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Scrivono i lettori: riflessioni di fede

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Messaggio  Ospite Mar 9 Giu - 21:52

Ognuno può scrivere qui le sue riflessioni di fede

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Messaggio  Admin Mer 10 Giu - 16:09

Gesu' e’ risuscitato dai morti

Pietro disse: "Quest’uomo [Gesù], quando vi fu dato nelle mani… voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò…"
(Atti 2:23-24)
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

La mia premessa e' la mia conclamata ignoranza sulle questioni di fede e spiritualita'. Prima di cercare di fare una balbettata constatazione che se non ci fosse la certezza della Resurrezione di Cristo non esisterebbe il Cattolicesimo. Ho letto che Gesu' apparve a molti dopo la sua morte, a conoscenti, agli apostoli e che tutti gli studiosi che da allora in poi hanno cercato di smontare questo evento, hanno dovuto realizzare che in verita' Gesu' risuscito' dalla morte o che quelli che non credevano erano coloro che non avevano avuto tempo di leggere le sacre scritture.
Non sono in grado di fare profonde elucubrazioni e quindi mi affido a Don Francesco nel porre a lui una domanda semplice (?). Come mai, secondo lui, tuttora ci sono moltissime persone, non dico atee ma agnostiche che non credono o ignorano la Resurrezione del Cristo? La religione cattolica attraverso i secoli e' andata via via scemando e come mai l'uomo erudito del 21.mo secolo non considera le questioni di fede una priorita'?

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Messaggio  OCCAM Mer 10 Giu - 17:21

Sono autenticamente agnostico...E se potessi, a priori, scegliere tra il diventare ateo o credente, allora, senza alcun dubbio, vorrei essere colpito sulla via di Damasco...Attenderò anch'io, con curiosità e interesse, le risposte di Don francesco...
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Messaggio  Keope Mer 10 Giu - 22:40

Occam, la fede e la ragione possono andare di pari passo, la fede non esclude la ragione e viceversa.
Mi rendo conto che tante volte è difficile credere, per i più svariati motivi,anche per me non pensare.
Il fatto di essere agnostico è un gran vantaggio, perchè comunque l'agnostico non nega l'esistenza di un Dio.
Occam tu credi in Dio, devi solo scoprire in quale Dio.
Ti sei già messo alla sua ricerca con la tua razionalità.

Ciao K
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Messaggio  OCCAM Mer 10 Giu - 23:53

Vero Keope...io credo, ma non necessariamente in un dio personificato, o almeno è questo che si intende(o almeno questo è ciò che intendo io) quando ci si dichiara atei o agnostici. Forse...ma è un forse molto lato, è tutta qui la differnza di fondo tra il credente versus l'ateo o l'agnostico.
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Messaggio  Ospite Ven 12 Giu - 10:28

Partiamo da ciò che ha detto Occam, ovvero dalla via di Damasco, Saulo - che poi sarà Paolo - cerca i cristiani per metterli in prigione o ucciderli. Ad un certo punto Gesù gli si rivela: "Saulo, Saulo perchè mi perseguiti?" e Saulo risponde: "chi sei o Signore?". "sono quel Gesù che tu perseguiti". da qui cambia la vita di Saulo. da ora in avanti muore Saulo e vive Paolo.

chi è Paolo? uno che ha incontrato Cristo e ha cambiato vita. da ora Paolo vivrà solo per Cristo, morirà per Cristo, annuncerà il vangelo di Cristo. tutto questo perchè? perchè Cristo gli ha cambiato la vita.

Domanda: Perchè noi cristiani non siamo, molte volte, come Paolo, come i santi, e, prima ancora come Cristo? perchè forse Cristo non ci ha davvero cambiato la vita (non perchè lui non voglia ma perchè noi non glielo permettiamo). e allora, cosa ne viene fuori? accomodiamo il vangelo e, spesso senti dire: " è vero che il Signore dice così, però... e mo pure che lo faccio una volta, che male c'è... oppure: il Signore dice che dobbiamo perdonare, ma prima però gliela devo far pagare" ditemi: non si ragiona così.

Allora poi caro Admin capsci perchè molti si dicono atei? perchè Gesù è un Dio vivo e non morto ed è un Dio che parla e chiede e per fare ciò che Gesù vuole ci vuole rinnegamento quindi è meglio dire che non credo così mi lasciano in pace. poi è chiaro che ci sono altre sfaccettature dell'ateismo ma bisogna prendere singolarmente le persone.

Una cosa vi posso dire: a me il Signore ha cambiato la vita e lo ha fatto perchè qualcuno mi ha parlato di lui ma se oggi non c'è più nessuno che parli di lui come può cambiare la vita dei nostri fratelli?

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Messaggio  Ospite Ven 12 Giu - 23:31

Sono molto contenta di questo spazio dedicato alla spiritualità...non l'avevo ancora visto....Leggendo questa risposta ad Occam e Admin...ho riflettuto ma...mi rendo conto che spesso non basta parlare di Gesù e dei suoi prodigi per far cambiare la vita....bisogna mostrare l'effetto che ha su di noi il Signore facendo vedere agli altri che siamo speciali...che siamo "illuminati" dalla sua Luce, per attirare gli altri verso di noi....Ma spesso questa luce si spegne o...si attenua...perchè scoraggiati dalle vicissitudini e dalle delusioni della vita....Allora dobbiamo andare alla fonte per dissetarci della Parola del Vangelo che ci fa rialzare...riacquistare la luce della fede per poterla portare agli altri.....Ecco perchè sono convinta che partecipare alla S. Messa, ascoltare la Parola di Dio e accostarci ai Sacramenti sia indispensabile perchè....se non si mangia e non si beve....si muore....e così muore la nostra anima senza Dio....Vi parlo per esperienza personale....

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Messaggio  OCCAM Ven 12 Giu - 23:46

Don Francesco...io non ho il piacere di conoscerla (se lo avessi avuto lo direi...anche se in incognito). Vorrei dire questo: prima di tutto che rispetto e invidio la sua fede in Dio. In secondo luogo, io, essendo agnostico, avevo espresso che avrei aspettato con interesse il suo dire sul tema del credere o no in Dio. Qui, dalle parti dell'Arizona, terra arida dove l'acqua scarseggia, siamo abituati ad andare diretti al punto, perchè parlare molto richiama l'arsura...Parlando di Saulo e poi Paolo lei ha detto...che egli convertitosi ha mostrato e avuto riconoscenza a vita per Cristo...che la gente preferisce proclamarsi ateo...per convenienza, per non avere a che fare con un certo codice di comportamento...che ci deve essere qualcuno che diffonda la parola di Cristo affinchè il miscredente possa, potenzialmente, illuminarsi...Ma, dica la verità, lei ha solo grattato la superficie del mistero, vero? Questo è il motivo per cui io mi sono limitato a "ricalcare" il suo dire. Non si pretende certo usare qui la ratio come grimaldello, ma, le voglio dire, senza retorica e arroganza ma solo per il gusto di colloquiare (sperando che lei ne convenga) al di sopra degli interessi terreni, non pensa che la sua "parola" risulti piuttosto "leggerina", con poco impatto e non possa far presa non solo su un ateo ma anche su di un agnostico "tendente" allo spirituale come me? Io, agnostico, mi aspetto molto, molto di più da un "guerriero" di Cristo. Proviamo ad andare un pò più in profondità, Don Francesco, a scavare e incontrare noi stessi...forse e così che, in fondo, ma proprio in fondo, potremmo avere la possibilità di intravedere la nostra finitezza e affrancarci definitivamente dalle passeggere tentazioni.
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Messaggio  Ospite Sab 13 Giu - 13:03

Caro Occam è vero che ho detto che la gente preferisce proclamarsi ateo ma ho detto anche che questa è solo una faccia dell'ateismo ma ce ne sono tante altre. è vero che sono rimasto in superficie, ma ho voluto fare solo un discorso generale valido per tutti che è semplice e comprensibile da tutti: Cristo ti incontra e se tu gli dai la possibilità lui ti cambia la vita e ho fatto l'esempio di San Paolo. punto. Gesù era semplice, perchè complicarci la vita in elucubrazioni mentali. poi ognuno può pure scavare per trovare non so che cosa ma serve davvero scavare per sapere che siamo esseri finiti.

io nella mia breve esperienza ho capito questo. contro la volontà dell'uomo non puoi fare nulla neanche Dio. infatti siamo esseri liberi. se un uomo tradisce la moglie e io gli dico che non deve tradire perchè è peccato e lui vuole restare così non ti darà mai ascolto e così con le altre cose

Comunque Occam, ti chiedo scusa se non ti ho soddisfatto nella risposta ma io sono abituato a rispondere "ad personam", quindi se vuoi puoi scrivermi im pm, perchè in questo modo potrei dire anche cose che agli altri non interessano. qui basta il dato generale

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Messaggio  Keope Sab 13 Giu - 13:07

OCCAM ha scritto:
Proviamo ad andare un pò più in profondità, Don Francesco, a scavare e incontrare noi stessi...forse e così che, in fondo, ma proprio in fondo, potremmo avere la possibilità di intravedere la nostra finitezza e affrancarci definitivamente dalle passeggere tentazioni.

Quotando queste ultime parole di Occam, mi viene da pensare all'esortazione "conosci te stesso",che è un motto greco iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi e può ben riassumere l'insegnamento di Socrate, in quanto esortazione a trovare la verità dentro di sé anziché nel mondo delle apparenze.

"Un concetto simile si trova anche nel monito di Sant'Agostino: "Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas" (Non andare fuori, rientra in te stesso: è nel profondo dell'uomo che risiede la verità)."

"Il processo conoscitivo, sostiene infatti Agostino, non può che nascere all'inizio dalla sensazione, nella quale il corpo è passivo, ma poi interviene l'anima che giudica le cose sulla base di criteri che vanno oltre gli oggetti corporei."

Pensatori come Socrate e Krishnamurti hanno sottolineato perentoriamente l'importanza di una conoscenza diretta e viva del mondo, il che non è possibile senza rendersi conto di come funziona la propria mente, di come essa conosce e riconosce le cose. Capire questo funzionamento significa potersi liberare da pregiudizi e condizionamenti culturali e poter conoscere senza filtri.

Credo che Occam voglia partire da questo principio filosofico per arrivare alla conoscenza della verità o sbaglio?

Ciao K
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Messaggio  OCCAM Sab 13 Giu - 16:02

Stimato Don Francesco...l'ultima cosa, ma proprio l'ultima, anzi no, non era proprio nelle mie aspettative ricevere delle scuse...per cosa? Per esprimere la propria idea/fede? Giammai. Io amo la contraddizione senza pregiudizi...amo Gesù come rivoluzionario. No, Don Francesco, mi permetto di dire che noi siamo della stessa sponda...con stati d'animo diversi e, lo ripeto, invidio chi ha trovato la fede, la pace dei sensi...anche perchè questo "stato" riesce ad ottimizzare la propria risorsa per il bene, per l'utilità del prossimo. Circa l'invito a un dialogo in privato, perchè no...e ringrazio. Buona giornata.


Ultima modifica di OCCAM il Sab 13 Giu - 21:56 - modificato 1 volta.
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Messaggio  OCCAM Sab 13 Giu - 16:09

Ciao Keope. l'ho detto già in precedenza. Ci sono, principalmente, due maniere di essere "letto". Essere contraddetto senza pregiudizi nei miei confronti, e ciò mi stimola a migliorare la codifica del mio messaggio. O essere capito senza ironia, e ciò mi stimola a migliorare la codifica del mio messaggio. Tu stai esercitando (in quanto così ti percepisco) la seconda. Grazie. Wink
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Messaggio  Keope Lun 15 Giu - 23:32

E' vero Occam, cerco di sforzarmi di capire quello che scrivi, prendendo sul serio le tue parole e cercando di immedesimarmi nel tuo punto di vista e da lì sviluppare le mie considerazioni!!!!!!!

Ciao K
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Messaggio  Ospite Mar 23 Giu - 0:53

Ciao a tutti....grazie a coloro che leggono questo angolo di riflessione sulla fede e grazie soprattutto a don Francesco che ha avuto questa bellissima idea.....
Il vangelo di oggi mi ha fatto porre molte domande e, nonostante la chiarezza dell'omelia....mi sono chiesta: Come facciamo a sapere se quello che diciamo è un giudizio oppure è un tentativo di far cambiare a qualcuno un comportamento sbagliato? E' vero dobbiamo prima togliere la trave che è nel nostro occhio prima di cercare il pelo nell'occhio dell'altro....ma se così fosse non dovremmo nemmeno fare la correzione fraterna....I peccati sono vari e ciascuno di noi ha la tendenza a commettere un peccato magari diverso dagli altri.....Quindi magari giudicandosi senza cattiveria ci si può correggere a vicenda.....
Quindi vorrei chiedere a Don francesco un chiarimento sull'argomento: Quand'è che il giudizio diventa peccato?....

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Messaggio  MEDUSA Mar 23 Giu - 11:53

Albachiara, una lettura laica potrebbe essere questa: ...nei confronti di privati, il giudizio è peccato o moralmente non "pertinente" se espresso arbitrariamente, cioè non richiesto e, soprattutto, espresso con pregiudizio. Nei confronti di pubbliche istituzioni o figure pubbliche invece, è peccato o eticamente non accettabile se espresso con pregiudizio anche se arbitrariamente...In altre parole, la chiave di volta per avere la coscienza a posto, anche in presenza di un umano "scivolone" è il non avere pregiudizi.
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Messaggio  Ospite Mar 23 Giu - 17:42

Grazie Medusa per aver espresso il tuo parere.....Io penso che il giudizio non equivale a pregiudizio....e non è sempre un peccato... se fatto al diretto interessato e non in forma di pettegolezzo....ma per correggere un comportamento sbagliato....Comunque...vediamo cosa ne pensa Don Francesco....dato che si parla di peccato.....

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Messaggio  gigi Mar 23 Giu - 19:45

?
MAI TI HO VISTO,
MAI TI HO CONOSCIUTO,
EPPURE DICONO CHE TUTTO
CIO' CHE ESISTE E' OPERA TUA.
I FIUMI, I LAGHI, IL MARE,
I MONTI, CON LE LORO CIME INNEVATE,
I BOSCHI, CON I SUOI ANIMALI,
IL SOLE, LA LUNA, LE STELLE,
INSOMMA DICONO CHE TUTTO
SIA OPERA TUA.
EPPURE IO NON TI HO MAI VISTO,
NON TI HO MAI INCONTRATO.
MOLTE SONO LE PERSONE CHE PARLANO DI TE',
CHE PER TE' VIVONO;
MOLTI DI LORO PERO' HANNO NELL'ANIMA
LA FALSITA'.
MOLTI DICONO ANCHE CHE TU'
SAPRAI GIUDICARE.
CHI SONO IO PER METTERE IN DUBBIO
LA TUA ESISTENZA,
INFATTI NON LO FACCIO.
EPPURE IO NON TI HO MAI VISTO,
NON TI HO MAI INCONTRATO.
MOLTE SONO LE PERSONE
CHE MI PARLANO DI TE'
DELL'AMORE CHE SAI DARE SENZA CHIEDERE,
DELLA TUA RICCHEZZA D'ANIMO
CHE MOSTRI SEMPRE CON GRANDE UMILTA',
DEL SACRIFICIO CHE HAI SAPUTO DARE
A TUTTA L'UMANITA'.
MA IO NON TI HO
MAI VISTO,
NON TI HO MAI CONOSCIUTO.
IO CHE AMO IL MATERIALISMO,
IO CHE AMO LA PACE,
CHE DA SEMPRE LOTTO CONTRO L'INGIUSTIZIA,
CHE DIFENDO I DEBOLI,
CHE VORREI TANTO AVERE LA CAPACITA'
DI MIGLIORARE LA QUALITA' DELLA VITA
DI CHI FATICA A VIVERE,
CHE AMO LA NATURA E L'UOMO,
CHE NON SEMPRE PURTROPPO
NE SA COGLIERE L'IMPORTANZA.
IO CHE HO SEMPRE TRASMESSO
AI MIEI FIGLI VALORI POSITIVI,
COME L'AMORE.
MAI TI HO
VISTO
E ANCORA NON TI CONOSCO
LUIGI 15/02/05
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Messaggio  Ospite Mer 24 Giu - 0:16

Complimenti Gigi....è una poesia bellissima! Sai...spesso medito sulla fede. Dio nessuno lo ha visto...ma ci ha lasciato il Vangelo come testimonianza .....Leggendo questi versi....ho capito che...Dio è dentro di te....e ci credi....
..Sei una persona ricca di valori....sai dare amicizia...amore gratuito al prossimo.....e questo è il comandamento più importante che Dio ci ha lasciato...
Medita...prega...fatti aiutare spiritualmente che troverai le risposte ai tuoi dubbi.....e........non ti stancare mai di aiutare le persone deboli.....di difenderle....perchè Dio è proprio nelle persone che hanno bisogno e...ogni buona azione fatta a loro.... l'hai fatta a Gesù....

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Messaggio  Ospite Mer 24 Giu - 16:33

Cara albachiara ti rispondo velocemente: la correzione fraterna è diversa dal giudizio. la correzione fraterna è quella che tu fai al fratello quando questo è in errore. per farla ci vuole umiltà, discrezione e da parte di chi la fa ci vuole esempio e testimonianza. posso io dire ad un mio fratello di non commettere adulterio se io sono adultero? posso io dire ad un mio fratello che deve andare a messa se io non ci vado? etc. quando poi questo volesse restare nel suo errore e si tratta di un errore che può dare scandalo alla comunità, tu lo correggi davanti a testimoni.

il giudizio, invece è qualcosa che tu fai su un fratello che può essere in errore oppure no e lo giudichi da sola o con altri ma questo giudizio non lo fai al diretto interessato. Gesù lo ha detto: non giudicate per non essere giudicati, non condannate per non essere condannati...

se uno sbaglia e tu vuoi riprenderlo vai da lui e glielo dici;

se uno sbaglia e tu lo dici a tutti o a qualcuno non va più.

Vedi, cara alba, nei discorsi che noi facciamo non ho mai sentito dire: "io ho fatto questo sbaglio", oppure, "io ho combinato questo guaio" (ognuno i propri scheletri sta attento a tenerseli nel suo armadio) ma siamo sempre bravi a dire " hai visto l'altro cosa ha fatto". cosa voglio dire? siamo sempre pronti a mettere in piazza gli altri ma mai noi stessi.

non c'è giudizio per cose giuste o cose sbagliate. a te non tocca giudicare. al massimo, se vuoi puoi correggere ma direttamente la persona che ha sbagliato.

il pregiudizio è qualcosa che si ha ancora prima che una determinata cosa venga detta o fatta.

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Messaggio  Admin Mer 24 Giu - 22:09

PRIMA LETTURA - Dal libro della Sapienza (Sap 1,13-15; 2,23-24)

Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra, perché la giustizia è immortale. Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Una domanda a Don Francesco, sempre con la premessa che la mia ignoranza e' vasta. Dio ha creato l'uomo a sua immagine e suppongo che il diavolo era prima un angelo e quindi incapace di voler male ad alcuno. La morte e' entrata per invidia del diavolo, chiedo se il diavolo era prima un angelo e quindi incapace di invidia o di qualsiasi cosa che abbia a che fare col male, da dove proviene IL MALE ?

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Messaggio  Ospite Gio 25 Giu - 10:58

Grazie Don Francesco per il chiarimento....Era un mio dubbio..ed ho voluto chiarirlo....Penso che sia stato utile per tutti i lettori del forum...Il giudizio è un peccato molto frequente......Questa catechesi tramite il forum è molto utile.......
Grazie per aver creato questo spazio...visitato da molte persone.....che magari si avvicineranno di più alla Fede....

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Messaggio  Ospite Dom 28 Giu - 13:49

Il Vangelo di oggi ci fa meditare sulla Fede....Ma come fa la nostra fede ad essere assoluta se non viene messa alla prova.....Penso che sia facile dire che abbiamo fede quando le cose vanno bene..,quando non abbiamo grossi problemi......ma al momento di una prova forte...com'è la nostra fede? Riusciamo ad accettarla come volontà di Dio? Riusciamo ad affidarci totalmente a Lui...accettando la croce con amore come Gesù...seguendo il suo esempio? Non so quante persone riescono ad avere una fede così....Ma è questa la vera fede....fidarsi ed affidarsi completamente al Signore sentendolo sempre vicino e non avere paura di niente...come un bambino che cammina tenuto per mano....che non teme di cadere...Avere la certezza che Gesù non ci abbandona.....che sta sempre con noi.....E' facile dirlo ma....riuscirò a dare l'esempio quando attraverserò periodi di estrema sofferenza? E' questo l'obiettivo da raggiungere...E' questa la vera fede.....quella che, porta alla salvezza...attraverso la croce...e ad una vita vissuta nel rispetto delle sue leggi.......

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Messaggio  Ospite Mer 1 Lug - 18:59

Admin ha scritto:PRIMA LETTURA - Dal libro della Sapienza (Sap 1,13-15; 2,23-24)

Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra, perché la giustizia è immortale. Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Una domanda a Don Francesco, sempre con la premessa che la mia ignoranza e' vasta. Dio ha creato l'uomo a sua immagine e suppongo che il diavolo era prima un angelo e quindi incapace di voler male ad alcuno. La morte e' entrata per invidia del diavolo, chiedo se il diavolo era prima un angelo e quindi incapace di invidia o di qualsiasi cosa che abbia a che fare col male, da dove proviene IL MALE ?

caro Admin, la tua domanda mi era proprio sfugita. rimedio rispondendoti subito.

Dio crea l'uomo in origine per la vita e non per la morte. cosa ha portato la morte? un atto di disobbedienza prima da parte di una creatura angelica, Lucifero, che noi oggi chiamiamo Satana o diavolo e poi di una creatura umana, della prima donna Eva che ascoltando le parole di Satana disobbedisce al comando di Dio di non mangiare dell'albero della vita. da questa disobbedienza viene il male, la morte il peccato.

è una questione di scelta: il male si scieglie; il bene si scieglie; il peccato si scieglie; la grazia si scieglie; la morte si scieglie; la vita si scieglie.

qual è la differenza tra l'angelo è l'uomo? entrambi sono creature di Dio dotate di volontà. solo che, mentre l'angelo già contempla Dio e conosce la verità può sciegliere una sola volta e la sua scelta e determinante per sempre. l'uomo, invece, vive nel tempo e nella storia e non contempla il volto di Dio e non conosce pienamente e perfettamente la verità; ecco perchè l'uomo scieglie tante volte. a volte scieglie il male, altre volte il bene, altre volte si astiene dal male e dal bene. è una scelta basata sulla fede o non fede. quando in un uomo la fede è forte è forte il bene.

il discorso non è complicato. il male c'è perchè qualcuno per primo lo ha scelto e portato nel mondo e si crea una catena di male ogni qual volta questo si sceglie. ma anche il bene c'è perchè qualcuno per primo lo ha portato nel mondo e questi è Gesù e si crea una catena di bene quando tanti scelgono il bene.

perchè diciamo che il bene vince il male? perchè l'autore del bene è Gesù che è Dio e l'autore del male è satana che è creatura di Dio. uno si potrebbe chiedere allora perchè DIo non sconfigge per sempre il male? semplice la risposta: noi non siamo burattini nella mani di Dio ma siamo creature libere dotate di volontà e liberamente dobbiamo scegliere il bene non una sola volta ma sempre. Dice Gesù: chi persevererà fino alla fine, di essi è il regno dei cieli.

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Messaggio  Admin Mer 1 Lug - 22:56

Grazie per la risposta.

cosa ha portato la morte? un atto di disobbedienza prima da parte di una creatura angelica,

Forse non ho capito bene. Se Dio crea l'uomo a sua immagine, suppongo che abbia creato anche gli angeli con lo stesso intento che a mio vedere non include il male. La disobbedienza devo dedurre che ha una radice malefica e non benefica. Se poi Dio ha creato uomo ed angeli dando loro il libero arbitrio, cio' implica che l'uomo e l'angelo abbiano innata nel loro essere la scelta malefica della disubbidienza. Forse non mi spiego bene, ma perche' creare l'uomo con il libero arbitrio dandogli la possibilita' di commettere la disubbidienza e non la creatura perfetta incapace di scegliere il male?

il discorso non è complicato. il male c'è perchè qualcuno per primo lo ha scelto e portato nel mondo e si crea una catena di male ogni qual volta questo si sceglie.

Questo per me e' un passaggio chiave, anche se lei scrive che e' non e' complicato. Quel "qualcuno" era un angelo creato da Dio e quindi creatura benevola e non malefica, disubbidiendo al Creatore diventa Satana, agli occhi di un profano come me, una punizione estrema o, almeno per me , non chiara perche' non riesco a capire quanto quel "qualcuno" che scelse il male fosse consapevole delle sventure che avrebbe arrecato all'umanita'.

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Messaggio  Ospite Mar 14 Lug - 0:42

Don Francesco Cristofaro ha scritto:
Giorno 12 del mese di Luglio, Domenica
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (B)


VANGELO - Dal vangelo secondo Marco (Mc 6, 7-13)[/color]

In quel tempo, Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro: Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro. E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.



In questo passo di Vangelo....ci sono dei punti a me poco chiari.....
Perchè Gesù manda gli apostoli a due a due? Perchè li manda in una casa? Perchè ordina loro di non prendere nulla per il viaggio? Perchè dice di scuotere la polvere da sotto i piedi se non vengono accettati o ascoltati?..
Cosa ci vuole insegnare questo passo di vangelo?.......

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