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Scrivono i lettori: riflessioni di fede

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Messaggio  Admin Mar 14 Lug - 1:00

Secondo me li manda a due a due perche' possano essere testimoni l'uno dell'altro e li manda nelle case per evangelizzare e spargere la parola di Dio.
Non prendere nulla per il viaggio puo' essere dovuto al fatto che l'apostolo doveva avere completa fiducia nella provvidenza e doveva apparire povero di tutto. Lo sbattere la polvere da sotto i piedi puo' simbolizzare la loro presenza, una volta andati via, la polvere rimaneva come terstimonianza del loro passaggio. La vita e' un passaggio e le cose essenziali, quelle che fanno guadagnare il Paradiso sono le piu' semplici ma anche le piu' difficili da porre in atto. Questo e' quello che ne ricavo io.

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Messaggio  OCCAM Mar 14 Lug - 1:22

Adm...secondo me, ricavi bene.
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Messaggio  Ospite Mar 14 Lug - 16:23

Ciao a tutti, volevo rispondere ad Alba... che non ha compreso alcune cose del vangelo di questa Domenica appena passata. Tieni in considerazione che i discepoli sono mandati per la prima volta in missione e poi dopo un pò essi ritorneranno e racconteranno tutto a Gesù. infatti se tu continui a leggere il vangelo te ne accorgi. la missione definitiva Gesù la dona dopo la resirrezione.

comunque ti metto di seguito il commento a questo vangelo. è un pò lungo ma ne vale la pena

VANGELO
Dal vangelo secondo Marco (Mc 6, 7-13)



In quel tempo, Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.

I Dodici sono gli Apostoli del Signore. È il gruppo già costituito da Cristo Gesù.

13Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. 14Ne costituì Dodici che stessero con lui 15e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
16Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; 17poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; 18e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo 19e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. (Mc 3,13-19).

Ai Dodici Gesù affida la loro prima missione.
La missione per i Dodici consiste in una purissima e santissima obbedienza ad ogni regola e modalità che Gesù detta loro.
Come la missione di Gesù è stata dettata nei cieli dal Padre, così la missione dei discepoli è dettata sulla terra da Gesù.
Come Gesù visse la missione in perenne ed intensa obbedienza al Padre, così i discepoli devono vivere la loro missione in perenne ed intensa obbedienza a Cristo Gesù.
Senza obbedienza non c’è missione.
Nell’autonomia da Cristo Gesù non c’è missione.
I discepoli dovranno vivere questa loro prima missione a due a due, non da soli.
L’uno deve essere il conforto e il sostengo dell’altro.
L’uno deve essere il testimone della verità dell’altro.
La testimonianza deve essere fatta da due testimoni concordi.
Solo così essa potrà essere ritenuta vera.
I Dodici sono veri testimoni di Gesù.
Gesù accredita la loro parola, dona valore alla loro testimonianza, accreditando i suoi Apostoli donando loro il potere sugli spiriti immondi.
La gente che li ascolta deve anche constatare la potenza della loro parola.
Quale è il modo più efficace di manifestare questa potenza?
Cacciando gli spiriti immondi.
Liberando i cuori dalla schiavitù del diavolo.

E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa;

Gesù vuole i suoi discepoli liberi da ogni preoccupazione.
Li vuole anche liberi da pesi inutili e ingombranti.
Solo il bastone serve loro lungo il viaggio.
Il bastone è protezione, difesa, aiuto, sostegno, appoggio sicuro.
Avendo il bastone, hanno tutto.
Anche Mosè fu mandato da Dio dal Faraone con il solo bastone.
Il bastone era tutto per Mosè.
Con il bastone Mosè compiva i miracoli.

Ecco quanto è detto del bastone nel solo libro dell’Esodo:
Il Signore gli disse: "Che hai in mano?". Rispose: "Un bastone" (Es 4, 2).
Riprese: "Gettalo a terra!". Lo gettò a terra e il bastone diventò un serpente, davanti al quale Mosè si mise a fuggire (Es 4, 3).
Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano e prendilo per la coda!". Stese la mano, lo prese e diventò di nuovo un bastone nella sua mano
(Es 4, 4)
Terrai in mano questo bastone, con il quale tu compirai i prodigi" (Es 4, 17)
Mosè prese la moglie e i figli, li fece salire sull'asino e tornò nel paese di Egitto. Mosè prese in mano anche il bastone di Dio (Es 4, 20)
Quando il faraone vi chiederà: Fate un prodigio a vostro sostegno! tu dirai ad Aronne: Prendi il bastone e gettalo davanti al faraone e diventerà un serpente!" (Es 7, 9).
Mosè e Aronne vennero dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il bastone davanti al faraone e davanti ai suoi servi ed esso divenne un serpente (Es 7, 10).
Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni divennero serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni (Es 7, 12).

Per gli Apostoli il bastone deve essere il segno della costante presenza di Dio nella loro vita.
Loro non sono soli. Dio è con loro. Dio è con loro come è stato con Mosè.
Dio con loro è loro pane, loro acqua, loro denaro, loro intera vita.
Questa fede devono possedere i discepoli, se vogliono compiere secondo verità, in pienezza di obbedienza, la loro missione.

Niente deve impedire, ostacolare, rallentare, appesantire il loro viaggio.
Essi dovranno portare solo Dio con loro.

ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.

Anche il loro abbigliamento dovrà essere semplice, leggero: solo i sandali e una sola tunica.
Anche loro come i figli di Israele saranno avvolti dalla nube di giorno perché il sole non li riscaldi troppo e dalla colonna di fuoco durante la notte perché il freddo non li vinca. Come i figli di Israele nel deserto erano sotto la diretta protezione di Dio, così sotto la stessa protezione del Padre sono i discepoli di Gesù.

E diceva loro: Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.

Gesù vuole i suoi discepoli liberi anche da parole vane, pettegolezzi, mormorazioni, calunnie, false testimonianze proferiti sul loro conto dal mondo.
Li vuole credibili sempre, in tutto.
Per questo li vuole composti, seri, assennati, prudenti.
Non devono girare di casa in casa.
Una sola casa dovrà essere la loro dimora.
Dovranno per questo scegliere una casa santa, virtuosa, timorata di Dio.
Il buon nome è tutto nella missione.
Ognuno è obbligato a non compromettere la missione con le sue intemperanze, o imprudenze.
Gesù vuole i suoi discepoli più che accorti e attenti.

Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro.

Li vuole anche liberi dai frutti.
Loro devono dare, non raccogliere.
Chi raccoglie è il Signore, il Padre celeste.
È Lui il Padrone della messe.
La libertà dei discepoli consisterà nel non imporre a nessuno la loro persona e la loro parola.
Quando loro si accorgono che in un luogo non vengono né ricevuti né ascoltati, devono recarsi in altri luoghi.
Ma lasciando la loro città, dovranno scuotere la polvere da sotto i loro piedi, a testimonianza per loro.
Non c’è comunione, neanche di polvere, tra loro e quanti non li hanno ascoltati.
Se non c’è comunione di polvere, non ci sarà neanche comunione di vita eterna e di doni celesti, che sono tutti nella loro parola.

E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

Gli Apostoli vanno, predicano, invitano alla conversione.
La conversione è alla Parola, al Vangelo, alla Buona Novella, a Cristo Signore.
Come segno della verità del loro messaggio e del loro invito, manifestano realmente venuto in mezzo a loro il regno di Dio.
Liberano dal potere del diavolo.
Liberano dalle conseguenze che l’ascolto del diavolo sempre genera nel cuore del mondo: ogni sorta di malattia.
L’olio ha proprietà lenitive. Non è però l’olio che lenisce, cura e sana.
È l’onnipotenza, il nome di Gesù, nel quale i malati venivano unti.
È Dio che opera il miracoli come segno della sua presenza nei discepoli di Gesù. Ma è la fede dei discepoli in Gesù e in Dio la causa seconda di ogni vero miracolo.
La carità esteriore verso l’uomo deve essere sempre segno della verità interiore dei discepoli di Gesù.
Se manca la verità interiore, la carità esteriore non è più segno. Non c’è vera missione evangelizzatrice, vera missione cristiana.
La conversione è alla verità interiore che il discepolo porta e dona. Questa verità interiore deve essere sempre data come primo dono.

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Messaggio  Ospite Gio 16 Lug - 17:37

Grazie per il chiarimento...anche se letto velocemente...ho capito perfettamente....Come vorrei che gli apostoli di oggi riuscissero a cacciare gli spiriti immondi e ritornassero i sani principi ed i valori cristiani nel mondo......Invece oggi il mondo è infestato da comportamenti trasgressivi....da violenza...da lotte di potere....avidità di denaro.....Moltissime persone ormai pensano e vivono come se la vita terrena sia fine a sè stessa....non si crede alla vita eterna....si seguono soltanto i propri desideri...le proprie ambizioni...i propri istinti egoisti per soddisfare i propri desideri.....senza cuore e senza pensare allo spirito ed al vero senso della vita.
I ministri della Chiesa e le persone impegnate nell'evangelizzazione ........non vengono ascoltate...perchè la parola di Dio non conviene a nessuno.....perchè fa crollare tutti i falsi miti e gli idoli che l'uomo oggi si crea e sui quali basa tutta la vita.......E' questo che rallenta il cammino....e l'esortazione "Va...salva...converti.." sembra quasi inutile.........
Lo sò...dobbiamo essere liberi dai frutti come vuole il Signore...deve essere lui a raccogliere...noi dobbiamo dare.....ma..umanamente...i frutti di un lavoro svolto con passione e amore ....si aspettano....e senza soddisfazione...spesso ci si scoraggia......
Bisogna imparare a lavorare pensando solo al Signore e poco ai frutti.....ma non è per niente facile....

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Messaggio  Il Ruminante Gio 16 Lug - 21:02

Ciao Albachiara. Permettimi di colloquiare in maniera pacata...Premetto che per me la figura di Gesù Cristo è centrale nel mio modo di vedere la vita...e mi voglio e ti voglio ricordare che gesù è stato un vero rivoluzionario. Tu scrivi:

I ministri della Chiesa e le persone impegnate nell'evangelizzazione ........non vengono ascoltate...perchè la parola di Dio non conviene a nessuno.....perchè fa crollare tutti i falsi miti e gli idoli che l'uomo oggi si crea e sui quali basa tutta la vita.......E' questo che rallenta il cammino....e l'esortazione "Va...salva...converti.." sembra quasi inutile.........

Intanto non sarei così pessimista e univoca. Nel senso che il Cristianesimo e, nel suo seno, il Cattolicesimo, non se la passano così male in quanto a numero di fedeli nel mondo. Io penso che sia una questione di cosa è stata la chiesa negli ultimi 800 anni o giù di lì e di come, nel frattempo, abbia cercato di "convertirsi" quando allo stesso tempo cercava di convertire...ricordo che Papa Giovanni Paolo II ha chiesto scusa (ti invito ad andare sul seguente link: http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/inqui/inqui1/inqui1.html)...e, inoltre, secondo me non si deve partire dal presupposto che la Chiesa Cattolica abbia tutte le risposte che l'uomo moderno cerca. Questo approccio omniscente da adito, a strumentalizzatori, a far si che la Chiesa Cattolica sia e possa essere percepita come arrogante, persino all'interno del Cristianesimo stesso...e così facendo allontanando il potenziale fedele invece di avvicinarlo. Ciao.


Ultima modifica di Il Ruminante il Ven 17 Lug - 15:47 - modificato 2 volte.
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Messaggio  Ospite Ven 17 Lug - 15:12

Innanzitutto benvenuto Ruminante....E' la prima volta che ci incrociamo sul forum....
Capisco perfettamente quello che vuoi dire...Sono la prima ad ammettere che la Chiesa nel corso della storia ha commesso molti errori e sono soprattutto questi che allontanano le persone dalla conversione....Ma si vogliamo seguire il Signore e la sua parola di salvezza eterna, ciò che è importante è vivere il Vangelo...senza giudicare i comportamenti della Chiesa....anche se spesso incoerenti e ipocriti....che danno scandalo....
Se si legge il Vangelo e si ama Dio...l'obiettivo è uno: salvarsi seguendo la via di Gesù.....Tutto il resto non conta....anche se fa male....sarà Dio che giudicherà quando saremo al suo cospetto....
Quello che volevo dire nel mio post è che la Parola di Gesù è scomoda...non è bene accetta dall'uomo ...perchè ostacola le sue ambizioni... i falsi miti ...l'attaccamento ai beni terreni.....al denaro..al potere....al soddisfacimento di tutti i bisogni ad ogni costo......Si vive insomma come se la vita finisse il giorno della morte terrena......senza pensare alla vita eterna....
Caro Ruminante...è questo che volevo dire.....ma capisco le tue perplessità sulla storia della Chiesa e su molti errori che continano a mostrare un'immagine non conforme a quella di Gesù e degli apostoli....Forse Don Francesco ci potrà dare qualche chiarimento a proposito....

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Messaggio  Ospite Ven 17 Lug - 20:26

Cari amici, perchè vogliamo distruggere la chiesa a tutti i costi? la chiesa è fatte di persone e le persone non sono perfette ma in via di perfezione. la chiesa non è solo fatta di preti ma anche di laici. volete che la chiesa sia bella cominciate a farla voi bella convertendovi e iniziando a vivere il vangelo tutto e sempre e non solo quando vi conviene. e per cortesia anzichè buttare sempre fango sulla chiesa cominciate a mettere in piazza i vostri peccati e a parlare male di voi stessi. smettiamola una volta per tutte. fatemelo dire forte: è Cristo la via, la Verità e la Vita. fino a quando l'uomo sia esso di chiesa o non di chiesa non capirà questo ci sarà sempre rovina. anche io condanno gli errori. ma com'è che quando sbagliamo noi vogliamo dagli altri compassione e noi la compassione non la diamo mai.

poi noi grandi uomini siamo i più aperti di questo mondo, accettiamo questo e quell'altro credo, vogliamo tutti i dialoghi e per tutti rispetto, ebrei, musulmani, induisti etc. ma alla fine ci manca il rispetto per la nostra chiesa.

mi dispiace, ma non tollero più questi discorsi. vogliamo un mondo migliore, facciamolo noi personalmente. vogliamo una chiesa migliore? facciamola noi personalmente e basta ad additare sempre gli altri.

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Messaggio  Admin Ven 17 Lug - 20:37

Mi intrometto solo per una considerazione che puo' anche essere sbagliata ma la voglio scrivere ugualmente. Io credo che gli sbagli fatti dagli uomini non debbano ricadere sulla Chiesa. Se si parla dell'Inquisizione e degli orrori da essa provocata erano orrori umani, cioe' non si agiva in nome di Dio ma secondo una concezione errata della conversione al Cattolicesimo. Allora come oggi, non si puo' condannare tutto il clero perche' beccano qualche pedofilo, pensiamo a quanto bene fanno quelli che dedicano la propria vita per il prossimo, ai benefattori dell'umanita' come per esempio i missionari, secondo me che sono un profano di queste cose, bisogna sempre fare i distinguo.

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Messaggio  Ospite Ven 17 Lug - 21:00

E' verissimo tutto ciò che ha scritto Don Francesco e anche Admin.....Cerchiamo innanzitutto di riempire la Chiesa....di cambiare il nostro modo di fare dando a tutti il buon esempio e concentriamoci sulla parola di Gesù.....Come ho già detto nei post precedenti....è solo questo che conta e...solo una vita vissuta nel rispetto delle sue leggi che ci da la salvezza eterna.....Sarà poi Dio a giudicare i peccati di tutti...laici ed ecclesiastici.....Un abbraccio a tutti....

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Messaggio  Il Ruminante Ven 17 Lug - 21:48

Lo sfogo di don Francesco è legittimo e da rispettare. Condivido ciò che dice...non si vuole generalizzare sull'operato della chiesa attraverso la sua storia...non si deve buttare fango su chicchessìa...ma con i dogmi non ci vado d'accordo. Smile
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Messaggio  franco Lun 2 Nov - 16:31

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Messaggio  franco Mar 3 Nov - 6:46

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Messaggio  Keope Mar 3 Nov - 20:11

Complimenti Franco per il video, rivedere Giovanni Paolo II è sempre una grande emozione.
Il suo è stato un pontificato molto importante per la storia dell'umanità.
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Messaggio  franco Mer 4 Nov - 6:33





.......................Grazie Keope.....................
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Messaggio  franco Gio 5 Nov - 6:55

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Messaggio  franco Ven 6 Nov - 6:33

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Messaggio  franco Lun 9 Nov - 6:49

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Messaggio  zagor Sab 5 Dic - 16:04

Bentornato Don Francesco voglio dedicarti quest'articolo
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Messaggio  mister x Mer 9 Dic - 14:54

Caro don Francesco avete ragione,perchè la chiesa non dovrà morire mai,perchè noi siamo tutti CRISTIANI.
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Messaggio  Admin Ven 15 Gen - 19:31

Ammetto la mia ignoranza in materie religiose e le limitate qualita' intellettive, per non parlare di una educazione cristiana superficiale che poi si riflette in qualche mia domanda, forse da molti ritenute da risposte scontate.
A volte pero' mi va di riflettere scrivendo e forse qualcuno che leggera' potra' indirizzarmi sulla retta via, o almeno darmi un indizio, una dritta.
Sono cattolico non praticante, a volte vado a messa, per tanto tempo non ci sono andato, i miei perche' e le mie ansie cozzano con la vita di tutti i giorni, con quello che succede sopratutto ai bambini, agli innocenti di questo pianeta.
La tragedia di Haiti con tante vite innocenti perse, bambini che non hanno nessuna colpa, piccole brevi vite che magari non hanno mai avuto un giorno di felicita' e che ora non ci sono piu'. Dio e' misericordioso, Dio e' amore... Il male, le tragedie, le malattie incurabili, il dolore, la distruzione violenta di una vita in tenera' eta' non faranno mica parte del grande progetto divino? E se deve esistere il dolore terreno perche' quelli che soffrono sono sempre i poveri di questo mondo? Il male e' causato non da Dio ma da Satana e se uno e' credente in Dio e quindi nel bene e nell'amore universale, perche' c'e' tanto male nel mondo ? A volte le mie domande sembrano cozzare contro un muro di gomma, a volte ci penso sopra e cerco di darmi una spiegazione plausibile a quelle che sembrano assurdita' malefiche, a volte mi dico che forse c'e' una ragione per questo male che si accanisce contro i bambini e gli innocenti e che noi comuni mortali non abbiamo una spiegazione logica, perche' e' cosi' che vuole Dio, perche' ci dobbiamo rassegnare a quello che e' incomprensibile; ma forse e' incomprensibile solo per me.

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Messaggio  Keope Dom 17 Gen - 0:18

Admin le tue domande sono lecite e comprensibili.
Riporto una parte tratta da COI TERREMOTI DIO CHE C’ENTRA? (di Guglielmo Standridge)

"Una teoria più recente afferma, invece, che esisterebbe circa una dozzina di zolle tettoniche che formano la crosta terrestre, e che queste sarebbero in costante, impercettibile movimento.
Sarebbero un po’ come delle grandi lastre di ghiaccio che galleggiano e si scontrano in un mare appena scongelato.
Queste zolle, profonde circa cento chilometri, si muoverebbe ro di alcuni centimetri all’anno, premendo l’una sull’altra con una forza incredibile. Dal loro incontro deriverebbero non solo i terremoti, ma anche il sorgere di nuovi vulcani, l’azione di quelli esistenti e la formazione delle catene montagnose.

Dato che si può definire l’origine dei terremoti e spiegare tutto scientificamente, si potrebbe concludere che Dio non c’entra. Certamente si può concludere che il terremoto non è un segno del l’ira di Dio contro un qualsiasi villaggio o nazione, come alcuni religiosi hanno avuto la sfrontatezza di dire.
Dio non ha “voluto punire” con la morte nessuna delle vittime.
I danni subiti non sono “colpa” di Dio. Il terremoto è soltanto il risultato di leggi della fisica, o della natura, che hanno provoca to quelle scosse in quelle zone in quel momento.
Forse, in alcuni casi, i morti e i danni potrebbero dipendere, in parte, addirittura dagli uomini, che non hanno badato, nelle costruzioni, al pericolo di terremoti o non hanno applicato le leggi antisismiche governative.
Il fatto che un terremoto si è abbattuto sull’Italia e non sulla Svezia, si spiega non come giudizio di Dio, ma unicamente come un risultato delle formazioni geologiche in movimento.
A questo punto, si potrebbe esonerare Dio da ogni responsabilità e dire: “Dio non c’entra”.
Qui, però, almeno per alcuni che pensano profondamente, potrebbe sorgere un altro problema.
Se Dio è il creatore del mondo, e se è buono e onnisciente, perché ha creato un mondo soggetto a disastri “naturali” come i terremoti?
Quando si vuole comprendere Dio o i suoi atti, vi è una sola fonte di informazioni a cui rivolgersi: la sua rivelazione nelle Sacre Scritture.
.........Dio ha stabilito delle leggi della natura ed ha decretato che la ribellione dell’uomo avrebbe portato risultati gravi e tristi, sia a livello personale che planetario. In questo senso, possiamo dire che anche i terremoti avvengono secondo un piano di Dio, senza dire, però, che Egli li scatena come punizioni contro delle persone o delle nazioni particolari.
Anzi, è molto importante sapere che Dio promette a qualsiasi persona, che lo desideri, la possibilità di essere liberata."
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Messaggio  franco Gio 21 Gen - 9:49

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Messaggio  armando mirante Mar 2 Feb - 0:52

Perché Dio permette le sofferenze?

Scrivono i lettori: riflessioni di fede - Pagina 2 07a

Primo, non è sbagliato chiedere perché Dio permette le sofferenze. Alcuni temono che fare una domanda del genere sottintenda non avere fiducia in Dio o significhi mancargli di rispetto. Al contrario, se fate a Dio questa domanda spinti da un cuore sincero non siete i soli. Il fedele profeta Abacuc chiese a Dio: “Perché mi fai vedere l’ingiustizia? Come puoi restare spettatore dell’oppressione? Davanti a me ci sono soltanto distruzione e violenza, dovunque processi e contese”. (Abacuc 1:3, Parola del Signore) Anziché rimproverare Abacuc, Geova Dio fece mettere per iscritto le domande di quell’uomo fedele perché tutti noi potessimo leggerle. — Romani 15:4.

Secondo, è importante capire che Dio prova compassione per noi quando soffriamo. Non è affatto distaccato né misterioso; “ama la giustizia” e detesta la malvagità e le sofferenze che essa causa. (Salmo 37:28; Proverbi 6:16-19) Ai giorni di Noè, Dio si “addolorò nel suo cuore” a motivo della violenza che si era diffusa sulla terra. (Genesi 6:5, 6) Dio non è cambiato, non la pensa diversamente riguardo a ciò che accade oggi. — Malachia 3:6.

Terzo, Dio non è mai la causa della malvagità. La Bibbia lo dice chiaramente. Chi incolpa Dio per cose come omicidi,sofferenze,disastri,terrorismo etc. lo calunnia. Notate cosa dice Giobbe 34:10: “Lungi sia dal vero Dio l’agire malvagiamente, e dall’Onnipotente l’agire ingiustamente!” In modo simile, Giacomo 1:13 afferma: “Quando è nella prova, nessuno dica: ‘Sono provato da Dio’. Poiché con i mali Dio non può essere provato né egli stesso prova alcuno”. Pertanto se avete sofferto, potete star certi che la causa non è Dio.

PERTANTO SE AVETE SOFFERTO, POTETE STAR CERTI CHE LA CAUSA NON E' DIO MA E DEL GOVERNANTE DI QUESTO MONDO.
SAPETE CHI VERAMENTE GOVERNA IL MONDO ??

TROVATE LA RISPOSTA SU QUESTO ARTICOLO http://www.watchtower.org/i/200611/article_02.htm
armando mirante
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Scrivono i lettori: riflessioni di fede - Pagina 2 Empty RIFLESSIONE SULLA VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINAIO

Messaggio  Ospite Sab 13 Feb - 13:34

Riflessione sulla VI domenica del Tempo Ordinario
LA VOSTRA RICOMPENSA È GRANDE NEL CIELO

Carissimo/a,

Fare ogni cosa in vista dell’eternità: è questo il segreto della nostra vocazione e della verità di Cristo Gesù che abbiamo abbracciato nella fede. Qui ad aeternitatem? Che mi giova questo per la mia eternità? Cosa mi vale per il Regno dei Cieli? Cosa mi procura per dopo la mia morte? Quale tesoro eterno mi produrrà? Ma anche: a quale “guai” andrò incontro?
Questo significa vedere la propria vita in Dio, da Dio, per il Signore, sia nel tempo che per l’eternità. Il tempo è il nulla, il niente, ciò che non dura, ciò che finisce all’istante. Il tempo è il vuoto. Questo nulla, niente, vuoto si può riempire però di eternità, di gioia immortale, si può colmare dello stesso Dio. Questo niente si può anche svuotare delle infinite occasione che abbiamo per preparare la nostra eternità beata e riempirlo di un niente ancora più grande, di un niente eterno che è morte e perdizione per sempre.

Oggi Gesù ci insegna come si può riempire il tempo di vera eternità, vera gioia, vera santità, carità, vita, pace, amore, infinita carità: “Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti”.

Ci insegna anche come possiamo svuotare il tempo di ogni ricchezza spirituale e materiale per ricolmarlo di quel vuoto eterno che è la dannazione, la perdizione, la morte eterna, il nulla assoluto, la disperazione infinita: “Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti”.
Tutto è nella nostra scelta: il presente, il futuro, la gioia eterna, l’infamia per sempre. Tutto dipende dalla nostra volontà. Tutto è nelle nostre mani. Il tutto eterno o il niente eterno dipendono da noi. Se scegliamo di rimanere poveri, affamati, nel pianto in questo mondo, perché non vogliono conoscere il male, perché vogliamo vivere di giustizia e di carità, perché abbiamo scelto di attraversare questa terrena esistenza osservando sempre la Legge del Signore, avremo la consolazione eterna, ma anche la gioia di Dio sulla terra, nel presente.

Se invece scegliamo di essere sazi, ingordi, gaudenti, perché abbiamo deciso di vivere solo per noi stessi, sul sangue dei nostri fratelli e sulla trasgressione della Legge della verità e della giustizia, per noi non ci sarà salvezza, a meno che non ci convertiamo e rientriamo nella volontà di Dio che è volontà di pace, misericordia, carità, amore, condivisione, pietà verso tutti i nostri fratelli che assieme a noi compiono la traversata dal tempo all’eternità.

La scelta è nostra: possiamo amare i fratelli e versare per loro il nostro sangue, oppure li possiamo odiare e succhiare loro il sangue, lasciandoli e abbandonandoli, dopo averli sfruttati e ignorati, alla loro miseria. Per il Vangelo è l’uomo la via del Cielo ed è l’uomo povero, misero, nudo, forestiero, straniero, assetato, ammalato, carcerato, ignorato dal mondo, che Dio ci ha consegnato perché noi lo amiamo come Cristo Gesù ha amato noi.

Tu puoi anche non credere in quello che ti sto dicendo, pensando che ti stia raccontando qualche favola oppure facendoti scudo di quanti non hanno fede nella verità della Parola del Signore e ti annunziano l’esatto contrario e cioè che puoi vivere da sfruttatore, usuraio, egoista, cannibale, saziandoti del sangue e della carne dei tuoi fratelli e raggiungere ugualmente il Paradiso. Sappi che costoro ti ingannando, perché hanno già ingannato se stessi. Non imitare il ricco epulone. Non ti conviene proprio! Te ne pentiresti per tutta l’eternità, senza più rimedio. La vita è tua!

La Vergine Maria, Madre della Redenzione, ci aiutino a fare la scelta secondo la verità del Vangelo. Gli Angeli e i Santi ci sostengano sulla via verso Cielo.

Don Francesco

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