Calabria tossica

Diversi anni fa ricordo di aver letto su un giornale locale che al largo di Soverato delle navi avevano, con l'aiuto della 'ndrangheta, scaricato in mare rifiuti tossici, bidoni di scorie radioattive provenienti da paesi dell'est europeo.
Poi col tempo non se ne senti' piu' niente, magari anche perche' a qualche giornalista qualcuno diede "qualcosa" o qualche consiglio disinteressato.
Qualche uccellino oggi ha ripreso a cantare ma poi e' dovuto emigrare altrove perche' minacciato dai soliti "cumparelli" premurosi che tutto proceda come sempre, cioe' sotto silenzio assoluto.
Questi due uccellini (Francesco Saverio Alessio e Emiliano Morrone) hanno scritto un libro - La Societa' Sparente- sulla solita ditta Politica/Malaffare in cui, tra l'altro dicevano che nei laghi silani si scaricano quello che anni fa scaricavano al largo del golfo di Squillace.
Cervelli in fuga dalla Calabria, da una societa' che vive sotto le minacce di chi ci avvelena l'ambiente e ci ruba il futuro.

credo che queste cose non accadano solo in calabria..
è tutto tossico.

Che significa? Noi siamo calabresi ed essendo la Calabria una regione dove il turismo potrebbe essere l'eldorado del futuro, l'ambiente deve essere tutelato. Col tuo modo di pensare, se un matto si lancia nel vuoto dal ponte di CZ lo dovremmo fare tutti.

Allora non hai capito il mio discorso.
Io dico solo che nel mondo ci sono tante di quelle tossiche,molte delle quali non ne conosciamo neanche l'esistenza. Quindi possiamo andare da Caio o da Sempronio, ci saranno sempre robe tossiche.
ormai siamo nel 21simo secolo

Forse noi non ci rendiamo conto che il Medioevo che conosciamo noi sara' chiamato diversamente dalle generazioni future. Noi che crediamo di essere la generazione post-industriale, o come la sia voglia etichettare, potremmo negli anni a venire essere chiamati con un nome che neanche possiamo immaginare, che so... L'era della spazzatura, l'era degli ignavi, l'era degli annientatori della natura.

Buongiorno ho appena letto questo articolo di cui riporto link: http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/calabria/cosenza_scorie_navi_veleni_petizioni_5369.html

Credo che insieme, a tutti i calabresi, dovremmo partecipare a questa petizione on line sponsorizzata da "Il quotidiano della calabria".... FORZA LA CALABRIA è una regione Italiana.....

Queste sono le giuste battaglie da fare e condividere. Vogliono far diventare la Calabria la pattumiera D’Italia, anzi siamo la pattumiera D’Italia è solo per questo ci considerano ancora Italiani.
Grazie Okki blu per la segnalazione

Okkiblu, grazie per averci segnalato questa petizione, speriamo che le firme siano numerosssime e che sopratutto serviranno a far cambiare le cose.

GRANDE Okki blu, speriamu ma ni liberamu e tutta sa munnizza cchi tena a calabria

Petizione "Liberi dalle scorie", ha firmato anche SavianoCalabria radioattiva. Cresce a un ritmo di 2000 al giorno il numero di chi non vuole più scorie. 08/10/2009 di MASSIMO CLAUSI

http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/calabria/cosenza_petizione_saviano_firma_scorie_liberi_8511.html

a prposito di Saviano ma dove sono i Saviano di Calabria? Se qualcuno ne conosce almeno uno lo scriva qui sopra--abbiamo bisogno di dieci-cento-mille SAviano e meno conigli-- Molti pezzi da novanta dello Stato sono mafiosi e allora? I poteri occulti e allora? La massoneria e allora?
ci vuole la ghigliottina come nella rivoluzione francese-- il terrore si combayte col terrore non con le pacche sulle spalle--
per la calabria io sono dempre disponibile a fare cadere le teste nel cesto-- il piacere sara tutto mio--
Viva Saviano-- a morte la mafia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Di a verita' Roddy,tu facerra nu giru ccu ssa machina... muttley.gif

Roddice', tu si nu pochicellu sadicu ma si de' veru chillu chi scriva Vittoriu, forzi teni puru nu pochicellu reggiuna pecchi' china a vida cchju' de vicinu e' sempra chillu chi perdennu a capu fa cangiara capu.

Si può nutrire una certa indifferenza sulla pena di morte,
non pronunciarsi affatto, dire sì e no,
fintanto che non si è vista coi propri occhi una ghigliottina.


- Victor Hugo -

hha vvotato ppure il ggrillo, povarella a carotella haha.gif haha.gif

In tempi non sospetti, si leggeva su questo articolo di giornale che nella Calabria centrale (la nostra zona) c'e' stato un aumento considerevole di morti per tumore. Ora sappiamo, in modo non tanto speculare, il perche'.

Domandina semplice: Come mai e' cosi' difficile controllare il fondo di questi laghi silani?

esiste solo un rimedio per questo orrore che ce in Calabria--combattere l'orrore con un orrore che puo solo essere sentito quando vedi la lama della ghiglio che ti mozzera la cucuzza fra un minuto-- credetemi la Calabria sarebbe un paradiso terrestre-- ZAC!!!

Volerra sapira si chilla chi teni ara capu e' nu mattuna, nu cippu e lignu o na busta?
Comunque sulle cucuzze siamo d'accordo...

Fonte: Cz Green
Il Governo ha respinto al mittente la petizione “Liberi dalle scorie” con la quale 28.000 persone chiedono di far luce sulla presenza di rifiuti, radioattivi e non, in Calabria: a cominciare dalle vicende legate al relitto di Cetraro.

Non è che a Palazzo Chigi hanno preso la petizione e l’hanno messa in un cassetto, che già sarebbe, diciamo, poco simpatico. Non hanno voluto proprio riceverla: il che mi pare come minimo francamente antipatico.

Il giornale “Il quotidiano della Calabria” ha raccolto nei giorni scorsi 28.000 firme in calce ad alcune richieste. Primo, far piena luce sul relitto di Cetraro: l’innocua nave passeggeri Catania senza l’ombra di scorie radioattive, dice la versione ufficiale dei fatti.

Una versione che però lascia molti dubbi. Tanto più che, come dice il Wwf, non sono neanche completi i video relativi all’esplorazione del relitto messi on line dal ministro dell’Ambiente. Ricorderete i fatti: il video del ministero e quelli girati dal robot della Regione Calabria hanno portato a conclusioni opposte. Come se avessero ripreso due navi diverse.

In particolare, nel video della Regione Calabria aveva una una doppia stiva piena di bidoni, che potevano benissimo contenere i rifiuti radioattivi di cui aveva parlato un pentito di mafia. Nel video del ministero c’era una sola stiva, e vuota. La petizione de “Il quotidiano della Calabria” chiede appunto di far luce.

A seguire, la petizione chiedeva di verificare la presenza di altre “navi dei veleni” (il ministro aveva promesso di continuare le indagini, ma non se n’è più saputo nulla) e in particolare di verificare l’inquinamento radioattivo nella zona del fiume Oliva, provvedendo se del caso alla bonifica.

“Il vicino spiaggiamento della nave Jolly Rosso non fu un parto di fantasia, e la verità su quell’incidente di percorso è ancora tutta da conoscere”, constata oggi Il Quotidiano della Calabria.

Ulteriori richieste: bonificare gli edifici pubblici di Crotone (a cominciare dalle scuole) costruiti, pare, utilizzando dei rifiuti. Verificare se esiste correlazione fra aumento dei tumori in Calabria ed eventuale presenza di rifiuto radioattivi o tossici. Chiarire tutte le eventuali responsabilità.

Di tutto questo, Palazzo Chigi non ha nemmeno voluto sentire parlare.

scusate forse io sono rimasto indietro di anni,
leggo che Palazzo Chigi non ha nemmeno voluto sentire parlare della petizione.
sulla strada che da Catanzaro sala va a S. Maria vi è un palazzo con scritto Regione, penso che il Palazzo
sia occupato da persone......................................................................................................................................................
lautamente pagate da noi che dovrebbero salvaguardare il bene dei cittadini o almeno cercare di salvaguardarli
mi chiedo: la Regione Calabria che poteri ha', e se a poteri come mai non fa luce su tante cose. non solo sulle scorie
sento dire che mancano i fondi, purtroppo il tempo delle vacche grasse è finito bisogna solo rimboccarsi le maniche
mi piacerebbe sapere quanti soldi sono stati spesi intorno a falsi ambientalisti, ecologisti e tante altre associazioni,

Poveri bambini, figli e nipoti tutti,le scorie sono tanti in calabria "ma nui un facimo nenta ".
Iniziamo dal nostro bel paesino a tenerlo pulito.