Sellia- Un posto nel cuore
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Chi siamo e cosa vogliamo ?

5 partecipanti

Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Admin Gio 19 Mar - 15:23

Ero in dubbio su dove infilare questo post perche' ricade, secondo me, in una zona grigia (o d'ombra) e quindi ho deciso di metterlo qui' in "Cultura" a far compagnia a Keope che e' un gran bravo ragazzo selliese. Forse il futuro non sara' roseo ma forse neanche cosi' tetro come qualcuno immagina.
Il titolo e' una domanda ma quel punto interrogativo e' piu' una domanda che faccio a me stesso che a voi, mi e' sorta dentro ieri notte, mentre prima di addormentarmi, prendevo in mano un libro con la copertina polverosa; uno di quei libri di cui si dice un gran bene e che ognuno dovrebbe leggere, quei libri che sono considerati capolavori della letteratura, che fanno pensare.
Dovrei anche dire che, insieme a questo, ve n'erano altri sparpagliati qua' e la', iniziati a leggere e mai finiti, esempi lampanti della mia svogliatezza: erano dimostrazioni di buona volonta', scarso impegno e pesantezza di palpebre.
Dicevo della domanda, del libro: Il Gattopardo di Tomasi di Pampedusa, e della frase:"Se vogliamo che tutto rimanga come e', bisogna che tutto cambi."
La frase l'avevo sentita altre volte, una citazione cosi' alla rinfusa buttata li' da qualcuno, ma ieri, prima di posare, come al solito, dopo una pagina letta, il libro sul comodino, ho pensato alla frase associandola a quello che mi aveva detto un amico durante il giorno, parlando della condizione dell'uomo oggi in Calabria, o se volete, a Sellia, a Napoli, a Catania.
Lascio a chi ne abbia voglia il ruminare sulla frase e mi concentro, per un minuto, sulla condizione umana delle nostre parti e in particolar modo sulle precario stato di chi vorrebbe tenere sempre la schiena dritta in direzione di chi gliela vorrebbe far piegare. Non sono in grado di fare un discorso politico, non sono in grado di immergermi nelle profondita' dell'antropologia culturale di un popolo del sud e dei suoi trascorsi, remoti e recenti, non sono in grado di capire come siamo arrivati ad avere una societa' che premia il mediocre cliente politico a scapito dell'illustre ma eccellente sconosciuto.
Chi e' oggi l'uomo del sud? Siamo costretti a mendicare per sempre un posticino al sole in cambio di favori elettorali? L'uomo dalla schiena dritta e' condannato ad essere considerato un appestato disoccupato? Avrei tante altre domande ma per non far risaltare ulteriormente la mia ingenuita', chiudo il libro e lo ripongo sul comodino a fargli accumulare un altro po' di polvere, forse perche' questo stato di cose non mi tocca piu' di tanto, forse perche' la lontananza dai luoghi interessati mi attutisce il colpo, forse perche' si e' da tempo insinuata la consapevolezza che noi non sappiamo ribellarci e che in fondo ci fa' comodo una societa' dove un diritto dovuto sia considerato un favore concesso.
Nonostante cio', la domanda mi rimbalza nella testa assonnata: Chi siamo e cosa vogliamo?

_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"

- Giacomo Leopardi -
Admin
Admin
Admin

Numero di messaggi : 32113
Data d'iscrizione : 08.09.08
Località : Scriptorium Conventus Mons Selion

https://sellia.forumotion.net

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Keope Gio 19 Mar - 17:37

Ciao Admin,
innanzitutto ti voglio ringraziare per le belle parole che hai detto nei miei confronti, poi anche perchè mi fai compagnia nella sezione Cultura, in effetti mi sentivo un pò da solo.........
Mi piace molto l'argomento che hai proposto: Chi siamo e cosa vogliamo.
Sai tante volte mi sono chiesto anch'io il perchè di tante cose,di tante situazioni, soprattutto ora che mi ritrovo al Nord per lavoro.
Tante volte mi sono chiesto e domandato: ma perchè qui c'è lo sviluppo,la crescita economica, il lavoro (ovviamente non tutto funziona al 100%,perchè poi ogni mondo è paese) ecc., mentre il Sud,il cosiddetto Mezzogiorno d'Italia che tanto sento ripetere sulla bocca dei politici sia di destra che di sinistra è rimasto veramente tanto indietro. Perchè? Mi fa tanta rabbia,mi fa tanto male, perchè inevitabilmente alcune volte faccio il paragone e scusa l'espressione, mi girano un pò,anzi parecchio.
Alcune volte ho provato a fare un'analisi mentale delle cause. Di chi è la "colpa",le responsabilità di tutto questo?Quali sono le cause?
Alcune volte sono impotente di fronte a queste domande. Alcune volte ho pensato: la "colpa" è dei politici che hanno sempre usato il Sud d'Italia solo come serbatoio di voti e poi alla fine, fatte tante promesse, tutto è evaporizzato nel nulla,tutto si è sciolto come la neve al sole. Altre volte ho pensato: la "colpa" è della mafia,si della mafia che ormai si è insinuata dovunque, come un cancro lentamente invade il corpo di una persona malata. Mafia ovunque e dovunque. Non vorrei stare qui a discutere dell'origine del fenomeno mafioso perchè non ho gli strumenti adatti per farlo e non sarei in grado di farlo. Però se si pensa bene in fondo la mafia è fatta da uomini,da persone, che ci camminano fianco a fianco,magari li conosciamo pure, però sono mafiosi e quindi bisogna starci alla larga.
Ma allore mi chiedo ancora questa benedetta "colpa" di chi è: di noi tutti che ci rassegniamo a tutto questo,perchè ormai le cose stanno così e non cambieranno mai nei secoli dei secoli?
Siamo noi a dover cambiare, noi inteso come uomini del sud. Forse c'è qualche timido risveglio in Calabria in questo senso,soprattutto da parte delle nuove generazioni. Ma la strada è lunga,molto lunga.
Hai ragione Admin quando dici che pure per un lavoro, che è un diritto,infatti lo dice anche la Costituzione italiana,bisogna sempre fare l'elemosina:mi dai il voto e io ti prometto il lavoro. Ma tanto queste cose si sanno sono sempre esistite e ci saranno sempre.
Comunque non voglio fare il pessimista,anche se lo sono un pò per natura,ma la speranza è l'ultima a morire.
Magari l'uomo dalla schiena dritta,come dici tu Admin, prima o poi camminerà sempre con la testa in alto.
Di solito ogni favola si conclude con un lieto fine..........................speriamo anche la realtà.Magari il sogno tuo,di Uragano e Occam si avvererà.
Grazie ancora per la compagnia e per questo nuovo argomento.

Keope :farao:
Keope
Keope

Numero di messaggi : 2053
Data d'iscrizione : 26.01.09

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  uragano Gio 19 Mar - 21:41

Caro Admin, penso che il tuo post sia perfettamente incasellato al posto giusto, perchè le tue considerazione e riflessioni ritengo siano di carattere prettamente culturale. Molto spesso, mi diletto a rileggere giornali vecchi di oltre trent’ anni. Quello che risalta immediatamente alla mia attenzione e, che le notizie,i fatti e le problematiche di allora sono di una attualità impressionante. Significa che nonostante sembra che fosse cambiato tutto, in effetti non è cambiato nulla. Significa, che purtroppo la società meridionale ed in particolare la società Calabrese è rimasta irrimediabilmente indietro . E' sicuramente un fatto culturale di sottosviluppo dovuto molto probabilmente a ritardi storici che non hanno consentito e, ancora non consentono alle popolazioni meridionali di colmare il gap tra il Nord ed il Sud. La Calabria in particolare forse paga il prezzo di avere nella popolazione un dna particolare che si chiama assistenzialismo che frena sicuramente la crescita e lo sviluppo. Siamo una regione che ha camminato e continua a camminare con le gambe degli altri. Abbiamo bisogno di sentirci protetti e che gli altri decidono per noi. Abbiamo bisogno, in poche parole di essere presi per mano. La mia sensazione, è che ancora debbano passare altre generazioni per poter forse sperare che i Calabresi capiscano quali siano i propri diritti e quali siano i propri doveri. Forse i nostri figli, se sapranno inculcare ai loro figli che dovranno camminare con le proprie gamme, che dovranno ragionare con la propria testa, che dovranno camminare con la schiena dritta , che dovranno conquistarsi le posizioni con le proprie capacità senza chiedere “l’elemosina” a nessuno e, soprattutto se sapranno inculcare ai loro figli i valori della giustizia e .... fare sparire dal vocabolario quella orribile parola che si chiama “omertà”. Se, le generazioni che verranno riusciranno nell’impresa, forse….. la Calabria fra qualche generazione potrebbe sperare di ridurre le distanze con le altre regioni italiane.
uragano
uragano

Numero di messaggi : 2239
Data d'iscrizione : 29.12.08
Località : sellia

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Ospite Gio 19 Mar - 22:02

VI LEGGO CON PASSIONE, ( SIGNORI HO DETTO PASSIONE, MI RACCOMANDO NON ECQUIVOCATE, NON ALTERATE L'AGGETTIVO ) e mi si stringe il cuore. Già 50 anni fa, quando partii era il 2/6/1958 speravo che con gli anni, il mio paesello assieme alla regione, sarebbe diventato il sogno di urgano. Con tristezza, vedo che ancora ne parliamo, e purtroppo non è cambiato niente. Uraga, come sempre hai detto cose sacrosante, ma quando avremo la gioia di vederne realizzate qualcuna?

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  uragano Ven 20 Mar - 8:09

Selliò, Una'altra cosa che noi meridionali dobbiamo cominciare a cambiare, è, quella di piangerci addosso.
uragano
uragano

Numero di messaggi : 2239
Data d'iscrizione : 29.12.08
Località : sellia

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Ospite Ven 20 Mar - 8:36

uragano ha scritto:Selliò, Una'altra cosa che noi meridionali dobbiamo cominciare a cambiare, è, quella di piangerci addosso.
(Forse i nostri figli, se sapranno inculcare ai loro figli che dovranno camminare con le proprie gamme)[/color[color=red]](fare sparire dal vocabolario quella orribile parola che si chiama “omertà”. )(che i Calabresi capiscano quali siano i propri diritti e quali siano i propri doveri.)(particolare la società Calabrese è rimasta irrimediabilmente indietro ).
Uraga, a parte la battuta scherzosa che ci sta portando a dialogare tra noi, x il piangerci addosso in generale, sfondi una porta aperta. Caso personale a 15 e quattro mesi, sono andato via senza nessuno che mi potesse accudire a 1200 km di distanza, senza una casa senza un lavoro con le conseguenze che ne derivano a 15 anni , piena adolescenza, non bamboccione oggi a 30. Come vedi sopra, ho copiato le tue sacrosante frasi. Omertà, arroganza. Oggi in televisione hanno sequestrato qua in Lombardia, ville, palazzi ai calabresi, brava gente, e una volta espropriati li danno alle istituzioni. Diritti e doveri? bene, esperienza mia personale dei diritti e doveri come gli ingegneri, dottori, architetti, capitani,sergenti, tenenti, di sellia intendono i diritti e i doveri. Rimasti indietro? Bene, una volta x andare alla scuola media, bisognava andare a vivere a catanzaro, ed erano in pochi che ci potevano andare, io non potei, oggi lauree, dottorati, hai visto come la pensiamo? Allora, la società calabrese è rimasta irrimediabilemtente indietro, ma cosa fà per fare un passo avanti? Ndrangheta, pizzu su chi lavora onestamente,si va in germania a vendicarsi!!!! Bravi molto bravi i calabresi, troppo comodo vivere in calabria con i calabresi, vai in giro per il mondo e dici che sei un calabrese? Sei un lebbroso, sei un siero positivo, appartieni a quelli che pretendono la tangente, IMPIEGHI UNA VITA A DIMOSTRARLE CHE SEI UNO NORMALE CHE LAVORI, CHE SEI ONESTO COME LA MEDIA DEGLI ITALIANI, e che la sera, sei con la tua famiglia a farti i cazzi tuoi e della tua famiglia, caro uragano, buona giornata,

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Admin Lun 22 Giu - 16:57



... Mi fanno male le oscillazioni e i rovesci
misteriosi dell'alta finanza. Più che male mi fanno paura, perché mi sento nel buio, non
vedo le facce. Nessuno ne parla, nessuno sa niente: sono gli intoccabili. Personaggi
misteriosi e oscuri che tirano le fila di un meccanismo invisibile, talmente al di sopra
di noi da farci sentire legittimamente esclusi. E’ lì, in chissà quali magici e
ovattati saloni che a voce bassa e con modi raffinati si decidono le sorti del nostro mondo:
dalle guerre di liberazione, ai grandi monopoli, dalle crisi economiche, alle
cadute dei muri, ai massacri più efferati.
Mi fa male quando mi portano il certificato elettorale.
Mi fa male la democrazia, questa democrazia che è l'unica che conosco.
Mi fa male la prima repubblica, la seconda, la terza, la quarta.
Mi fanno male i politici, più che altro tutti, sempre più viscidi, sempre più brutti.
Mi fanno male gli imbecilli, i ruffiani. E come sono vicini a noi elettori, come ci
ringraziano, come ci amano. Ma sì, io vorrei anche dei bacini, dei morsi sul collo...
certo, per capire bene che lo sto prendendo nel culo. Tutti, tutti, l'abbiamo sempre preso
nel culo... da quelli di prima, da quelli di ora, da tutti quelli che fanno il mestiere
della politica.
E mi fa male che ci sia qualcuno che crede ancora che 'loro' facciano qualcosa per noi,
per le nostre famiglie, per il nostro futuro. No, non c'è una scelta, neanche una,
non c'è una scelta politica che sia fatta pensando a cosa serve al Paese.
No, solo quello che conviene al gruppo, al partito...
Per contare di più, per avere più potere. Certo, lo
fanno solo per se stessi, per il loro schifosissimo interesse personale. Tutti, tutti,
nessuno escluso. Farebbero qualsiasi cosa, venderebbero i colleghi, gli amici, i figli.
Cambierebbero colore, nome, nazionalità, darebbero delle coltellate ai compagni di
partito pur di fottergli il posto. Non c'è più niente che assomigli al coraggio,
all'esilio, alla galera. C'è solo l'egoismo incontrollato, la smania di affermarsi, il
potere, il denaro, l'avidità più schifosa.
E voi credete ancora che contino le idee? Ma quali idee...
La cosa che mi fa più male è vedere i nostri figli con la stanchezza anticipata di ciò
che non troveranno.
E mi fa ancora più male sentire che la colpa è anche nostra. Sì, abbiamo lasciato in
eredità forse un normale benessere, ma non abbiamo potuto lasciare... quello che abbiamo
dimenticato di combattere e quello che abbiamo dimenticato di sognare per noi e per gli
altri.
Una sconfitta definitiva? No, non credo proprio. Se è vero che questa è la nostra
realtà, guardarla in faccia non può far male a nessuno. Basta non farsi prendere dalla
stupidità dello sconforto. E’ la non consapevolezza che crea malesseri nascosti e
uccide per delega. Se un uomo conosce con chiarezza il suo male, qualsiasi esso sia, ha
anche la forza per combatterlo.
Bisogna assolutamente trovare il coraggio di abbandonare i nostri meschini egoismi e
cercare un nuovo slancio collettivo magari scaturito proprio dalle cose che ci fanno male,
dalle insofferenza comuni, dal nostro rifiuto. Perché un uomo solo che grida il suo no,
è un pazzo. Milioni di uomini che gridano lo stesso no, avrebbero la possibilità di cambiare veramente il mondo...


di Giorgio Gaber

videopoesia prodotta da nuoviautori.org, regia Andrea Galli, testo tratto da "Mi fa male il mondo", voce Giorgio Gaber, fotografia Chris Cunningham, musica ed effetti sonori Andrea Galli

_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"

- Giacomo Leopardi -
Admin
Admin
Admin

Numero di messaggi : 32113
Data d'iscrizione : 08.09.08
Località : Scriptorium Conventus Mons Selion

https://sellia.forumotion.net

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  OCCAM Lun 22 Giu - 23:20

...c'è poco da aggiungere...tranne che: Repetita Iuvant Exclamation Evil or Very Mad
OCCAM
OCCAM

Numero di messaggi : 1303
Data d'iscrizione : 09.09.08
Età : 65
Località : Yuma, AR, USA

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Il Ruminante Lun 20 Lug - 0:29

Mai come in questo momento di vittoria rieccheggia nella mente dei selliesi il "Chi siamo e cosa vogliamo?". Tale domanda la si sente ora in maniera deliberata, talvolta in modo preoccupato, a volte con l’intento di ironizzare. Adm scrive:


Dicevo della domanda, del libro: “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, e della frase:"Se vogliamo che tutto rimanga come e', bisogna che tutto cambi."
La frase l'avevo sentita altre volte…Lascio a chi ne abbia voglia il ruminare sulla frase e mi concentro, per un minuto, sulla condizione umana delle nostre parti e in particolar modo sul precario stato di chi vorrebbe tenere sempre la schiena dritta in direzione di chi gliela vorrebbe far piegare…non sono in grado di capire come siamo arrivati ad avere una societa' che premia il mediocre cliente politico a scapito dell'illustre ma eccellente sconosciuto…

La frase…intriga, fa pensare, fa ruminare…ma, l’istinto, qualcosa, mi dice che calza a pennello alla situazione di Sellia. Il Sindaco appena insediatosi, colloquiando con Adm, afferma che ogni volta che va a Sellia lo coglie l’emozione; che Sellia non necessita di un cambiamento graduale ma radicale, di una terapia d’urto. Vedremo, se avrà detto la verità sulla prima e come intende procedere per la seconda di affermazione. Sellia ha appena vinto lo scettro del più bel borgo di Calabria. Come a dire: si valorizzi il passato e si guardi al futuro servendosi del presente. Il compito che aspetta il Sindaco e tutta l’amministrazione è molto più arduo che negli anni passati. Esiste, tra la popolazione giovane, una maggiore consapevolezza, una maggiore determinazione a non scappar via e, cosa più importante di tutte, esiste una rete che comunica e si scambia opinioni. Il Sindaco Zicchinella ha una grande responsabilità, ma, allo stesso tempo, una grande opportunità: definire un era. L’opportunità di far raccontare ai posteri che la situazione prima era X, poi era diventata Y in meglio, ovviamente. Ma, prima di tutto, bisogna che la popolazione tutta faccia sapere SE vuole che TUTTO o solo QUALCOSA rimanga così com’è, in tal caso, TUTTO o solo QUALCOSA bisogna che cambi. Io direi di applicare la “filosofia del qualcosa” perché più realisticamente gestibile…e di volta in volta, aspettare che la popolazione, si pronunci in merito.
Il Ruminante
Il Ruminante

Numero di messaggi : 459
Data d'iscrizione : 08.07.09

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Admin Mer 25 Nov - 16:23



Prima di inserire questo video (ce ne saranno altri) avevo pensato di aprire un nuovo argomento ma poi mi sono detto che andava bene questo "Chi siamo e cosa vogliamo" che mi sembra un titolo che si addice a quello che il Prof. Nicola Zitara http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Zitara racconta sulla nostra storia di gente del sud e calabresi.

_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"

- Giacomo Leopardi -
Admin
Admin
Admin

Numero di messaggi : 32113
Data d'iscrizione : 08.09.08
Località : Scriptorium Conventus Mons Selion

https://sellia.forumotion.net

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Admin Mer 25 Nov - 20:20


_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"

- Giacomo Leopardi -
Admin
Admin
Admin

Numero di messaggi : 32113
Data d'iscrizione : 08.09.08
Località : Scriptorium Conventus Mons Selion

https://sellia.forumotion.net

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Admin Gio 26 Nov - 16:39


_________________
" Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo"

- Giacomo Leopardi -
Admin
Admin
Admin

Numero di messaggi : 32113
Data d'iscrizione : 08.09.08
Località : Scriptorium Conventus Mons Selion

https://sellia.forumotion.net

Torna in alto Andare in basso

Chi siamo e cosa vogliamo ? Empty Re: Chi siamo e cosa vogliamo ?

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.