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Lo stesso Commy, mi si dice ora lontano da Sellia, com se lo avesse previsto, come la formica (non la cicala) ha accumulato il “cibo” per l’inverno e ora si “nutre” e “aggiungendo un posto a tavola” ci “nutre” mettendo in compartecipazione queste foto che innescano profumi, delusioni amorose e amori indimenticabili, amicizie uniche che segnano il tempo che non ritorna, rabbia mista a impazienza per le “pastoie” vissute in gioventù, passeggiate “sotto-braccio” con l’incedere peripatetico, il “porto” dove la “nave” dopo una tempesta esistenziale puntualmente fa ritorno, il “loco” dove si viene da tutti ricosciuti da esseri viventi e non solo come a Milano, Torino ecc. da esistenti e molto, molto altro ancora…Sto parlando di “quel qualcosa” di cui ho chiesto a tutti di autoevocarselo e manifestarlo e metterlo in compartecipazione e far si che i sognatori, i visionari, i passionari di Sellia non si sentano soli, incompresi, ostracizzati, “strani” e timorosi di fronte allo stridolo frinire delle “cicale”, ma far si che attraverso il “collante” accumulato dalla formica si sentano pieni di vita, di energia da condividere e, soprattutto, riconosciuti per quelli che sono veramente.