gemellaggio sellia mercallo

Caro pard, tante volte, pensando e parlando della situazione-Sellia ti sei lasciato andare dicendo: " Per la barba di Giosafatte!". E' vero, verissimo, l'andazzo lì non è roseo...ma si può e si deve avere fiducia. Quindi, sono, fondamentalmente, d'accordo con te circa il concetto del gemellarsi in generale...e, anche se è vero che il gemellaggio non dovrebbe e non sarà la priorità della nostra natìa "arrancante" comunità, tuttavìa, ed è qui che non mi trovi del tutto d'accordo, se tale strumento fosse gestito, sfruttato e percepito appieno per ciò che la sua Forma (vera solidarietà, vera osmosi perchè segue vero riconoscimento dell'altrui cultura, disinteressate "donazioni", vera joint venture, etc) contiene, e non certo, come spesso si è rivelato in passato, per il suo mero e apparente Contenuto di marketing politico, allora, il gemellaggio potrebbe essere una priorità e fungere e risultare da volano per altri progetti. Tutto questo, senza volerlo percepire nè più e nè meno importante di altre potenziali priorità, ma essere una parte del sistema propositivo di una comunità. Rappresenterebbe, cioè, quel fare sistema a livello comunale che umilmente "attinge" da altra fonte per carpirne idee, certezze e, per emulazione, prendere coscienza della possibilità dei propri mezzi. Il "pericolo"e, nel contempo, la sfida per chi ha per le mani questo strumento di conoscenza, è ciò che chiamo "fattore montagne russe". Infatti, come tutti gli impegno-progetto lo si deve portare avanti nonostante, anzi, direi invece, grazie agli ostacoli che si incontreranno nei momenti di stanca e sapersi riportare su e rivivere i momenti di entusiasmo iniziale. Vedremo...