si abbassino i toni, si smussino gli angoli, si costruiscano ponti e aggiungo io ci si unisca tutti in un unico intento: fermiamo questa lenta ed inesorabile agonia
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Messaggio  Ludovico Gio 14 Ott - 20:06

Cuvalo54, un unico intento. Hai scritto bene ma servono persone all'altezza di questo nobile atto, spesso si scambia un atto di riappacificazione per un atto di debolezza e si dice "perché dovrei essere io a fare il primo passo, loro non l'hanno fatto" ed è cosí che ci si continua a guardare in cagnesco per anni ed anni mentre il paese si sgretola. Servono persone di spessore per fare il salto di qualità, mi chiedo se Sellia li abbia.
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Messaggio  cuvalo54 Ven 15 Ott - 14:01

Le persone delle quali tu parli credo che Sellia le abbia, devono solo emergere. Intanto, come giustamente dici, tutti dobbiamo mettere da parte i rancori, l'invidia, l'IO, l'orgoglio personale, altrimenti vermante non si va veramente da nessuna parte.
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Messaggio  taccola Mer 20 Ott - 8:25

Anch'io penso che Sellia abbia le capacità per emergere, il problema è che tutto è statico, non c'è nulla di dinamico, Il verbo è sicuramente importante ma mai quanto l'azione.
Si tenta di fare l'ordinario, mai lo straordinario e piano piano si perderà anche la fiducia nel futuro e allora e solo allora Sellia si potrà dire persa. Per ora speriamo di poter riprendere un vecchio detto: "eppur si muove"
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Messaggio  Admin Gio 29 Dic - 21:30

Admin ha scritto: OCCAM Ieri a 17:23


E qui, in questo apparire, ma non essere di Sellia, che casca l'asino. Già l'asino. Questo animale così spesso personificato dal comune parlare pregiudizievole. Reso arcinoto alla stragrande maggioranza di noi tutti da un poco conosciuto filosofo del tardo Trecento e seguace del famoso Guglielmo di Occam.

Caro Occam, eccomi qua'...Innanzitutto ti devo dire che non ho fatto nessuna ricerca e che faccio parte della minoranza sulla notorieta' di Buridano e del suo asino, cerchero' di starti dietro, cosa alquanto ardua per me, nel cercare di capire il ragionamento, perche' tu l'hai rapportato all'immobilismo ed all'indecisionismo di Sellia, cosa che trovo interessante e che ho sempre cercato di capirne i motivi.


Il suo nome è Buridano, Giovanni Buridano. Questi, con il cosiddetto “Asino di Buridano”, tratta la delicata questione del rapporto tra la volontà e l'intelletto. Pare che, solitamente, l'uomo, posto tra due beni che giacciono ad un' ugual distanza, riesca, grazie alla seconda, a determinarne l'eventuale maggior valore di uno dei due e, grazie a questo e conseguentemente, direzionare la prima.
Ma, cosa accade quando i due beni si trovano sì alla stessa distanza, ma sono, anche, di valore percepiti uguali? In questo caso, una “sindrome della paralisi” ha il sopravvento e l'asino affamato, trovatosi nel mezzo, a causa del suo immobilismo, del suo indecisionismo, addirittura, arriva a morire di fame. La volontà, allora, non è libera? Un uomo affamato posto tra due cibi da lui a ugual distanza e di ugual succulenza, morirebbe anche lui come l'asino? Secondo Buridano no. Non ne morirebbe, perché capace di sospendere il giudizio dell'intelletto, e, così facendo, permette alla volontà di agire liberamente.

Dunque si parte dal presupposto che l'uomo, in base al suo intelletto, sceglie il bene maggiore e l'asino, non essendone dotato (siamo sicuri?) morirebbe di fame perche' incapace di scegliere di quale dei due beni cibarsi. Qui sono rimasto un po' confuso perche' anche se l'asino non e' dotato di intelletto, gli rimane la volonta'...E la sua volonta' non dovrebbe essere quella di morire, il suo istinto animalesco dovrebbe suggerirgli che e' meglio avventurarsi su uno dei due che crepare dalla fame.

Tuttavia, l'uomo, sempre secondo Buridano, agirebbe in base a quello che sa, e quello che sa lo sa dall'intelletto. Ma, se questo non gli dice niente, l'uomo diventa come una nave priva di timoniere. Sofisticherie da filosofi? Non si direbbe. Infatti, la tematica ha fatto scomodare addirittura il Sommo Poeta, che in un canto del Paradiso scrive:” Intra due cibi, distanti e moventi/d'un modo, prima si morrìa di fame, / che liber'uomo l'un recasse ai denti;...”.

Nuovamente...Anche un uomo non dotato di intelletto (alla stregua dell'asino) e' pur sempre, a mio vedere, dotato di volonta' e seguendo il suo primitivo istinto dovrebbe cercare di sopravvivere il piu' a lungo possibile buttandosi su uno dei due beni.

Concludo e mi domando: Sellia è mancata di decisionismo? E' questa sua immobilità a quali due Beni comuni di ugual importanza e lontananza è da addebitare? Perché, come e in quale circostanza l'uomo di Sellia percepisce un Bene non solo più importante tra due, ma anche Comune? Eventi come il “Presepe Vivente” e altri in passato, hanno dimostrato che dallo “stallo” decisionale si può uscire. Se ne può uscire sospendendo (non cancellando), per il bene di un Bene Comune, il giudizio dell'intelletto ed entrare, perché no, nella stalla dove un quadrupede per secoli ha subito la calunnia di essere stupido, ma che senza il quale il Bambinello Gesù avrebbe battuto almeno un dente e l'economia di Sellia, da sempre insufficiente, sarebbe stata inesistente.



In conclusione, secondo me Sellia e' mancata di decisionismo fino ad un certo punto, il suo immobilismo e' durato a lungo, poi si e' buttata su uno dei due beni, seguendo l'istinto di chi sente la morsa della fame, proprio come, sempre secondo me, farebbe l'asino e l'uomo senza intelletto.
Devo dire che la questione e' intrigante, io ho cercato di mantenermi a galla seguendo una parvenza di logica. Pero', la mia logica e' molto lontana da quella di Buridano o di quella di qualsiasi altro filosofo, ed e' pure per questo che attendo lumi, o almeno un ramo a quale aggrapparmi per non essere risucchiato dal vortice dell'acqua.




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Messaggio  OCCAM Ven 30 Dic - 11:47

Iperbole (figura retorica)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'iperbole (dal greco ὑπερβολή, hyperbolé, «eccesso») è una figura retorica che consiste nell'esagerazione nella descrizione della realtà tramite espressioni che l'amplifichino, per eccesso o per difetto.
Esempi
« Darei la testa per quella macchina! »
« Il prezzo del petrolio è schizzato alle stelle »
« Ti amo da morire »
« Non si usa mangiare con le mani »
« Ti stavo aspettando da una vita »
Dagli studiosi è stato messo in luce che l'iperbole presuppone la "buona fede" di chi la usa: non si tratta infatti di un'alterazione della realtà al fine di ingannare ma, al contrario, allo scopo di dare credibilità al messaggio, attraverso un eccesso nella frase che imprima nel destinatario il concetto che si vuole esprimere.
Un'iperbole che ha forma di paradosso è l'adynaton. La figura retorica contraria dell'iperbole è l'understatement.

Caro Adm, giustamente e comprensibilmente fai notare che dulcis in fundu l'asino, proprio perché "più" animale dell'uomo, alla lunga, pur di non morire di fame, non può non decidere per un Bene o l'Altro. Ma, il nocciolo della questione qui non è tanto giudicare o meno la “fattibilità” dell'esser indeciso o immobile (anche se questo avviene in realtà, ed è soggettivo in durata), quanto attirar l'attenzione sul suo “eccesso” (vedasi sopra concetto di IPERBOLE), come del resto la tua manifesta perplessità dimostra. Ovvero, è alquanto ovvio che il neofita in questione non necessita la spiegazione razional-filosofica del “filosofo” di turno per sapere che un essere vivente (sano di mente) non si lascerebbe morire a causa del suo indecisionismo. Infatti, la questio non é tanto da considerare in sé (come figura retorica), ma come mezzo “suggerente” che stimola a pensare, a riflettere a quelle miriadi di situazioni personali e quotidiane che una comunità ha in suo seno e che, si sono, negli anni, e continuano, dapprima a “stratificarsi” intrise di pregiudizi, invidie, ripicche, vendette, ammiccamenti ambigui e, persino, odio, e che poi, via via, si consolidano per diventar granitiche.
E allora, se una comunità ha dimostrato, e, secondo me, sta, fondamentalmente (una rondine non fa primavera...anche se è sempre la benvenuta), tutt'ora dimostrando, di non avere una identità, di massima, unitaria, e, quindi, un intento costruttivo Comune che implica, per l'appunto, aver saputo e avuto l'intelligenza (intelletto+volontà) di scendere a compromessi e scegliere IL Bene Super-Partes del MOMENTO, allora non ci si deve certo meravigliare se, alla lunga, l' “asino” casca e perde "treni" per migliorare la situazione, ma si limita, invece, incaponendosi, a voler prendere na tradotta e ritrovarsi, puntualmente, su un “binario morto”.
Non mi dilungo più di tanto, sicuro che l'antifona è stata ampiamente capita. Fermo restando che, nonostante tutto, credo nella buona fede dei più a Sellia, voglio solo precisare che, ovviamente, per il miope di turno non si tratterebbe certo di incaponimento, ma di “maestrìa” (magari da vantarsene pure), e il ritrovarsi su un binario morto, invece, aver centrato il suo personale obiettivo. Quindi, paradossalmente, se il fine della maggioranza continuerà ad essere quello di ammassare beni materiali, gli stessi, cioè "i più", percepiranno questo "Sig. Ognun Per Sé" non certo come un ingenuo miope, ma come persona, per sè e per chi l'accompagna, lungimirante. Ma, queste cose sono state dette e ridette in questa piazza, e poi sto andando fuori tema...ma forse solo apparentemente. A te salute
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Messaggio  Admin Ven 30 Dic - 16:09

OCCAM ha scritto:
Infatti, la questio non é tanto da considerare in sé (come figura retorica), ma come mezzo “suggerente” che stimola a pensare, a riflettere a quelle miriadi di situazioni personali e quotidiane che una comunità ha in suo seno e che, si sono, negli anni, e continuano, dapprima a “stratificarsi” intrise di pregiudizi, invidie, ripicche, vendette, ammiccamenti ambigui e, persino, odio, e che poi, via via, si consolidano per diventar granitiche.

Il mezzo "suggerente" da te usato ha compiuto la sua azione con chi scrive, non e' dato sapere se abbia fatto lo stesso con le persone che la quotidianita' la vivono, la' dove la stratificazione e' avvenuta.


E allora, se una comunità ha dimostrato, e, secondo me, sta, fondamentalmente (una rondine non fa primavera...anche se è sempre la benvenuta), tutt'ora dimostrando, di non avere una identità, di massima, unitaria, e, quindi, un intento costruttivo Comune che implica, per l'appunto, aver saputo e avuto l'intelligenza (intelletto+volontà) di scendere a compromessi e scegliere IL Bene Super-Partes del MOMENTO, allora non ci si deve certo meravigliare se, alla lunga, l' “asino” casca e perde "treni" per migliorare la situazione, ma si limita, invece, incaponendosi, a voler prendere na tradotta e ritrovarsi, puntualmente, su un “binario morto”.

La materia da te trattata richierebbe un maggior coinvolgimento da parte di chi la storia di Sellia l'ha in parte vissuta, o per lo meno da parte di chi ne e' attualmente partecipe. Per storia non s'intende "aver compiuto atti notevoli" ma aver partecipato ad condurre la comunita' nel punto dove attualmente si trova. Come tu ben sai, il sottoscritto non possiede notizie di questo genere e quindi il mio apporto alla discussione e' meramente supportato da supposizioni. Nel tempo abbiamo notato una certa "allergia" a trattare questi argomenti e le persone che continuano a "compiere gli atti" sono o incapacitati intellettualmente a sostenere le loro posizioni, oppure manca la volonta' che secondo me e' ancor peggio; e' come dire: "canta, canta ca teni na bella vucia...Eju a canzuna 'a sentu ma fazzu comu mi para e piacia"

Non mi dilungo più di tanto, sicuro che l'antifona è stata ampiamente capita. Fermo restando che, nonostante tutto, credo nella buona fede dei più a Sellia, voglio solo precisare che, ovviamente, per il miope di turno non si tratterebbe certo di incaponimento, ma di “maestrìa” (magari da vantarsene pure), e il ritrovarsi su un binario morto, invece, aver centrato il suo personale obiettivo. Quindi, paradossalmente, se il fine della maggioranza continuerà ad essere quello di ammassare beni materiali, gli stessi, cioè "i più", percepiranno questo "Sig. Ognun Per Sé" non certo come un ingenuo miope, ma come persona, per sè e per chi l'accompagna, lungimirante. Ma, queste cose sono state dette e ridette in questa piazza, e poi sto andando fuori tema...ma forse solo apparentemente. A te salute

Io credo di aver capito, non posso certo parlare per gli altri...Secondo me, quando si toccano questi tasti, ci sono persone che leggendo possono pensare che si sta criticando tutto e tutti, infatti anch'io come te credo nella buona fede dei piu'.
Purtroppo chi ha approfittato di questa buona fede non ha avuto la minima considerazione "dei piu' ", la triste realta' e' che queste persone non possono rispondere, non si possono discolpare per ovvii motivi...Il tempo e' inesorabile con tutti.
Quello che rimane e' l'attualita' ed i modi da adottare per condurla fuori dai binari morti del passato.

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Messaggio  Ludovico Sab 31 Dic - 18:30

Intelletto e volontà? Siamo messi male in entrambi
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Messaggio  OCCAM Sab 31 Dic - 19:26

Poco male Ludo...Ciò vuol dire che c'è molto lavoro da fare. E' questo l'atteggiamento che si dovrebbe avere in una comunità dove l'unica certezza è che il margine o i margini di miglioramenti sono notevoli, no?
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Messaggio  Borgo Mar 11 Apr - 20:49

Pepè Lamanna ha scritto:
Carissimi...tutti. Apro questa nuova "stanza dei superpartes" qui, all'interno dello spazio culturale e non in quello della politica. Va da sè che con questa mia netta distinzione, penso che
non debba aggiungere altro per far capire, a chi vuol capire, qual'è la mia visione (e direzione da prendere), SE, in definitiva, insieme si vuole remare PER e non CONTRO Sellia. Cosa mi auguro con questo nuovo spazio? Mi auguro che inneschi, in tanti forumisti, quel senso di vera responsabilità e di vero "risveglio" comunitario e seppelliscano vecchie "strategie", vecchie "percezioni" e vecchi rancori che non fanno altro che perpetrare quel ciclo vizioso rendendo, così comportandosi e, soprattutto, atteggiandosi, Sellia e la sua gente a-n-a-c-r-o-n-i-s-t-i-c-a impedendo che se ne inizi, finalmente, uno virtuoso. Mi appello all'intelligenza, alla perspicacia, alla  "visione-missione" e, soprattutto, all'amore per Sellia del Selliese DOC,che spinto dal suo essere super partes si impegni, senza protagonismo ma da protagonista, a far sì che si abbassino i toni, si smussino gli angoli, si costruiscano ponti e si voglia, perchè si sceglie, lasciare una propria traccia da lasciare alle generazioni future.

Per capire se qualcuno è o meno super partes conditio sine qua non è non essere prevenuti e a me sbirciando dappertutto un po in questo forum sembra che molti non lo sono, anzi!
Ritengo che il forum (magari non nella sua interezza degli iscritti) sia super partes.
Quello che dispiace è che se a volte può nascere qualche malinteso non ci sia replica da parte di chi si sente in disaccordo, sarebbe normale dialettica.
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Messaggio  unu da sellia Mar 11 Apr - 22:46

Borgo ha scritto:[e.[/justify]


Quello che dispiace è che se a volte può nascere qualche malinteso non ci sia replica da parte di chi si sente in disaccordo, sarebbe normale dialettica.[/quote]

PENSARE CHE SOLO IL DIALOGARE CIVILMENTE , UNISCE ANCHE COLORO CHE DIVERGONO. cincin cincin cincin cincin cincin

unu da sellia

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Messaggio  cuvalo54 Mer 12 Apr - 1:03

Borgo l'idealista
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