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TESTIMONI DI GEOVA , CATTOLICI ECC..

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DomenicoPassante
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chelaveritàtrionfi
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Dom 13 Feb - 16:19

Un saluto affettuoso a tutti. Sono nuovo del forum. Mi sono imbattuto per caso su questo forum perché amo fare ricerche in vari ambiti sia della scienza che in quello religioso.
La prima cosa che ho letto è stato il dibattito tra Don Francesco Cristoforo ed il sign. Armando Mirante riguardo al tema Testimoni di Geova e Bibbia.
Premessa: mi scuso per eventuali errori di scrittura, punteggiatura poiché scrivo veloce e spesso non rileggo e non correggo a causa del poco tempo e delle cose che voglio scrivere. Però, dato l’interesse , cercherò di trovare un piccolo spazio ed avere scambio di opinioni. Chiedo quindi venia

Se posso dare la mia opinione, facendo riferimento a scritture, linguisti , traduttori, opinioni in ambito scientifico nonché prove apportate dalla scienza (ovviamente dei non credenti ) vorrei un po’ discutere su alcuni punti. Ci sarebbero innumerevoli punti ma per evitare di scrivere un libro mi limiterò soltanto al tema riportato. Premetto che sono un credente, credo nella bibbia, e poiché “credo” e leggo……e studio cercando di comprendere, desidererei che in ogni ambito religioso trasparisse la verità. Questo purtroppo non avviene non per la cattiva fede delle persone che aderiscono ad un particolare movimento religioso, ma perché certi insegnamenti e dottrine non sono nate oggi ma esistono da secoli( eccezioni a parte). Su quest’ultima parte non vorrei aggiungere altro. Premetto solo una cosa dicendo: se parliamo di scienza e di prove empiriche , esse riportano che il testo bibblico non è altro che una rivendicazione di un popolo sempre sottomesso e sconfitto e che i redattori hanno creato il racconto in modo tale da avere sempre una speranza in un Dio , che risultasse più potente di tutti gli Dei dei popoli forti, che alla fine gli rendesse giustizia. Chi vuole approfondire questo argomento ci sono vari siti, vi saranno molti studiosi che vi vi dimostreranno che non c’è nulla che possa provare il contrario su quanto loro sostengono; purtroppo attualmente è in parte così, non perché sia la verità (non ci sono elementi che possono portare a certezze assolute: la scienza stessa è probabilità) più che altro perché oggi deve trasparire questo. La bibbia stessa ne da conferma anche quando dice:

Matteo 16:4 Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, e segno non le sarà dato se non quello di Giona. E, lasciatili, se ne andò.

Il pover’uomo comune non sa come vengono fatte le ricerche , a quale scopo , per dimostrare cosa ecc.. quindi può solo credere ed affidarsi alla scienza oppure no. Personalmente ho le mie ragioni di non credere, in questo caso e non solo, a ciò che in questo contesto è definito “scienza” o prova .
Ribadisco la mia fede nel testo bibblico e vado avanti..le opere di satana possono essere varie ed anche ovvie.
C’è chi afferma che anche la chiesa cattolica abbia dichiarato che la bibbia vada interpretata solo simbolicamente ed alcuni racconti possono essere fantasiosi per far comprendere al lettore alcuni messaggi etici e morali e che in passato essa stessa abbia apportato delle manipolazioni. Tutti gli ammonimenti erano riferiti ad un popolo che andava regolato.
Personalmente dubito fortemente riguardo a questa eventualità, tranne nel caso in cui per manipolazione si intenda l’aggiunta di spiegazioni a fondo pagina dei versetti, l’aggiunta dell’introduzione del testo bibblico, del capitolo, l’aggiunta di Maccabei, Daniele 13-14 o altro da parte ad esempio della versione CEI, tutta roba che non può essere considerata manipolazione ma un’aggiunta che non altera il significato del testo bibblico originale.
In ogni caso tutte o quasi tutte le altre (vedi Diodati, Luzzi ecc..) si limitano solo ai libri canonici. Confrontandole tutte , o quasi, a parte questi dettagli ed a parte la traduzione di qualche vocabolo o qualche frase tradotte in modo più o meno chiaro, il significato ed il messaggio non cambia. Ho detto quasi tutte perché , non da ora, ma già anni orsono, ho notato delle differenze ( e mica solo io…anche perché se non le noti c’è chi te le fa notare) con una in particolare: TRADUZIONE DEL NUOVO MONDO.

a) Mi sono chiesto: come mai tante traduzioni, che accomunano un certo numero di traduttori e studiosi, differiscono da quella tradotta da un piccolo numero di traduttori? Può essere che i secondi siano più esperti dei primi? Può essere che in secoli di studio e traduzioni fino ad oggi , a parte l’aggiornamento della lingua , si sia tradotto sempre in un modo ( e non solo la chiesa cattolica) e che nel 1800 o via di li…sia nata una congregazione di esperti illuminati in grado di “identificare “ errori nella traduzione e nella comprensione del vero linguaggio ancora non trovati?
b) Poi mi sono chiesto: come mai le piccole differenze (piccole aggiunte o cambi di vocabolo o altro che danno un senso diverso alla frase) compaiono proprio in tutti quei versetti dove può venir fuori una contestazione nei confronti di una particolare dottrina? (vedi ad esempio il concetto di trinità).

Prima di addentrarmi nella mia spiegazione , vorrei fare una citazione:

Don Francesco Cristofaro ha scritto:
In merito a ciò che scrive il Signor Mirante, rispondo: Per me lui è libero di professare la sua fede, le sue credenze e tutto ciò che vuole, ma chiedo al Signor Mirante di non sparare fandonie e offedere la fede cristiana. Sono tante le cose che potrei scrivere e rispondere a tutte le sue accuse ad una ad una, ma sinceramente, non ne ho proprio il tempo, visto che lui scrive ogni due minuti, però ri racconto un episodio successo pochi giorni fa nella nostra Sellia.

Perchè Don Francesco accusa il signor Mirante di accusare , quando credo sia stato lei a postare il 3d: LA VERITA' SUI TESTIMONI DI GEOVA? Parlo solo del contesto riferito al sig. Mirante, perchè se parliamo di Cattolici e TdG vi accusate a vicenda e questo è noto.

Non so se ho già detto...ma non sono un TdG. Ci tengo a precisarlo.

Gesù disse : “non giudicare per non essere giudicato”.

Come mai allora , entrambe le congregazioni che dite di predicare l'evangelo, vi accusate a vicenda?

Quindi non giudichi Russel o i testimoni di Geova come falsi profeti o altro, ma cerchi di dimostrare ciò che è scritto nella bibbia e se vede delle divergenze faccia delle ricerche riportando risultati e confrontandoli.
Allo stesso modo , dico al signor Mirante , che la watchtower definisce la chiesa cattolica come falsa religione e che è anche la prima ad aver criticato una o più traduzioni di testi bibblici ..(diciamo anche tutti perché definisce la TNM la migliore traduzione al mondo…lei in primis e comunque i Testimoni di Geova che girano per le case) poiché vi sono riportati riferimenti e pensieri del traduttore. Riporto per intero ciò che compare in una pagina del sito online:
COME SI PUO’ SCEGLIERE UNA BUONA TRADUZIONE DELLA BIBBIA?
I traduttori che lavorano a quelle che in genere vengono chiamate traduzioni libere, o parafrasi della Bibbia, si prendono delle libertà rispetto al testo nelle lingue originali. Come? Aggiungendo le loro opinioni su ciò che il testo potrebbe significare oppure omettendo informazioni contenute nel testo originale. Essendo di facile lettura, le parafrasi della Bibbia possono risultare gradevoli. Tuttavia la rielaborazione del testo per renderlo più leggibile a volte oscura o cambia il significato del testo originale.
una buona traduzione rende il messaggio della Bibbia comprensibile alle persone sincere, qualunque sia il loro retaggio culturale.
Esiste una traduzione del genere? Milioni di lettori di questa rivista scelgono la Traduzione del Nuovo Mondo.Come mai? Perché sono d’accordo con il metodo adottato dal comitato che ne ha curato la traduzione, esposto nella prefazione della prima edizione inglese: “Non si è fatto ricorso a parafrasi delle Scritture. Piuttosto, si è compiuto uno sforzo per rendere la traduzione la più letterale possibile laddove l’inglese moderno lo permette e quando la versione letterale non risulta incomprensibile a motivo di qualche espressione strana”.

Con il mio intervento non voglio giudicare nessuno, però, dato che amo la verità o per lo meno quella che reputo tale, è mia volontà cercare di fare chiarezza. Probabilmente io non sono nessuno per poter compiere tale miracolo e probabilmente chiarezza non si farà mai nella gente : ognuno professerà sempre il suo credo nella buona o nella cattiva fede. Che ciò possa essere ulteriore elemento di riflessione in aggiunta a tanti altri scritti in rete.

Dopo questa premessa continuo con la mia analisi.
Personalmente nella vita mi occupo anche di probabilità e statistica e la risposta che mi sono dato, alle domande(a,b) sopra citate è stata: molto.. molto improbabile. Ma questo non basta poiché si deve verificare.
Allora vi riporto degli esempi di comparazione tra una semplice traduzione come la CEI o la Luzzi o quello che volete , la Traduzione del Nuovo Mondo ed il testo originale. Prendiamo per esempio, perché più recente e perché sul greco si hanno meno dubbi rispetto all’ebraico antico e l’aramaico, il Nuovo Testamento.
Andiamo subito ad analizzare un versetto , per esempio, ma potrei fare tantissimi esempi:
CEI
Giovanni 1:1 In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

LUZZI
Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.
Nuova Diodati
Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.
TRADUZIONE DEL NUOVO MONDO 1967
“Nel principio era la parola e la parola era con il Dio e la parola era Dio”.
TRADUZIONE NUOVO MONDO 1986
“Nel principio era la parola e la parola era con Dio e la parola era un Dio”.
GRECO TRANSILETTERATO (DAL TESTO ORIGINALE)
En (IN) archêi (PRINCIPIO) ên (ERA) ho logos (IL VERBO), kai (E) ho logos(IL VERBO) ên (ERA) pros (PRESSO) ton theon (IL DIO), kai (E) theos (DIO: predicato nominale senza articolo) ên (ERA) ho logos (IL VERBO).
Per ora faccio cenni e ne posso fare innumerevoli. Ognuno di essi può essere discusso anche in un 3d a parte in cui cercherò di dare spiegazioni in base gli scritti che possiedo. Poi ci saranno varie opinioni on line.
Potrei anche dimostrare , sempre in base a studi seri, che il nome Geova non vuol dire assolutamente nulla. I Testimoni di Geova vogliono chiamare così Dio? Va bene. Però che non cerchino di convincere il prossimo, pover’uomo con la terza elementare o povera donna casalinga che Dio deve essere chiamato per forza Geova. Se trovate invece un linguista, come spesso è avvenuto, vi mette a tacere (e ripeto come più volte è avvenuto). Non voglio dilungarmi per ora in questo argomento e mi vorrei mantenere un po’ sul generale.
Come premesso la mia non è una critica ai Testimoni di Geova ne tanto meno a cattolici ecc.. Però, dato che ho visto che in questo contesto vi “criticate” a vicenda, vorrei dire la mia …opinione in aggiunta come spunto di riflessione senza pretese (mi scuso se posso sembrare un po’ diretto).
Questo è quanto per ora per i Testimoni di Geova.
Per concludere chiedo a Don Francesco:
- Ma ai vertici della chiesa credono nel sacro testo? Se conosce la risposta sia umile e la riporti senza temere nulla. Se non la conosce rivolga loro la domanda e cerchi di dare una spiegazione. Se non vuole e non può allora non ha senso nemmeno attaccare i Testimoni di Geova di falsa religione o altro.

- Se la risposta è si, allora le chiedo, come mai , per esempio, nella Dottrina Cristiana i comandamenti non sono come gli originali del testo bibblico? Se il primo comandamento per esteso parla chiaro:

Esodo 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.

Lassù nel cielo non credo sia riferito ad animali volatili no? Quaggiù sulla terra vuol dire animali, uomini od oggetti vari. Uomini vivi o morti che siano. Quindi pesci (acque) talpe , serpenti ed altri animali o cose…sottoterra…anche cadaveri.
Gesù disse ai suoi discepoli :
Marco 16:15 E disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo ad ogni creatura.
Esodo 20:16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo.
Proverbi 19:5 Il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne non avrà scampo.
Proverbi 25:18 L'uomo che attesta il falso contro il suo prossimo, è un martello, una spada, una freccia acuta.
Luca 18:20 Tu sai i comandamenti: Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre.

Quindi chiunque predichi l’evangelo al prossimo , ha sulle sue spalle e sulla sua coscienza una grande responsabilità. Che egli possa essere in buona fede e che sia perciò convinto di ciò che dice. Ma se per un qualche motivo non è convinto delle sue parole, che non dica nulla ad opera di convincimento. Dire secondo me, secondo noi, secondo altri, non è lo stesso nel dire “Dio ha scritto e fatto intendere così, gli altri si sbagliano”.
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Che la pace del Signore sia con voi.
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Messaggio  Admin Dom 13 Feb - 17:01

Intanto benvenuto sul forum.

Nonostante lei afferma che scrive in fretta e commette degli errori , mi sono sforzato di trovarne qualcuno ma invano. Sono un profano in materia e non ho mai fatto alcun studio biblico pero' credo che quello che lei ha scritto, secondo me, non fa un grinza.
Spero che lei rimanga con noi a discutere su questioni religiose ed altro, credo che ci siano persone su questo forum che possono argomentare con lei in modo pacato e civile e che sono certamente piu' ferrate di me su questioni spirituali.
La ringrazio per aver scelto d'iscriversi sul forum di Sellia e spero che stara' bene in nostra compagnia.


Ultima modifica di Admin il Dom 13 Feb - 17:09 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Keope Dom 13 Feb - 17:02

Intervento interessante, non riesco a capire però la domanda "......se i vertici della chiesa credono nel testo sacro...", in che cosa dovrebbero credere allora? Nel Corano?
Per quanto riguarda il discorso sui comandamenti relativi all'Esodo, voglio riportare questo commento che credo sia interessante.

"Gesù non è venuto per abolire la Legge o i Profeti, ma a dare loro compimento. Qual è il compimento che Gesù dona all'Antico Testamento? Ma prima ancora: perché Gesù può dare questo compimento? Non lo si poteva dare prima? Non poteva Dio iniziare Lui direttamente con la perfezione della Legge e dei Profeti?
Nell'Antico Testamento Dio dona forma alla creta. La creta non è ancora l'uomo. Nel Nuovo Testamento Dio soffia il suo Santo Spirito e la creta antica divine uomo nuovo. Per l'uomo nuovo occorre una legge nuova. È questo il vero compimento. Leggiamo.
Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Con Gesù nasce l'uomo nuovo, spirituale, perfetto, colmato di Spirito Santo. Questa creatura nuova deve essere governata da una Legge nuova. Qual è questa Legge nuova: è l'amore stesso di Dio che deve sempre governarla. L'amore di Dio è puro, perfetto, totale, coinvolgente, universale, oblativo, sacrificale, crocifisso. È un amore che vuole il bene più grande per l'altro. È assenza totale di male e di imperfezioni.
Quello di Dio è un amore che per continuare ad amare è disposto anche a perdere la sua vita sulla croce. È luce purissima senza alcuna tenebra. Ecco allora il vero compimento della Legge e dei Profeti: Dio dona il suo amore divino, creatore, saggio, sapiente, intelligente, libero, armonioso, come unica e sola norma all'uomo nuovo che è stato generato da acqua e da Spirito Santo. Dona il suo Spirito d'amore e di verità, di comunione e di unità, perché sempre conduca l'uomo verso l'amore più grande. "
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Messaggio  Ospite Dom 13 Feb - 23:17

Ciao Keope, bravo perchè sai rispondere sempre ed in modo conciso a questi argomenti...
Al di là dei testi, della parolina che cambia. Gesù ci ha detto che saremo giudicati sulle opere, non sulle parole.....Quindi cerchiamo di cambiare vita e di amare di più i fratelli e Dio...E' questo ciò che conta..

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Messaggio  DomenicoPassante Lun 14 Feb - 12:58

Salve a tutti,
mi compiaccio e dò il benvenuto a "chelaveritàtrionfi" ma verità quella vera la potremo scoprire solo quando saremo al cospetto di DIO, noi poveri mortali dovremmo superare il nostro egoismo e il nostro arrivismo in none della religione qualunque sia,
e dovremmo semplicemente mettere in pratica le parole di Gesu' stesso: "Matteo 22,36- 40 Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento? 37 E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti. ."
A questo punto vorrei conoscere le vostre definizioni della parola AMORE , secondo le vostre convinzioni personali.
Un cordiale saluto a tutti.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Lun 14 Feb - 14:42

Vi ringrazio dell’intervento. Pace a voi.
Signor Keope, la mia domanda se ci pensa bene può essere lecita. Ma è una domanda nulla di più.. Lo può capire rileggendo ancora una volta il mio primo messaggio. Io credo che satana oggi sia dappertutto, anche nella chiesa cristiana ; tenta l’uomo, com' è noto, dall’inizio dei suoi tempi. Ci sono tante persone che ogni giorno aiutano il prossimo e questi sono : missionari, volontari, uomini di pace. Coloro che lo fanno nel nome del Signore sono cristiani. Per me essere cristiano non vuol dire essere per forza cattolico o testimone di Geova o avventista ecc... e chi non è uno di loro non crede in Dio. Il vero cristiano è colui che crede e dimostra di credere in Cristo, cioè colui che si sforza di seguire i Comandamenti di Dio e gli insegnamenti di Gesù. I Comandamenti di Dio sono quelli scritti in Esodo in modo esplicito e comunque ripetuti in altri capitoli della bibbia. Persino Gesù li richiama più volte. Come qui:
Matteo 19:16 Ed ecco un tale, che gli s'accostò e gli disse: Maestro, che farò io di buono per aver la vita eterna?
Matteo 19:17 E Gesù gli rispose: Perché m'interroghi tu intorno a ciò ch'è buono? Uno solo è il buono. Ma se vuoi entrar nella vita osserva i comandamenti.
Matteo 19:18 Quali? gli chiese colui. E Gesù rispose: Questi: Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dir falsa testimonianza;
Matteo 19:19 onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso.

Ma quali sono per intero questi dieci comandamenti?
Eccoli:
Esodo 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.
Esodo 20:3 Non avere altri dèi oltre a me.
Esodo 20:4 NON FARTI SCULTURA, NÉ IMMAGINE ALCUNA DELLE COSE CHE SONO LASSÙ NEL CIELO O QUAGGIÙ SULLA TERRA O NELLE ACQUE SOTTO LA TERRA.
Esodo 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano,
Esodo 20:6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Esodo 20:7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.
ESODO 20:8 RICÒRDATI DEL GIORNO DEL RIPOSO (sabato)PER SANTIFICARLO.
Esodo 20:9 Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro,
Esodo 20:10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città;
Esodo 20:11 poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.
Esodo 20:12 Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà.
Esodo 20:13 Non uccidere.
Esodo 20:14 Non commettere adulterio.
Esodo 20:15 Non rubare.
Esodo 20:16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo.
Esodo 20:17 Non concupire la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».

Come dice lei sign. Keope , Gesù è venuto per portare a compimento e non per abolire:
Matteo 5:17 Non pensate ch'io sia venuto per abolire la legge od i profeti; io son venuto non per abolire ma per compire:

Luca 10:27 E colui, rispondendo, disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso.

Con questa frase si comprende che tutti i comandamenti sono sintetizzati in queste due parole:

[Ama dio] : Io sono il signore Dio tuo, non farti immagine né idolo di niente e non lo adorare ecc..ricordati di santificare il giorno del riposo = giorno del signore , citato fino all'ultimo capitolo: Apocalisse .Eccc…
[Ama il tuo prossimo come te stesso]: non rubare, non uccidere, non desiderare cosa ,roba, donna altrui ecc..
Queste due parole sintetizzano la legge di Dio e la completano perchè danno un significato in più. Io posso seguire i comandamenti rivolti all'uomo ad esempio per imposizione. Non rubo non uccido ecc,, Sto così rispettando il prossimo. Gesù dice di amarlo... Ma la parola amore è sempre presente anche nel vecchio testamento, quindi non è nulla di nuovo ma qualcosa che viene ricordato, anche se Egli stesso dice : vi dò due nuovi comandamenti.
Romani 13:8 Non abbiate altro debito con alcuno se non d'amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.

Romani 13:9 Infatti il non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non concupire e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: Ama il tuo prossimo come te stesso.

Ma i Comandamenti di Dio sono sempre quelli:
1Giovanni 3:24 E chi osserva i suoi comandamenti dimora in Lui, ed Egli in esso. E da questo conosciamo ch'Egli dimora in noi: dallo Spirito ch'Egli ci ha dato.
1Giovanni 5:2 Da questo conosciamo che amiamo i figliuoli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti.
1Giovanni 5:3 Perché questo è l'amor di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
2Giovanni 6 E questo è l'amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti. Questo è il comandamento che avete udito fin dal principio onde camminiate in esso.

Dio con il popolo di Israele istituì un patto con il sangue dell’agnello rappresentato dall’Arca dell’Alleanza o Testimonianza con all’interno : il bastone di Aronne, la manna e la Testimonianza (tavole della legge).
Esodo 25:16 E metterai nell'arca la testimonianza che ti darò

All’esterno dell’arca i rotoli (libro) della legge mosaica (leggi cerimoniali ecc…che verrano invalidate con Cristo).
Deuteronomio 31:26 'Prendete questo libro della legge e mettetelo allato all'arca del patto dell'Eterno, ch'è il vostro Dio; e quivi rimanga come testimonio contro di te;
.

Con la venuta di Gesù entra in vigore un nuovo patto eterno . Il patto è inaugurato con qualcosa di più prezioso del sangue di un animale: il suo.
Galati 3:15 Fratelli, io parlo secondo le usanze degli uomini: Un patto che sia stato validamente concluso, sia pur soltanto un patto d'uomo, nessuno l'annulla o vi aggiunge alcun che.
Galati 3:17 Or io dico: Un patto già prima debitamente stabilito da Dio, la legge, che venne quattrocentotrent'anni dopo, non lo invalida in guisa da annullare la promessa.
Ebrei 8:6 Ma ora egli ha ottenuto un ministerio di tanto più eccellente, ch'egli è mediatore d'un patto anch'esso migliore, fondato su migliori promesse.
Ebrei 8:7 Poiché se quel primo patto fosse stato senza difetto, non si sarebbe cercato luogo per un secondo.
Ebrei 8:8 Difatti, Iddio, biasimando il popolo, dice: Ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io concluderò con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, un patto nuovo;
Ebrei 8:9 non un patto come quello che feci coi loro padri nel giorno che li presi per la mano per trarli fuori dal paese d'Egitto; perché essi non han perseverato nel mio patto, ed io alla mia volta non mi son curato di loro, dice il Signore.
Ebrei 8:10 E questo è il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Io porrò le mie leggi nelle loro menti, e le scriverò sui loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.
Ebrei 8:11 E non istruiranno più ciascuno il proprio concittadino e ciascuno il proprio fratello, dicendo: Conosci il Signore! Perché tutti mi conosceranno, dal minore al maggiore di loro,
Ebrei 8:12 poiché avrò misericordia delle loro iniquità, e non mi ricorderò più dei loro peccati.
Ebrei 8:13 Dicendo: Un nuovo patto, Egli ha dichiarato antico il primo. Ora, quel che diventa antico e invecchia è vicino a sparire.

Dire un patto antico è destinato a sparire non vuol dire invalidare in guisa da annullare la promessa(galati 3:17) , ma vuol dire istituirne uno nuovo con una promessa migliore e scrivere le leggi nei cuori e nelle menti (8:10). I comandamenti di Dio, citati fino ad apocalisse rimangono sempre così come sono.

Questo è ciò che risulta dalla mia analisi, perchè quindi nuove leggi?
Pace a voi e grazie per l'attenzione
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Messaggio  Keope Lun 14 Feb - 23:39

chelaveritàtrionfi ha scritto:Vi ringrazio dell’intervento. Pace a voi.
Signor Keope, la mia domanda se ci pensa bene può essere lecita. Ma è una domanda nulla di più.. Lo può capire rileggendo ancora una volta il mio primo messaggio. Io credo che satana oggi sia dappertutto, anche nella chiesa cristiana e tenta l’uomo, come è noto, dall’inizio dei suoi tempi. Ci sono tante persone che ogni giorno aiutano il prossimo e questi sono : missionari, volontari, uomini di pace ecc. Coloro che lo fanno nel nome del signore sono cristiani. Per me essere cristiano non vuol dire essere per forza cattolico o testimone di Geova o avventista ecc... e chi non è come me non crede in Dio. Il vero cristiano è colui che crede e dimostra di credere in Cristo, cioè colui che si sforza a seguire i Comandamenti di Dio e gli insegnamenti di Gesù.

La sua domanda è lecita, ci mancherebbe, infatti sono d'accordo con lei. Leggendo le sue parole mi fa pensare al riferimento a Satana fatto da Paolo VI nel 1972 :«Attraverso qualche fessura» denunciò Paolo VI «il fumo di Satana è entrato nella Chiesa». Attualmente anche lo stesso Benedetto XVI ha ripreso più volte questa tematica riferendosi in modo particolare allo scandalo della pedofilia.
Per quanto riguarda l'essere cristiano, certo il cristiano è un seguace di Cristo e quindi anche dei comandamenti. Non riesco a capire una cosa e quindi le formulo questa domanda: per lei essere cristiano significa quindi essere staccato da qualsiasi "gerarchia"? Non ci dev'essere nessuna mediazione ecclesiastica, di qualsiasi genere?

P.S.
La prego mi dia del tu tranquillamente...... Very Happy Very Happy



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Messaggio  chelaveritàtrionfi Lun 14 Feb - 23:49

DomenicoPassante ha scritto:Salve a tutti,
mi compiaccio e dò il benvenuto a "chelaveritàtrionfi" ma verità quella vera la potremo scoprire solo quando saremo al cospetto di DIO, noi poveri mortali dovremmo superare il nostro egoismo e il nostro arrivismo in none della religione qualunque sia,
e dovremmo semplicemente mettere in pratica le parole di Gesu' stesso: "Matteo 22,36- 40 Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento? 37 E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti. ."
A questo punto vorrei conoscere le vostre definizioni della parola AMORE , secondo le vostre convinzioni personali.
Un cordiale saluto a tutti.

Sign- Domenico la ringrazio per il benvenuto. Purtroppo la verità la sa solo il Signore..è vero. Riguardo alla definizione della parola amore, sulla bibbia è presente circa 180-190 volte. Sin dal principio Dio parla di amore, verso Adamo ed Eva e poi verso i figli dei figli. Purtroppo questo amore non fu corrisposto da tutti. L'amore nella bibbia , con i comandamenti di Dio, è quello verso Dio e verso il prossimo. Ama Dio ed ama il tuo prossimo sono due comandamenti che sintetizzano e completano tutta la legge , scritta col dito divino. Come spiegato nel post precedente,_
AMA DIO vuol dire rispettare i comandamenti rivolti a lui e farlo con il cuore.
AMA IL PROSSIMO vuol dire rispettare i comandamenti rivolti al prossimo come non uccidere con rubare ecc,... facendolo con il cuore e non per imposizione.
Per me vuol dire questo.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mar 15 Feb - 0:15

Keope ha scritto:
La sua domanda è lecita, ci mancherebbe, infatti sono d'accordo con lei. Leggendo le sue parole mi fa pensare al riferimento a Satana fatto da Paolo VI nel 1972 :«Attraverso qualche fessura» denunciò Paolo VI «il fumo di Satana è entrato nella Chiesa». Attualmente anche lo stesso Benedetto XVI ha ripreso più volte questa tematica riferendosi in modo particolare allo scandalo della pedofilia.
Per quanto riguarda l'essere cristiano, certo il cristiano è un seguace di Cristo e quindi anche dei comandamenti. Non riesco a capire una cosa e quindi le formulo questa domanda: per lei essere cristiano significa quindi essere staccato da qualsiasi "gerarchia"? Non ci dev'essere nessuna mediazione ecclesiastica, di qualsiasi genere?

P.S.
La prego mi dia del tu tranquillamente...... Very Happy Very Happy
No. Per me essere cristiano vuol dire appunto quello che ho accennato, ma non si può essere soli per ovvi motivi. Si è sempre insieme e si deve appartenere per forza ad una congregazione, non gerarchia. In una gerarchia c'è un' ordine. Gesù non parla di ordine , parla di fratellanza e dice che siamo santi perchè figli di Dio. Chi crede in Dio e mette in pratica gli insegnamenti di Gesù è santo.
Se devo essere sincero sono un cattolico non praticante perchè non approvo molte cose, ma ho rispetto nella chiesa cattolica perchè è portatrice del messaggio di pace e attua opere di carità. Ci sono persone nel suo interno che amano e che operano in carità ed umiltà.
Momentaneamente mi sento in una fase di meditazione. Se vuole (vuoi)sapere cosa mi sento rispondo : più un' avventista...ma in realtà non lo sono.
PS: ho letto forse un tuo post dove accenni ad un anima immortale. Puoi riportarmi i versetti bibblici?

[/quote] Very Happy Very Happy
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Messaggio  armando mirante Mar 15 Feb - 2:23

Saluti a tutti i partecipanti.

Voglio dare anche io il benvenuto a "chelaveritàtrionfi". Si' la verita' trionfera' sempre se lo vogliamo o no'.

Sono contento della tua posizione su Esodo 20:4 "non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Su questo siamo d'accordo perche' la parola di Dio e verita'.

Ho discusso questo soggetto riguardo gli Idoli con alcuni forumisti e pure Don Francesco 10 mesi fa ma senza successo. Ecco alcune scritture che ho quotato:

Che cosa dice la parola di dio circa il farsi immagini da usare come oggetti di culto?

"Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nel vostro paese vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il signore vostro dio”. Lev. 26:1, CEI (Non si doveva erigere nessuna immagine davanti alla quale il popolo potesse prostrarsi in adorazione).


“Quale accordo [c’è] tra il tempio di dio e gli idoli? noi siamo infatti il tempio del dio vivente”. Cor. 6:16, CEI


“Figlioletti, guardatevi dagli idoli" [“idoli”,ep, pib; “falsi dèi”, cei]!”
1 Giov. 5:21, ga (La sacra bibbia—1964—a cura di salvatore garofolo, ed. marietti)



Si possono usare le immagini come semplice ausilio per adorare il vero dio?



“I veri adoratori adoreranno il padre in spirito e verità; perché il padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”. Giov. 4:23, 24, CEI (Chi si serve delle immagini come ausilio per l’adorazione non sta adorando dio “in spirito”, perché ha bisogno di qualcosa che si veda con gli occhi fisici).


“Camminiamo infatti al lume della fede e non della visione”. 2 cor. 5:7, ga


“A chi potreste paragonare dio e quale immagine mettergli a confronto?” Isa. 40:18, CEI


“Essendo noi dunque stirpe di dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’immaginazione umana”. Atti 17:29, CEI


“Io sono jahve: questo è il mio nome; non darò ad altri la mia gloria né il mio onore agli idoli . Isa. 42:8, ga



E’ giusto venerare i “santi” come intercessori presso dio, e magari servirsi di immagini dei santi come sussidio per il culto?


“Mentre pietro stava per entrare, cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. ma pietro lo rialzò, dicendo: ‘alzati: anch’io sono un uomo!’” (dal momento che pietro non approvò tale adorazione quando era presente di persona, ci incoraggerebbe ad inchinarci davanti a una sua immagine?) Atti 10:25, 26, CEI


“Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: "non farlo! io son servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di gesù. è dio che devi adorare". Apocalisse 19:10 CEI


Gli disse gesù "io sono la via, la verità e la vita. nessuno viene al padre se non per mezzo di me. se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò". (qui gesù dice chiaramente che solo tramite lui possiamo accostarci al padre e che le nostre richieste vanno fatte nel nome di gesù). Vangelo secondo Giovanni 14:6,14 CEI



“Uno solo, infatti, è dio e uno solo il mediatore fra dio e gli uomini, l’uomo cristo gesù. (qui non viene lasciato alcuno spazio ad altri perché servano in qualità di mediatori per i membri della congregazione di cristo). 1 Tim. 2:5, CEI


Cosa pensa dio delle immagini cui viene prestato un culto?


“Resta confuso ogni orafo per i suoi idoli, poiché è menzogna ciò che ha fuso e non ha soffio vitale. essi sono vanità, opere ridicole”. Ger. 10:14, 15, CEI


“Il falegname stende il regolo, disegna l’immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d’uomo da mettere in un tempio. egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere. tutto ciò diventa per l’uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l’arrosto e si sazia. ugualmente si scalda e dice: ‘mi riscaldo; mi godo il fuoco’. con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: ‘salvami, perché sei il mio dio!’. non sanno né comprendono; un velo impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: ‘ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno?’” Isa. 44:13-19, CEI


“Dice il signore dio: convertitevi, abbandonate i vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre immondezze” Ezec. 14:6, CEI


“Della bellezza dei loro gioielli fecero oggetto d’orgoglio e fabbricarono con essi le abominevoli statue dei loro idoli: per questo li tratterò come immondizia”. Ezec. 7:20, CEI

Ciao e buona giornata
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Messaggio  DomenicoPassante Mar 15 Feb - 8:40

Salve a tutti , premetto che non sono un laureato in teologia, riporto solo una spiegazione che più si avvicina al mio pensiero.

Venerazione
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


La venerazione è una forma di omaggio religioso verso una divinità, oppure verso una persona (defunta o, più raramente, vivente) o verso un oggetto sacro (ad esempio una reliquia). Filologicamente, venerare deriva dal verbo latino venerari, che significa offrire reverenza e rispetto. Questa parola deriva dalla stessa radice del nome Venus, la dea dell'amore dell'antico pantheon romano.



* 1 Induismo
* 2 Cristianesimo
* 3 Neopaganesimo
* 4 Note
* 5 Voci correlate

Induismo [modifica]

L'arcanam, adorazione di icone e di statue raffiguranti gli dei murti, è una pratica importante e quotidiana per gli induisti. L'adorazione delle immagini di Dio o di santi e di maestri spirituali sull'altare, attraverso l'offerta (puja) di incenso, fiori, acqua, fuoco, etc. viene praticata sia all'interno dei templi (mandir) che nelle case dei devoti (in particolare dei brahmana) o presso luoghi sacri (sulle rive dei fiumi, etc.). Le murti vengono quotidianamente adornate di fiori, vestite, lavate e profumate, in segno di devozione.
Cristianesimo [modifica]

Nel Cristianesimo tradizionale (Cattolicesimo e Cristianesimo ortodosso in particolare), la venerazione dei santi è l'onore reso a coloro che, dopo una vita secondo la volontà divina, sarebbero giunti in paradiso, e attraverso loro onorare Dio che li fece e nella cui immagine essi furono fatti.

Nella teologia cattolica e in quella ortodossa, la venerazione è un tipo di onore distinto dall'adorazione, che è dovuta solo a Dio. I teologi della chiesa hanno da tempo adottato il termine latria per l'adorazione dovuta solo a Dio e dulia per la venerazione offerta ai santi e alle icone. La teologia cattolica include anche il termine iperdulia per il tipo di venerazione specificatamente offerta a Maria, la madre di Gesù. Questa distinzione è chiarita nelle conclusioni dogmatiche del Settimo Concilio Ecumenico (anno 787), che decretò anche che l'iconoclastia (proibizione delle icone e della loro venerazione) è un'eresia che equivale alla negazione dell'incarnazione di Gesù Cristo. La venerazione può mostrarsi esteriormente con un rispettoso inchino o dal farsi il segno della croce davanti all'icona o immagine di un santo o alle sue reliquie o alla sua statua. Questi oggetti sono spesso anche baciati.

In alcune altre tradizioni religiose la venerazione è considerata equivalente all'eresia di idolatria, e la relativa pratica di canonizzazione equivale all'eresia di apoteosi. La teologia protestante generalmente nega che si possa fare una reale distinzione tra venerazione e adorazione e afferma che la pratica della venerazione distrae l'anima cristiana dal suo vero obiettivo, che è l'adorazione di Dio. Nelle sue Istituzioni della religione cristiana Giovanni Calvino scrive che È anzi a questo scopo che si è inventata la distinzione tra latria e dulia: per poter trasferire, senza peccare, l'onore di Dio agli angeli e ai morti.[1] Molti anglicani, però, venerano i santi, e comunque anche le confessioni cristiane che non ammettono la venerazione dei santi ne riconoscono l'esistenza, dando però al termine santi un significato diverso da quello datogli dalla chiesa cattolica.
Neopaganesimo [modifica]

Nel Neopaganesimo per venerazione si intende l'atto di devozione compiuto dal fedele nei confronti del divino, e nel contesto esiste una precisa corrispondenza della pratica venerativa con l'adorazione, a differenza di quanto capita in altre religioni in cui le due manifestazioni devozionali sono distinte. L'azione può essere di ogni tipo, e viene interpretata differentemente da ogni tradizione e denominazione. Il culto essenziale di venerazione si basa sull'offerta rituale alle divinità, le quali non sono necessariamente rappresentate da statue (ad esempio gli wiccani usano degli specchi come simboli delle divinità), ma anche da elementi naturali come alberi, pietre, fiumi o paesaggi. I neopagani credono infatti che il divino sia in ogni cosa, e che ogni cosa sia costituita dallo spirito cosmico e pertanto sia divina essa stessa. La teologia neopagana è infatti panteistica, ovvero identificante Dio con ogni cosa che esiste, il tutto immanente ed infinito. Questa Weltanschauung permette di vedere il divino ovunque e di praticare un culto di venerazione che esalti il contatto dell'essere umano con il mondo che lo circonda. Gli atti di venerazione vengono spesso compiuti in mezzo alla natura, praticando rituali di offerte nei confronti di ogni cosa. Questo avviene nelle tradizioni più legate all'ecologia e all'ambientalismo, ideologie trasversali in tutto il Neopaganesimo. Non manca il culto templare, eseguito nei confronti di statue e simboli rappresentanti le forze cosmiche; la cosa non sfocia però nella venerazione vuota, nell'idolatria, dato che rimane sempre viva la consapevolezza del panteismo della Divinità e di tutte le sue manifestazioni, e pertanto il semplice utilizzo della statua quale oggetto concentrante il simbolismo divino.
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Messaggio  Tonino Mar 15 Feb - 13:31

colgo l'occasione per salutare "chelaveritàtrionfi " e gli interlocutori di questa sana e pacata discussione
la o le religioni sono state e saranno fonti di discussione , lasciandoci sempre qualche piccolo dubbio
i dubbi li troviamo nella vita di tutti i giorni ,
Voi parlate di cose a me sconosciute , anche perchè , la mia religione , me la son costruita strada facendo
nel percorso della mia vita , ho imparato a essere in pace con me stesso e questo mi ha aiutato ad amare gli altri piu'
di me stesso , raccogliendo amore , felicità e tanta serenità
se tutti noi riuscissimo ha dare un pò d'amore a chi ne ha bisogno, avremmo un mondo migliore
un caro saluto

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Messaggio  franco Mar 15 Feb - 14:15

Tonino ha scritto:colgo l'occasione per salutare "chelaveritàtrionfi " e gli interlocutori di questa sana e pacata discussione
la o le religioni sono state e saranno fonti di discussione , lasciandoci sempre qualche piccolo dubbio
i dubbi li troviamo nella vita di tutti i giorni ,
Voi parlate di cose a me sconosciute , anche perchè , la mia religione , me la son costruita strada facendo
nel percorso della mia vita , ho imparato a essere in pace con me stesso e questo mi ha aiutato ad amare gli altri piu'
di me stesso , raccogliendo amore , felicità e tanta serenità
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....Grande Tonino, anch'io la penso come te...............
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mar 15 Feb - 14:19

Ben trovati a tutti , saluto e ringrazio tutti coloro che partecipano a questa discussione.
Ben trovato sign. Mirante. Conosco tutti i versetti da lei citati e le dirò che ne esistono anche altri.
Sig. Domenico, lei ha aperto la via a molti spunti di discussione e pian piano li tratteremo.
Premetto che la mia opinione non vuole essere verità, ma semplicemente un confronto bibblico. Innanzitutto le dirò che la bibbia parla chiaro di cosa voglia dire idolatria, secondo me, non occorre aggiungere altro. Riguardo a quanto detto se mi riporta i versetti che fanno intendere che se si tratta di Dio e dei santi (ma chi sono i santi? gente morta? Mi riporti i versetti) si possono raffigurare immagini ed erigere idoli. Mi riporti inoltre i versetti dove si capisce o è detto chiaramente che altri possono intercedere tra Dio e l'uomo a parte Gesù.

Anticipo una domanda: ma lei crede che dopo la morte ci sia un'anima immortale? Cos'è l'anima secondo la bibbia?
Allora io sono assassino, muoio e ho un'anima immortale che comunque sopravvive anche se dannata in eterno? Vorrei trattare con calma questo aspetto.

Sign. Mirante, su quanto detto concordiamo, ma su altri punti purtroppo no. Perchè idolatria ai vertici della watchtower si è deciso di togliere la parola crocifisso dalla vostra bibbia e di sostituirlo con "palo della tortura" seguita da uno studio - giustificazione. Le posso portare controstudi e prove storiche che la crocifissione esisteva ai tempi di Gesù , utilizzata tra pagani ecc... ed inoltre sono stati trovati crocifissi datati al I secolo d.c. Inoltre esperti traduttori hanno illustrato perchè dall'originale la traduzione corretta è crocifisso. Anche questo punto necessita di una più articolata spiegazione.


Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il Mar 15 Feb - 14:26 - modificato 1 volta.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mar 15 Feb - 14:22

Tonino ha scritto:colgo l'occasione per salutare "chelaveritàtrionfi " e gli interlocutori di questa sana e pacata discussione
la o le religioni sono state e saranno fonti di discussione , lasciandoci sempre qualche piccolo dubbio
i dubbi li troviamo nella vita di tutti i giorni ,
Voi parlate di cose a me sconosciute , anche perchè , la mia religione , me la son costruita strada facendo
nel percorso della mia vita , ho imparato a essere in pace con me stesso e questo mi ha aiutato ad amare gli altri piu'
di me stesso , raccogliendo amore , felicità e tanta serenità
se tutti noi riuscissimo ha dare un pò d'amore a chi ne ha bisogno, avremmo un mondo migliore
un caro saluto


Un saluto anche a lei. Mi fa piacere sentirle pronunciare amore per il prossimo. Anche se non conosce la bibbia può sempre leggerla , se vuole maggiore chiarezza. Poi starà a lei decidere se seguire quegli insegnamenti o meno. Io nn cercherò di convincerla e credo nessuno qui. Se un giorno, che può essere tra un mese, un anno o chissà in cuor suo deciderà di affidarsi alla parola, la porta sarà sempre aperta. Pace
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Messaggio  armando mirante Mar 15 Feb - 19:13

Risposta a "chelaveritàtrionfi" riguardo la sua domanda su la parola Crocifisso/Palo di tortura. Ecco la nostra spiegazione:




PALO DI TORTURA
TESTIMONI DI GEOVA , CATTOLICI ECC.. 52

Strumento come quello su cui fu messo a morte Gesù Cristo. (Mt 27:32-40; Mr 15:21-30; Lu 23:26; Gv 19:17-19, 25; Nel greco classico il sostantivo stauròs, reso “palo di tortura” nella Traduzione del Nuovo Mondo, indica principalmente un’asta o palo diritto, e non c’è nessuna prova che gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane lo usassero per indicare un palo con un braccio trasversale.


Quasi tutte le traduzioni della Bibbia dicono che Cristo fu “crocifisso” anziché “messo al palo”. Questo a motivo della comune credenza che lo strumento di tortura a cui fu appeso fosse una “croce” fatta di due pezzi di legno e non un unico palo. La tradizione inoltre, non le Scritture, dice che il condannato portava solo il braccio trasversale della croce, chiamato patibulum, anziché le due parti. In questo modo alcuni cercano di sormontare l’obiezione che il peso sarebbe stato eccessivo perché un uomo solo potesse trascinare o portare il palo fino al Golgota.


Ma cosa ebbero a dire al riguardo gli stessi scrittori della Bibbia? Essi usarono il sostantivo greco stauròs 27 volte e i verbi stauròo 46 volte, synstauròo (il prefisso syn significa “con”) 5 volte, e anastauròo (anà significa “di nuovo”) una volta. Inoltre usarono 5 volte il sostantivo greco xỳlon, “legno”, in riferimento allo strumento di tortura su cui fu inchiodato Gesù.


Cosa rivela l’originale greco circa la forma dello strumento sul quale fu messo? a morte Gesù


Stauròs, sia nel greco classico che nella koinè, non dà affatto l’idea di una “croce” fatta di due pezzi di legno. Significa solo un palo diritto, come quelli che si potrebbero usare per fare un recinto, uno steccato o una palizzata. Il New Bible Dictionary (a cura di J. D. Douglas, 1985, p. 253), alla voce “Croce”, dice: “Il termine gr. per ‘croce’ (stauros, verbo stauroo . . .) significa principalmente trave o palo diritto, e secondariamente un palo usato come strumento di punizione ed esecuzione”.


Il fatto che Luca, Pietro e Paolo abbiano usato anche xỳlon come sinonimo di stauròs è un’ulteriore prova che Gesù fu messo al palo su un legno diritto senza un braccio trasversale, poiché tale è il significato di xỳlon in questo particolare contesto. (At 5:30; 10:39; 13:29; Gal 3:13; 1Pt 2:24) Xỳlon ricorre anche nella Settanta greca in Esdra 6:11, dove si parla di un’unica trave o pezzo di legno su cui doveva essere messo al palo il violatore della legge.


Perciò la Traduzione del Nuovo Mondo trasmette fedelmente al lettore l’idea basilare del testo greco traducendo stauròs “palo di tortura”, e il verbo stauròo “mettere al palo”. In questo modo non è possibile confondere stauròs con la croce della tradizione ecclesiastica. Che il palo di tortura fosse portato da un solo uomo, Simone di Cirene, come dicono le Scritture, è del tutto ragionevole, poiché se era lungo 3,5 m e aveva un diametro di 15 cm pesava probabilmente poco più di 45 kg. — Mr 15:21.


Si noti cosa dice a questo proposito W. E. Vine: “STAUROS (σταυρός) indica principalmente un’asta o palo diritto, sul quale i malfattori venivano inchiodati per l’esecuzione. Sia il sostantivo che il verbo stauroo, fissare a un’asta o palo, in origine vanno distinti dalla forma ecclesiastica di una croce a due bracci”. Il grecista Vine menziona quindi l’origine caldea della croce a due bracci e come la cristianità l’abbia adottata dai pagani nel III secolo E.V. quale simbolo della morte di Cristo. — Vine’s Expository Dictionary of Old and New Testament Words, 1981, vol. 1, p. 256.


Significativo è questo commento tratto dal libro The Cross in Ritual, Architecture, and Art: “È strano, eppure certo, che in epoche molto più antiche della nascita di Cristo, e, successivamente, in paesi non raggiunti dagli insegnamenti della Chiesa, la Croce sia stata usata come simbolo sacro. . . . Il greco Bacco, il tiro Tammuz, il caldeo Bel e il norvegese Odino furono tutti simboleggiati presso i loro devoti da un oggetto cruciforme”. — G. S. Tyack, Londra, 1900, p. 1.


Il libro The Non-Christian Cross aggiunge: “In nessuno dei numerosi scritti che formano il Nuovo Testamento esiste una sola frase che, nel greco originale, costituisca anche una prova indiretta che lo stauros usato nel caso di Gesù fosse altro che un ordinario stauros; tanto meno che consistesse non di un solo pezzo di legno, ma di due inchiodati insieme a forma di croce. . . . Non poco capzioso da parte dei nostri insegnanti è il tradurre il termine stauros ‘croce’ per rendere nella nostra lingua i documenti greci della Chiesa, e il sostenere tale azione inserendo ‘croce’ nei nostri dizionari quale significato di stauros senza spiegare bene che tale non era affatto il significato principale del termine all’epoca degli Apostoli, non diventò il significato principale che molto tempo dopo, e diventò tale, se mai, solo perché, nonostante l’assenza di ulteriori prove, per una ragione o per l’altra si presumeva che il particolare stauros su cui fu messo a morte Gesù avesse quella particolare forma”. — J. D. Parsons, Londra, 1896, pp. 23, 24; vedi anche The Companion Bible, 1974, Appendice n. 162.


Perché Gesù doveva morire su un palo. Quando Geova Dio diede la sua legge agli israeliti, essi si impegnarono a osservarla. (Eso 24:3) Tuttavia, essendo discendenti del peccatore Adamo, non erano in grado di osservarla alla perfezione. Per questa ragione vennero a trovarsi sotto la maledizione della Legge. Per allontanare da loro quella particolare maledizione, Gesù doveva essere appeso a un palo come un criminale maledetto. A questo proposito l’apostolo Paolo scrisse: “Tutti quelli che dipendono dalle opere della legge sono sotto la maledizione; poiché è scritto: ‘Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel rotolo della Legge per metterle in pratica’. . . . Cristo ci liberò mediante acquisto dalla maledizione della Legge, divenendo una maledizione invece di noi, perché è scritto: ‘Maledetto ogni uomo appeso al palo’”. — Gal 3:10-13.


Uso figurativo. “Palo di tortura” a volte sta per sofferenze, vergogna o tortura subite perché si è seguaci di Gesù Cristo. Infatti Gesù disse: “Chi non accetta il suo palo di tortura e non mi segue non è degno di me”. (Mt 10:38; 16:24; Mr 8:34; Lu 9:23; 14:27) L’espressione “palo di tortura” è usata anche per rappresentare la morte di Gesù al palo, per mezzo della quale sono possibili la redenzione dal peccato e la riconciliazione con Dio. — 1Co 1:17, 18.


La morte di Gesù sul palo di tortura permise di abolire la Legge, che separava gli ebrei dai non ebrei. Quindi, accettando la riconciliazione resa possibile dalla morte di Gesù, sia gli ebrei che i non ebrei potevano diventare “un solo corpo mediante il palo di tortura”. (Ef 2:11-16; Col 1:20; 2:13, 14) Questo diventò una pietra d’inciampo per molti ebrei, i quali insistevano che la circoncisione e l’osservanza della Legge mosaica fossero indispensabili per avere l’approvazione di Dio. Per questo l’apostolo Paolo scrisse: “Fratelli, se predico ancora la circoncisione, perché sono ancora perseguitato? Quindi, in realtà, la pietra d’inciampo del palo di tortura è stata abolita”. (Gal 5:11) “Tutti quelli che vogliono fare bella figura nella carne sono quelli che tentano di costringervi a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati per il palo di tortura del Cristo, Gesù. Non avvenga mai che io mi vanti, se non del palo di tortura del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo è stato messo al palo per me e io per il mondo”. (Gal 6:12, 14) Poiché dichiarava che la morte di Gesù sul palo di tortura era l’unico mezzo per avere la salvezza, Paolo fu perseguitato dagli ebrei. In conseguenza di tale dichiarazione il mondo era per l’apostolo come qualcosa di messo al palo, condannato, morto, mentre il mondo considerava lui con odio, come un criminale messo al palo.


Coloro che avevano abbracciato il cristianesimo, ma poi tornavano a vivere in modo immorale, si dimostravano “nemici del palo di tortura del Cristo”. (Flp 3:18, 19) Le loro azioni dimostravano che essi non apprezzavano i benefìci derivanti dalla morte di Gesù sul palo di tortura. Avevano “calpestato il Figlio di Dio” e ‘stimato di valore comune il sangue del patto mediante il quale erano stati santificati’. — Eb 10:29.



PER ALTRE INFORMAZIONI VEDERE
http://www.watchtower.org/i/bh/appendix_05.htm
http://www.watchtower.org/i/200604a/article_01.htm



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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mar 15 Feb - 20:05

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Messaggio  Keope Mer 16 Feb - 18:06


No. Per me essere cristiano vuol dire appunto quello che ho accennato, ma non si può essere soli per ovvi motivi. Si è sempre insieme e si deve appartenere per forza ad una congregazione, non gerarchia. In una gerarchia c'è un' ordine. Gesù non parla di ordine , parla di fratellanza e dice che siamo santi perchè figli di Dio. Chi crede in Dio e mette in pratica gli insegnamenti di Gesù è santo.
Se devo essere sincero sono un cattolico non praticante perchè non approvo molte cose, ma ho rispetto nella chiesa cattolica perchè è portatrice del messaggio di pace e attua opere di carità. Ci sono persone nel suo interno che amano e che operano in carità ed umiltà.
Momentaneamente mi sento in una fase di meditazione. Se vuole (vuoi)sapere cosa mi sento rispondo : più un' avventista...ma in realtà non lo sono.
PS: ho letto forse un tuo post dove accenni ad un anima immortale. Puoi riportarmi i versetti bibblici?



Ciao,volevo semplicemente dire che ho usato la parola gerarchia tra virgolette. Certo come dici tu Gesù non parla di gerarchia, ma in Matteo 16:18 viene detto “E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa.......".
Credo che alla fine il "problema" sia sempre lo stesso. A causa di diverse interpretazioni e traduzioni alcune confessioni religiose non accettano il primato di Pietro, quindi del Papa, come è il caso anche degli Avventisti, i quali si rifanno al mondo protestante. La mia domanda non è stata casuale, in un certo senso avevo capito che si rifaceva al protestantesimo, anche se, come dice lei, è in una fase di meditazione, quindi in realtà non si sente un'avventista. Più che meditazione direi che lei è in una fase di ricerca spirituale e le auguro di poter trovare quello che cerca, in fondo gli uomini sono un pò tutti (più o meno) in una ricerca di senso continuo della loro vita, spirituale, umana, come la si vuole chiamare.

P.S.
Non mi ricordo sinceramente di aver accennato in qualche post all'argomento da lei citato sopra.

Ciao alla prossima

Keope
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Mer 16 Feb - 22:51

[quote="Keope"]


Ciao,volevo semplicemente dire che ho usato la parola gerarchia tra virgolette. Certo come dici tu Gesù non parla di gerarchia, ma in Matteo 16:18 viene detto “E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa.......".
Credo che alla fine il "problema" sia sempre lo stesso. A causa di diverse interpretazioni e traduzioni alcune confessioni religiose non accettano il primato di Pietro, quindi del Papa, come è il caso anche degli Avventisti, i quali si rifanno al mondo protestante. La mia domanda non è stata casuale, in un certo senso avevo capito che si rifaceva al protestantesimo, anche se, come dice lei, è in una fase di meditazione, quindi in realtà non si sente un'avventista. Più che meditazione direi che lei è in una fase di ricerca spirituale e le auguro di poter trovare quello che cerca, in fondo gli uomini sono un pò tutti (più o meno) in una ricerca di senso continuo della loro vita, spirituale, umana, come la si vuole chiamare.

P.S.
Non mi ricordo sinceramente di aver accennato in qualche post all'argomento da lei citato sopra.

Ciao alla prossima


Ciao. Penso ci sia un errore appunto in chi sia la pietra.

Matteo 16:18 E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.

Ma chi è la pietra? Non è affatto Pietro caro Keope. La pietra è Gesù. Ecco l'errore che fanno molti.

Daniele 2:34 Tu stavi guardando, quand'ecco una pietra si staccò, senz'opera di mano, e colpì i piedi di ferro e d'argilla della statua, e li frantumò.

Zaccaria 10:3 La mia ira s'è accesa contro i pastori, e io punirò i capri; poiché l'Eterno degli eserciti visita il suo gregge, la casa di Giuda, e ne fa come il suo cavallo d'onore nella battaglia.
Zaccaria 10:4 Da lui uscirà la pietra angolare, da lui il piuolo, da lui l'arco di battaglia, da lui usciranno tutti i capi assieme.


Atti 4:10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che ciò è stato fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; in virtù d'esso quest'uomo comparisce guarito, in presenza vostra.
Atti 4:11 Egli è la pietra che è stata da voi edificatori sprezzata, ed è divenuta la pietra angolare.


1Pietro 2:4 Accostandovi a lui, pietra vivente, riprovata bensì dagli uomini ma innanzi a Dio eletta e preziosa, anche voi,
1Pietro 2:7 Per voi dunque che credete ell'è preziosa; ma per gl'increduli la pietra che gli edificatori hanno riprovata è quella ch'è divenuta la pietra angolare, e una pietra d'inciampo, e un sasso d'intoppo:


Come vede la pietra è Gesù. Lo dice anche Pietro. Quando dice allora "su questa pietra, si riferisce non a Pietro, ma a se stesso".
Quindi , credo che Pietro non abbia nessun primato, almeno in questo. Ricordo che Gesù tenne in particolare considerazione l'apostolo Giovanni. Credo l'unico che non fu ucciso e che morì in tarda età. Infatti Giovanni ebbe il compito di scrivere la profezia più importante : Apocalisse (Rivelazione).
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Messaggio  Keope Mer 16 Feb - 23:19

Ciao rispetto le tue opinioni, ma chi ti dice che la tua è la Verità assoluta??????
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Gio 17 Feb - 0:20

Keope ha scritto:Ciao rispetto le tue opinioni, ma chi ti dice che la tua è la Verità assoluta??????

Non è una mia opinione, c'è scritto nella Bibbia. Prenda la sua e legga questi versetti.

Se pensa che sbaglio può essere. Allora mi riporti i versetti che fanno riferimento a Pietro come la pietra.
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Messaggio  armando mirante Gio 17 Feb - 0:38

In Matteo 16:18 Gesù disse all’apostolo Pietro: “E io ti dico: Tu sei Pietro [greco: Pètros] e su questa pietra [greco: pètra] edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”. (CEI) Basandosi su questo versetto, la Chiesa Cattolica asserisce che Gesù abbia edificato la sua chiesa su Pietro, il quale, essi dicono, fu il primo di una lista ininterrotta di vescovi di Roma e successori di Pietro.


Chi era la pietra indicata da Gesù in Matteo 16:18, Pietro o Gesù? Il contesto mostra che il tema della conversazione era l’identificazione di Gesù quale “il Cristo, il Figlio del Dio vivente”, come Pietro stesso confessò. (Matteo 16:16, CEI) È logico quindi che sarebbe stato Gesù stesso quella solida pietra di fondamento della chiesa, non Pietro, che in seguito avrebbe rinnegato Cristo tre volte. — Matteo 26:33-35, 69-75.


Come facciamo a sapere che Cristo è la pietra di fondamento? Grazie alla testimonianza stessa di Pietro, che scrisse: “Avvicinandovi a lui come a una pietra vivente, rigettata, è vero, dagli uomini, ma presso Dio eletta, preziosa . . . Poiché è contenuto nella Scrittura: ‘Ecco, io pongo in Sion una pietra, eletta, angolare, preziosa; e chi esercita fede in essa non sarà affatto deluso’”. Anche Paolo affermò: “E siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare”. — 1 Pietro 2:4-8; Efesini 2:20.


Non esistono prove né scritturali né storiche per suffragare la tesi secondo cui Pietro fosse considerato colui che esercitava il primato tra i suoi confratelli. Egli non ne fa nessuna menzione nelle sue lettere, e gli altri tre Vangeli — compreso quello di Marco (le cui informazioni pare siano state riferite da Pietro a Marco) — non contengono neppure la dichiarazione che Gesù fece a Pietro. — Luca 22:24-26; Atti 15:6-22; Galati 2:11-14.


Non esistono nemmeno prove certe che Pietro sia mai stato a Roma. (1 Pietro 5:13) Quando Paolo si recò a Gerusalemme, ricevette l’appoggio di “Giacomo e Cefa [Pietro] e Giovanni, quelli che sembravano essere colonne”. Quindi a quel tempo Pietro era una di almeno tre colonne della congregazione. Non era un “papa”, né era conosciuto come tale o come “vescovo” primate di Gerusalemme. — Galati 2:7-9; Atti 28:16, 30, 31.
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Gio 17 Feb - 0:41

Signor Mirante , questa volta concordo , poichè fino a prova contraria così risulta nel testo bibblico (qualunque bibbia). Posso accettare anche che non sia la verità purchè lo si dimostri bibblicamente.,
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Messaggio  chelaveritàtrionfi Ven 18 Feb - 14:32

Citazione DOMENICOPASSANTE
Nella teologia cattolica e in quella ortodossa, la venerazione è un tipo di onore distinto dall'adorazione, che è dovuta solo a Dio. I teologi della chiesa hanno da tempo adottato il termine latria per l'adorazione dovuta solo a Dio e dulia per la venerazione offerta ai santi e alle icone. La teologia cattolica include anche il termine iperdulia per il tipo di venerazione specificatamente offerta a Maria, la madre di Gesù. Questa distinzione è chiarita nelle conclusioni dogmatiche del Settimo Concilio Ecumenico (anno 787), che decretò anche che l'iconoclastia (proibizione delle icone e della loro venerazione) è un'eresia che equivale alla negazione dell'incarnazione di Gesù Cristo. La venerazione può mostrarsi esteriormente con un rispettoso inchino o dal farsi il segno della croce davanti all'icona o immagine di un santo o alle sue reliquie o alla sua statua. Questi oggetti sono spesso anche baciati
.

Sign. Passante, lei stesso , riportando la descrizione presa da wikipedia, conferma che è la teologia cattolica ad adottare i termini di latria e dulia.
Latria: Culto di adorazione che si rende a Dio.
Dulìa : Culto di riverenza e di onore che si rende ai santi.
Entrambi però sono forme di venerazione. Conferma inoltre che la distinzione è stata chiarita dalle conclusioni “dogmatiche” del Settimo Concilio Ecumenico del 787 ( o Secondo Concilio di Nicea)”

Criteri di ecumenicità(wikipedia)
Nei primi secoli di vita della Chiesa cristiana, nessuno si pose il problema di stabilire dei criteri per definire quando un concilio può dirsi veramente ecumenico. Il problema sorse solo più tardi, quando, con il proliferare di sinodi o concili che si arrogavano il carattere di ecumenicità, si decise di intervenire, per chiarire le cose. A rendere necessaria una chiarificazione fu inoltre la tendenza sempre più evidente e marcata fra la Chiesa occidentale di Roma e la Chiesa orientale di Costantinopoli a diversificare le loro dottrine ecclesiologiche, in rapporto soprattutto al primato papale e alla preminenza dell’una o dell’altra sede apostolica.

Fu proprio durante un Concilio ecumenico, il VII riconosciuto dalle due Chiese,cattolica e ortodossa, che per la prima ed unica volta furono stabiliti dei criteri di ecumenicità dei Concili. Nella sesta sessione del Concilio di Nicea II (787), per confutare la pretesa di ecumenicità del sinodo di Hieria del 754, i Padri conciliari affermarono che quel sinodo non poteva dirsi ecumenico, per i seguenti motivi:
« Non ebbe come collaboratore il papa della Chiesa romana di allora, o i sacerdoti che sono con lui, né per mezzo di suoi legati, né per mezzo di una sua enciclica, come è la norma del concilio. »
« Neanche vi acconsentirono i patriarchi dell’Oriente, di Alessandria, di Antiochia e della Città Santa, o i consacrati che sono con loro e i vescovi. »
« Le loro dichiarazioni sono state fatte come in un luogo segreto, e non dal monte dell’ortodossia. Per tutta la terra non si diffuse la loro eco, come quella degli apostoli, e fino ai confini del mondo le loro parole (cfr Salmo 18,5), come quelle dei sei santi concili ecumenici. »
« Come può essere settimo quello che non è in armonia con i sei santi concili ecumenici prima di esso? Infatti quello che sarebbe stato celebrato come settimo, deve essere coerente con il novero delle cose decise prima di esso. Ciò che non ha niente a che vedere con le cose computate, non deve essere computato. Se uno per esempio mette in fila sei monete d’oro e poi aggiunge a queste una monetina di rame, non può chiamare quest’ultima settima, perché è fatta di materia diversa. L’oro infatti è prezioso e di grande valore, mentre il rame è materiale a buon mercato e senza valore. »
(Secondo concilio di Nicea, VI sessione.)
Così i Padri conciliari definirono come ecumenico un concilio che avesse queste caratteristiche:
 deve avere il papa come collaboratore, o direttamente, tramite la sua presenza, od anche indirettamente, tramite dei rappresentanti, o legati papali; inoltre devono essere presenti i rappresentanti di tutti i Patriarchi della cristianità;
 deve essere accettato dagli altri Patriarchi della Chiesa, cioè, oltre che da quello di Roma, dai Patriarchi di Costantinopoli, Antiochia,Gerusalemme e Alessandria;
 deve essere recepito dai fedeli, dalla base;
 e soprattutto deve essere coerente con i precedenti concili ecumenici, porsi cioè in linea di continuità teologica, morale e disciplinare.

A prescindere dall'autorità di un concilio, essa non potrà mai essere superiore a quella del Papa che ha facoltà di non indirlo, sospenderlo od annullarlo.



Dato che è stato utilizzato anche il termine dogmatismo(riporto sempre da wikipedia):
Il dogmatismo è quella corrente filosofica contrapposta al criticismo e all'idealismo, che facendo derivare il pensiero dall'Essere presuppone la supremazia dell'oggetto rispetto al soggetto, della realtà sull'idea, e a volte persino della natura sullo spirito. Dio stesso è concepito immanente alla Natura, e anzi identificato in toto con quest'ultima (panteismo).
Non si tratta però di semplice materialismo, poiché Dio e natura, sebbene uniti e indissolubili, sono visti in un'unità complementare: la natura è soltanto la manifestazione concreta e tangibile di Dio, che tuttavia vive esclusivamente in essa, essendo essenziale al Soggetto divenire oggetto di se stesso, cioè oggettivarsi. Il soggetto infatti si configura come tale solo in rapporto a un oggetto. E l'oggetto a sua volta è sempre solo oggetto di un soggetto. Ne consegue la corrispondenza tra le strutture intime della realtà, e quelle dell'intelletto.
Il maggiore esponente del dogmatismo è considerato Spinoza (1632-1677).[1] Lo si ritrova anche nello stoicismo. Nel Novecento vi aderìEinstein.


Ma la domanda che le rivolgo sign, Passante è: la bibbia cosa dice a riguardo sulla venerazione ???
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Messaggio  Keope Ven 18 Feb - 23:17

chelaveritàtrionfi ha scritto:
Keope ha scritto:Ciao rispetto le tue opinioni, ma chi ti dice che la tua è la Verità assoluta??????

Non è una mia opinione, c'è scritto nella Bibbia. Prenda la sua e legga questi versetti.

Se pensa che sbaglio può essere. Allora mi riporti i versetti che fanno riferimento a Pietro come la pietra.

In riferimento a Matteo 16,18-20 la spiegazione a questi versetti della Bibbia Cei nuova traduzione è la seguente:
La missione di Petro è definita con tre immagini: egli è la pietra (quindi il termine non si riferisce a Gesù), cioè il punto attorno al quale si costruisce l'unità visibile della comunità; gli vengono consegnate le chiavi, simbolo di autorità e responsabilità (vedi Is 22,22; Ap 3,7); infine ha il potere di "legare" e "sciogliere", espressione usata dai rabbini per indicare la facoltà di proibire e permettere (funzione di magistero), di allontanare e riammettere nella comunità (funzione disciplinare).
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